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venerdì 30 maggio 2025
Cire premiato come miglior Vocalist ai Dance Music Awards per la terza volta
Papeete Beach - Mima per relax & beach party... ed poi, il 31/5, Egypt Mitology @ Villapapeete
"Tipo Que", l'hip hop latino di JeFlako continua a crescere
Baila Reggaeton, Rambla18, Techno Mix Revolution Vol. 2: l'estate '25 di Jaywork Music è già iniziata
mercoledì 28 maggio 2025
2/6 Praja Gallipoli: Rrari Dal Tacco, Silent Bob, Sick Budd e Scaccia / Sottosopra Preview
Praja Gallipoli 14/7 ogni lunedì si spinge con Il Pagante
Al-B.Band: 7 concerti a giugno, per far cantare e ballare il Nord Italia
Circo Nero Italia: l'1/6 tra Ayana - Firenze e Sunset Aperitif @ Doride - Marina di Carrara (MS)
Circo Nero Italia: l'1/6 tra Ayana - Firenze e Sunset Aperitif @ Doride - Marina di Carrara (MS)
Doppio party l'1 giugno 2025 per Circo Nero Italia. Gli artisti di questa realta coordinata da Duccio Cantini sono sempre più scatenati.
Domenica 1 giugno gli artisti di Circo Nero italia interpretano il loro spettacolo forse più innovativo, Woodoo. Lo fanno dalle 19 a Firenze, all'Ayana Club. Woodoo è un party emozionale che ti cattura dal giorno alla notte per trasportarti in una dimensione magica e misteriosa… Sempre nella stessa data, nel pomeriggio, eccoli al party Sunset Aperitif @ Doride Beach - Marina di Carrara (MS), un evento davvero particolare. Già comunicata una bella festa che gli artisti di Circo Nero Italia animeranno a Monterubiaglio (Castelviscardo, Terni), sabato 7 giugno.
Circo Nero Italia non è un format come tutti gli altri. Non è semplice show è un collettivo di creativi e di artisti coordinati da Duccio Cantini. Gli scatenati performer di Circo Nero Italia mettono quindi in scena spettacolari eventi aziendali, con performance di qualità, sorprese di ogni genere, intrattenimento artistico con numeri d'alta scuola preparati con passione e dovizia di dettagli...
Circo Nero Italia fa scatenare anche party notturni o eventi all'aperto, in città e pure in provincia. Tra i vari show ecco CircoNero Classic, Circo Revolution, Los Hermanos, Woodoo, e tante altre nuove proposte che il collettivo sta realizzando in tutta Italia. Non solo Circo Nero Italia può creare un evento su misura in base alle necessità di chi organizza un evento. Un evento nuovo, nello stile, nel mood richiesto, magari partendo dalle peculiarità della location.
Quando sul palco ci sono loro ogni festa decolla e porta chissà dove. L'arte dei performer di Circo Nero Italia è un mix di bellezza, meraviglia e riflessione. Li rende straordinari. Ma chi sono i performer di Circo Nero Italia? Ballerini, attori, effetti speciali, mangiafuoco e artisti di ogni genere, spettacolari e coinvolgenti. I loro show non si limitano alle feste, ma si allargano anche a eventi diurni e cene spettacolo.
La loro abilità nell'unire arti circensi, con musica elettronica o altri sound, in eventi diurni e notturni, fanno di loro unici e sorprendenti. Non c'è contesto che possa tenere a freno la loro capacità di regalare emozioni con la loro eccezionale creatività. Le loro performance hanno conquistato il mondo e il loro stile è inimitabile. Circo Nero italia è senza dubbio uno degli artisti più spettacolari e sorprendenti presenti in Italia, e un nome che non si dimentica.
