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mercoledì 17 dicembre 2025

Steve Tosi (Acetone), tra AI, creatività ed esperienza

Steve Tosi (Acetone), tra AI, creatività ed esperienza


«Il successo di Acetone nasce da tanti fattori», spiega Steve Tosi. «Senz'altro non produciamo soltanto musica per il nostro ego, ma tracce che ci servano davvero per i nostri DJ set... e poi siamo un team. I lavori artistici e creativi di solito si fanno meglio insieme, mettendo da parte quello che ho già citato prima, l'ego e lasciando invece spazio alla personalità di ognuno». 


Abbiamo incontrato Steve Tosi, uno degli artisti che insieme ai titolari Nari ed Jens Lissat ha contribuito di più al successo crescende di Acetone, in ambito funky house e non solo. DJ e produttore di grande esperienza (e pure di grande modestia), con Max Magnani, la giovanissima DJ Michelle ha reso Acetone un riferimento ormai mondiale per la Acetone. E non solo, Steve Tosi, ha appena realizzato musica per programmi tv di riferimento... eppure parla con l'entusiasmo di un esordiente.


Steve Tosi, Acetone continua ad avere sempre più successo, ma cambia lo scenario. In che modo? 


«E' la percezione dei club che è cambiata. Esiste un pubblico disposto a prendere un aereo, spendere tanto per un weekend per divertirsi come matti a Ibiza. Questo tipo di persone, non sono quelle che poi vanno a scrivere sui social. Lo fa è insoddisfatto e tende a lamentarsi online. Ormai i social offrono un'immagine forzata della realtà, lo sappiamo tutti». 


La scena musicale italiana per fortuna ha tanti picchi, ma dominano, in tante zone, le cene spettacolo.


«E' vero, molte discoteche rinunciano alla licenza da ballo per diventare ristoranti o spazi ibridi. Questo mutamento ha effetti diretti sulla musica proposta e sulla scena.... ecco perché la musica 'nuova' funziona di meno. E poi siamo sommersi da nuove tracce, ne escono migliaia, ogni giorno. Forse, più che le label come Acetone, oggi dominano i personaggi, che 'fanno tendenza'. Credo sarà sempre più difficile per un artista emergente farsi notare. Noi ci differenziamo appunto perché siamo un collettivo e realizziamo musica che serve davvero ai nostri colleghi DJ sparsi in tutto il mondo».


Il successo di Acetone è più italiano o internazionale? 


«E' decisamente internazionale, appunto perché facciamo musica internazionale, partendo dal passato per arrivare al presente e al futuro».


Cosa pensi, Steve Tosi, dall'AI applicata alla musica? 


"Facilita e velocizza tanti processi, ma se voglio fare musica diversa da quella che può creare un ragazzo senza la mia esperienza, devo usarla come un strumento, uno strumento come tanti altri.  E poi, anche se l'AI sa simulare più o meno tutto, una band che suona dal vivo offre un'esperienza diversa rispetto a chi usa solo sequenze».


Secondo te quindi suonare conterà sempre?


«Senz'altro. Un batterista bravo sarà sempre un batterista bravo. Uno di problemi dell'AI e della tecnologia è che ti spingono a fare tutto 'da solo'. Beh, certo che puoi fare da solo, velocemente... ma è solo quando fai musica con altri artisti che vai davvero lontano, ovvero fare musica che dura, è sempre meglio collaborare con altri musicisti. E' guarda caso la scelta di noi di Acetone».


Steve Tosi su Instagram

https://www.instagram.com/stefano.steve.tosi/






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