Ogni
settimana il 60% dei siciliani discute in famiglia per ragioni legate al
risparmio domestico e addirittura più di
1 su 4 lo fa tutti i giorni (27%);
in media, sono ben 9,6 le discussioni che, ogni mese, una famiglia siciliana fa a
causa delle spese di casa. Un dato estremamente alto, pari a quasi il doppio
rispetto alla media nazionale (5,8 discussioni al mese), che evidenzia come
il risparmio sia molto sentito in regione. Questi alcuni dei dati emersi
dall’indagine* commissionata da Facile.it
a mUp Research che, con l’ausilio di Norstat, ha interrogato un campione
rappresentativo della popolazione italiana per scoprire come viene gestito il
risparmio all’interno delle famiglie.
Ma quali sono le
principali ragioni che spingono i siciliani a discutere sul risparmio? Alla
domanda, il 58% degli intervistati
siciliani ha risposto “perché uno di noi
è veramente sprecone”, mentre il 48%, di
contro, afferma che la causa sia l’eccessiva parsimonia di qualcuno dei
componenti della famiglia.
L’indagine ha voluto mettere a fuoco i comportamenti messi in atto dalle famiglie siciliane al fine di
ridurre i costi. Interessante notare come le azioni più comuni siano legate al
consumo d’acqua; i siciliani sono molto attenti a fare la doccia, dosando bene l’acqua, anziché il bagno (scelta
indicata dal 67% dei rispondenti), o a chiudere il rubinetto quando si lavano i
denti (64%), ma quando si tratta di usare la lavatrice o lavastoviglie solo se
a pieno carico lo fa il 60% dei siciliani contro il 70,7% della media nazionale.
Al
fianco di queste azioni, atteggiamenti virtuosi ormai entrati tra le abitudini
quotidiane, dall’indagine sono emersi anche comportamenti meno comuni e, in
alcuni casi, forse eccessivi tanto che l’85% dei rispondenti siciliani (a fronte di una media italiana pari al 74%)
dichiara di avere in famiglia
un componente affetto da “manie da
risparmio” al limite
dell’esagerato.
L’atteggiamento che più si distanzia dalla media
nazionale risulta essere staccare le
spine degli elettrodomestici quando non si usano; una vera e propria
ossessione per il 47% dei siciliani, mentre a livello nazionale la percentuale
si ferma al 28%. Altri comportamenti emersi dall’indagine sono il cambiare ogni volta supermercato per
inseguire le offerte (30%), il mettere
in folle l’auto se si è in discesa per non usare carburante (16%) o, addirittura, dividere in 2 i tovaglioli di
carta per usarli più volte (11%).
Fa riflettere un altro dato emerso dall’indagine: il
6% dei rispondenti siciliani dichiara di comprare solo alimenti prossimi
alla scadenza perché in sconto e per poter così risparmiare.
Ma quanto risparmiano le famiglie
siciliane? Nonostante gli sforzi, poco; secondo l’indagine il risparmio medio
ottenuto in questo modo dagli abitanti dell’isola è basso; pari ad appena 188 euro all’anno, di molto inferiore
alla media nazionale, che invece raggiunge i 239 euro.
Dalla
ricerca sono inoltre emerse indicazioni relative alle spese che incidono maggiormente
sul budget familiare e assicurazione
auto, luce e gas sono risultate essere quelle più
importanti. Nonostante molti siciliani (42%) dichiarano di essere già riusciti nel
2017 a ridurre il peso della bolletta elettrica, questa rimane una delle voci
che vorrebbero ulteriormente alleggerire (71%), seconda solo alla polizza auto,
indicata come spesa su cui si desidera risparmiare dal 73% dei siciliani.
* Metodologia: n.1.355 interviste
CAWI con individui in età 18 anni ed oltre su un campione rappresentativo della
popolazione italiana adulta in età 18-74 anni. Gli intervistati sono stati
raggiunti tramite l’invio di un’email di istruzioni e di invito alla
compilazione e hanno avuto accesso al questionario solo se qualificabili nel
target stabilito per questa indagine. Indagine condotta fra dicembre 2017 e
marzo 2018.
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