«Non metteremo mai in piedi spettacoli di semplice intrattenimento con qualche bella performance d'impatto a fare da cornice», racconta Duccio Cantini, che coordina la party crew di Circo Nero Italia. «E' e sarà sempre uno show evolutivo, ricco di emozioni e ispirato ai grandi spettacoli internazionali. Cerchiamo sempre di alzare l'asticella della bellezza e del coinvolgimento emotivo per portare il pubblico, per una notte, in altri mondi... siano essi interiori, inferiori o superiori».
#CircoNeroItalia
#WeAreAllClowns
Circo Nero Italia
392 069 5432
martedì 27 maggio 2025
24° Trofeo Kalat: festa di sport, fair play e turismo. A Conti, Longo e Salemi il premio speciale: sei giorni a Ustica
“America” è il nuovo singolo di Plebbo
"America" è il nuovo singolo di Plebbo che si fa racconto sonoro di un viaggio verso l'ignoto, un inno alla libertà personale e al coraggio di inseguire i propri sogni. Il brano narra l'esperienza di un italiano che lascia la propria terra per emigrare oltreoceano, intrecciando emozioni, speranze e paure in un racconto universale.
Attraverso atmosfere evocative e immagini intense, "America" diventa simbolo di ogni scelta audace che ci porta lontano da ciò che conosciamo, verso ciò che possiamo diventare. Un cammino fatto di mare, silenzi e visioni lontane, che riflette la condizione di chi cerca un nuovo inizio e crede nella possibilità di reinventarsi. Un brano dal forte impatto emotivo, capace di parlare a chiunque abbia sentito il bisogno di partire, di cambiare, di sognare.
Commenta l'artista sul brano: "America è un brano di cui vado molto fiero e trovo che abbia una fortissima personalità. Nella scrittura e nella produzione ho cercato di evocare un senso di scoperta con l'arrivo di ogni segmento del brano."
Biografia
Guido Plebani, in arte Plebbo, è un cantautore e produttore romano, classe 2003. Dopo una lunga esperienza nel mondo del tennis, nel 2022 scopre una profonda passione per la musica. Da autodidatta, impara a suonare chitarra e pianoforte, iniziando a scrivere canzoni nel tentativo di dare forma alle melodie e alle emozioni che immaginava.
Il suo debutto discografico avviene nel 2024 con il singolo "Svegliati", scritto e composto da lui, con la produzione di Diego Calvetti. Nello stesso anno pubblica altri due singoli, "Corrono Pensieri" e "Naufrago", sempre con la collaborazione di Calvetti. Di recente, ha rilasciato il brano "Mentine, Sushi e Coca Cola", in collaborazione con l'artista Byron.
Plebbo è attualmente un artista dell'etichetta discografica Apollo Records.
"America" è il nuovo singolo di Plebbo disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 30 maggio 2025.
Nave Scuola Amerigo Vespucci – Orgoglio Italiano, un nuovo libro celebra "la nave più bella del mondo"
AI, video e giornalismo: Giulio Strocchi al lavoro su un progetto innovativo
6/6/25 la Fondazione Cavour celebra il 165esimo anniversario della morte del Conte, a Santena (TO)
Marco Boglione ci racconta il Premio Cavour… ed il 6/6 si festeggia il 165esimo anniversario della morte del Conte, a Santena (TO)
Chi era il Conte Camillo Benso di Cavour? L'importanza di questo personaggio storico viene celebrata dal Premio Cavour e dall'omonima Fondazione Cavour. Ce lo racconta il Presidente di questa realtà. Abbiamo infatto avuto il privilegio di intervistare Marco Boglione, imprenditore che oggi fa ciò che oggi regala tempo ed energie alla Fondazione Cavour, compie, usiamo le sue parole, «una piccola forma di restituzione per la fortuna che mi ha riservato la vita sia sul piano umano che professionale».
Il Premio Cavour 2025 è stato assegnato al Maestro Riccardo Muti, che riceverà tale riconoscimento il 29 settembre prossimo. Ci può anticipare come mai avete scelto proprio il Maestro Muti, che viene premiato dopo personalità davvero illustri selezionate nelle altre 18 edizioni?
