L’automedicazione è una pratica che i
lombardi praticano in misura maggiore rispetto alla media italiana: secondo i
risultati dell’ultima indagine di Dottori.it,
il 25% dei cittadini della Lombardia ha
assunto, negli ultimi dodici mesi, dei
farmaci con obbligo di prescrizione senza consultare il medico.
Questo il risultato principale dell’indagine che il portale, che riunisce i medici
specialisti italiani (http://www.dottori.it), ha
chiesto di condurre all’Istituto di ricerca Demoskopea, che ha intervistato un campione rappresentativo dell'universo di
riferimento in Italia, pari a circa 37milioni di individui tra 18 e 65 anni,
con un focus specifico relativo alla Lombardia: la regione supera di poco la
media nazionale (23,7%).
I farmaci più usati in autonomia in Lombardia sono gli antidolorifici,
indicati dal 59% degli intervistati (contro il 55,1% di media nazionale).
Non mancano, però, gli antibiotici, farmaci utilissimi ma che vanno
tassativamente utilizzati dietro il consulto medico, perché un uso improprio
(non solo in termini di dosaggio, ma anche di orari di utilizzo e durata della
terapia) può rivelarsi inutile, se non persino dannoso. Eppure, il 29%
del campione ammette di averli usati di sua spontanea volontà: percentuale,
tuttavia, inferiore al 37% registrato a livello nazionale.
Meno preoccupanti rispetto alla media nazionale sono i dati relativi
all’utilizzo in autonomia di antistaminici (indicati dal 12% del
campione, contro il 37,3% nazionale) e gli antipiretici (5,9% contro
il 20,3% registrato a livello Italia): tipologie di farmaco per cui è
indispensabile sapere che esiste la possibilità di incappare in fenomeni allergici o di
sensibilizzazione al principio attivo.
Se questi sono i dati, è facile pensare ad un eccesso di leggerezza che
riguarda la Lombardia come il resto d’Italia; eppure, un terzo dei lombardi che
hanno assunto farmaci con obbligo di ricetta senza il confronto con il medico
si ritiene poco imprudente nell’averlo fatto (35% del campione, percentuale
quasi identica a quella nazionale), contro il 23,5% che invece ammette di
essere abbastanza imprudente. Del tutto sicuro delle proprie azioni il 12%
degli intervistati lombardi.
«Se i piccoli fastidi che interferiscono con
lo svolgimento delle nostre attività quotidiane possono essere affrontati e
curati efficacemente anche senza il consulto con un medico – dichiara Vito Ciardo, General Manager di Dottori.it – quando si deve ricorrere a farmaci che
vengono venduti tramite prescrizione è fondamentale ricorrere all’intervento di
uno specialista, in grado di offrire un supporto tecnico, oltre che un sollievo
psicologico di grande importanza. Contattare uno specialista è oggi più
semplice, perché sono sempre di più i medici che ricorrono al web per velocizzare
i processi di comunicazione con il paziente.»
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