Per rispondere alla Sua domanda, bisogna ricordare le motivazioni del Premio Cavour, che giunge quest'anno alla XIX edizione, e il palmarès dei premiati. Il Premio è assegnato a persone od organizzazioni dei più vari ambiti culturali, scientifici, imprenditoriali, politici, militari, sportivi, dello spettacolo o similari che abbiano contribuito e contribuiscano a continuare l'opera alla quale Camillo Benso di Cavour dedicò tutta la sua vita, ovvero l'Unità d'Italia, il rafforzamento della struttura dello Stato nazionale, l'appartenenza politica ed economica del nostro Paese alla Comunità Europea, oppure a persone che si sono contraddistinte per attività, opere e traguardi comunque riconducibili allo spirito e ai principi cavouriani.
L'elenco dei premiati comprende persone ed istituzioni di altissimo livello: mi piace citare tra gli altri Carlo Azeglio Ciampi, Mario Draghi, la Marina Militare e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La scelta di attribuire il Premio nel 2025 al Maestro Riccardo Muti è stata quindi del tutto naturale. Il Maestro rappresenta i valori migliori del nostro Paese ed è conosciuto in tutto il mondo anche per questo, oltre che ovviamente per le eccezionali capacità in ambito artistico-musicale.
La Fondazione Camillo Cavour, che prende vita nella residenza del Conte, a Santena (Torino), ha lo scopo di promuovere gli studi cavouriani e ogni iniziativa utile a conoscere meglio il grande statista. Il 6 giugno '25 si festeggia il 165esimo anniversario della morte di Cavour. Cosa succederà a Santena?
Come ogni anno noi onoriamo la figura di uno dei Padri della Patria nel giorno preciso della sua morte, avvenuta il 6 giugno 1861, pochi mesi dopo la dichiarazione dell'Unità d'Italia. Quest'anno siamo giunti alla XXIX edizione della manifestazione: insieme all'Associazione "Amici della Fondazione Cavour" ci sarà l'omaggio alla tomba - monumento nazionale -, una conferenza/incontro e la degustazione dei prodotti tipici dei luoghi cavouriani: gli asparagi di Santena, il vino di Grinzane Cavour (Cn) e il riso di Leri (Vc). La manifestazione è veramente partecipata non solo da parte delle autorità, ma anche delle persone che apprezzano lo sforzo culturale e non solo, che portiamo avanti. L'anno scorso l'incontro/conferenza è stato dedicato ai Promessi Sposi, il romanzo popolare di Alessandro Manzoni che ha segnato la formazione dell'Italia e degli Italiani dal Risorgimento fino ai giorni nostri. Quest'anno l'incontro tratterà il tema del ruolo avuto dai Cattolici nella costruzione dell'Unita d'Italia.
Quali altre iniziative ha in programma la Fondazione per il prossimo futuro? Ci sono poi progetti più a lungo termine?
Oltre alla manifestazione del 20 settembre con il Premio Cavour - quest'anno eccezionalmente spostato al 29 settembre - e al 6 giugno ogni anno noi organizziamo la manifestazione del 17 marzo "Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera". Per l'occasione da anni, oltre all'omaggio alla tomba e agli interventi delle autorità la Fondazione Camillo Cavour, insieme all'associazione "Amici della Fondazione Cavour" organizza le "Cavouriadi", che ricordano la corsa organizzata nel 1819 dal giovanissimo Camillo Cavour nel Parco del Castello Cavour di Santena. È una manifestazione - unica a livello nazionale - partecipata da centinaia di allieve e di allievi delle scuole di Grinzane Cavour, di Torino, di Trino Vercellese (comune nel cui territorio è presente la tenuta cavouriana di Leri) e di Santena che coniuga l'aspetto sportivo con l'acquisizione di competenze di "Cittadinanza e Costituzione", di cui alla legge 222 del 2012.
I progetti più a lunga scadenza prevedono la ristrutturazione della "Cascina Nuova", immobile di inizio '800 già citato da agronomi ginevrini come luogo in cui si sperimentavano innovazione in ambito agrario e l'implementazione dei corsi della Scuola Nazionale dell'Amministrazione che ha sede da noi.
Il Castello di Santena vale senz'altro una visita per mille motivi, artistici, storici e di bellezza del paesaggio e del parco. Lei da dove partirebbe per visitarlo?
La visita dà l'opportunità di ripercorrere le tappe di una famiglia piemontese che, partendo dall'epoca medievale anche attraverso politiche matrimoniali, ha aumentato sempre di più la sua importanza fino a giungere nell'Ottocento, epoca nella quale ha vissuto l'uomo di Stato più importante che il Regno d'Italia abbia avuto, Camillo Benso di Cavour. Ma la visita - con il richiamo a persone quali Carlo Alfieri di Sostegno ed Emilio Visconti Venosta - è un'occasione per ripercorrere le tappe che hanno portato all'Unità d'Italia fino ad arrivare con Giovanni Visconti Venosta alla fine della Seconda guerra mondiale.
Discorso a parte è il monumentale parco di 16 ettari recintati, splendido monumento all'architettura paesaggistica all'inglese, che è uno dei 18 parchi presenti nella Regione Piemonte disegnati dal medesimo architetto franco-prussiano, Xavier Kurten: una vera rarità botanica.
Qual è il suo ruolo all'interno della Fondazione come Presidente? Come mai ha scelto di dedicare tanto tempo e tante energie a questo progetto?
Il mio ruolo da presidente della Fondazione Cavour è quello di cercare di sensibilizzare sempre di più persone ed istituzioni a ricordare il pensiero e il ruolo attivo svolto da Camillo Cavour. Pensiero veramente attuale il suo. Basti ricordare il primo articolo da lui scritto il 15 dicembre 1847 su "Il Risorgimento", un vero manifesto di un partito progressista moderno o i discorsi da lui pronunciati alla Camera e al Senato su "Roma capitale" a fine marzo/inizio aprile 1861 in cui si delineano i rapporti tra Stato e Chiesa che sfoceranno nei Patti Lateranensi del 1929.
Durante quasi tutta la mia ho fatto l'imprenditore, ma ho sempre cercato di dedicare una piccola parte del mio tempo e tutte le mie capacità, in favore di attività che non avessero come obbiettivo il profitto, ma l'interesse collettivo. Ho incominciato con la Film Commission, poi con l'ITP l'Agenzia regionale per l'attrazione degli investimenti, poi con la Fondazione Piemontese per l'Oncologia e adesso con la Fondazione Cavour, una piccola forma di restituzione per la fortuna che mi ha riservato la vita sia sul piano umano che professionale; e per questo che l'attività mia come quella del direttore del consiglio d'amministrazione è puramente volontaria: per tutti noi rappresenta un motivo di grande prestigio ed onore.
Le più importanti figure del Risorgimento, primi tra tutti Garibaldi e lo stesso Cavour, sono più celebrati a livello internazionale che in Italia. Secondo lei, perché succede?
Questa è una bella domanda alla quale è difficile trovare una risposta. In molti grandi Paesi il richiamo alla propria storia è fondamentale per continuare ad avere un'identità nazionale. L'Italia come Stato nazionale ha radici profonde nella storia romana, ma è relativamente giovane avendo solo poco più di 160 anni. Certamente lo studio e il ricordo di chi eravamo e cosa siamo è fondamentale per ritrovare le ragioni, i motivi per stare insieme ancora oggi, per ricreare lo spirito che ha permesso al nostro Paese di eccellere a livello mondiale in ambito imprenditoriale e artistico. Il ruolo delle Istituzioni, e degli uomini che le rappresentano, in questo senso è fondamentale per continuare a credere nel progetto Italia sognato da Cavour, nonché nell'Europa che verrà.
FONDAZIONE CAVOUR
