Il
2018 è stato un anno positivo per il settore dei prestiti personali,
caratterizzato da un aumento del
peso percentuale delle richieste di prestito per il consolidamento debiti e da un calo di quelle per la
ristrutturazione casa e per l’acquisto dell’auto. A tracciare un bilancio sull’andamento
del settore ha pensato l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it che, esaminando un campione di oltre 190mila domande di
finanziamento raccolte nel corso del 2018,
ha evidenziato che l’importo medio chiesto da chi si è rivolto lo scorso anno
ad una società di credito è stato pari a 12.890
euro, da restituire in 67 mesi
(poco più di 5 anni e mezzo).
Le ragioni per cui si chiede un
prestito
Cambiano
le motivazioni per cui si chiede un prestito personale; analizzando le domande
di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel
2018, la tipologia di prestito maggiormente cresciuta è stata quella per il consolidamento debiti, il cui peso sul
totale prestiti è aumentato di ben 4,7
punti percentuali, passando dal 10,9% del 2017 al 15,6% dello scorso anno.
«L’aumento di questa tipologia di
prestito è un segnale di come gli italiani siano sempre più attenti al
risparmio, anche nell’ambito dei prestiti personali», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «Sono sempre più numerosi i consumatori
che, consapevoli delle opportunità offerte dal mercato, e in particolare dai
prestiti del canale online, scelgono di consolidare un debito in corso passando
ad una finanziaria che offre tassi di interesse più contenuti.».
Diminuisce,
di contro, il peso percentuale dei prestiti personali chiesti per la ristrutturazione casa (20,8% del
totale) e quelli per l’acquisto di
un’auto usata (19,7% del totale) che, pur mantenendo le prime due posizioni
in classifica, perdono rispettivamente il 3,40%
e l’1,20%.
Tra le altre richieste di prestito in crescita nel 2018 vi sono,
invece, quelle destinate all’ottenimento di liquidità (+1,7% rispetto al 2017), all’acquisto di un immobile (+0,9%) e quelli per le spese mediche (+0,8%).
Il profilo del richiedente
Dati
interessanti emergono analizzando il profilo socio-demografico di chi ha
presentato domanda di prestito personale nel corso del 2018. L’età media dei
richiedenti è pari a 42 anni anche
se, guardando più da vicino le fasce anagrafiche, emerge che quasi un terzo delle domande di
finanziamento proviene da un under 35 (29,2%). Interessante notare, inoltre, come l’età
cambi sensibilmente a seconda della finalità indicata; chi ha chiesto un prestito
personale per pagare costi legati a formazione e università ha, in media, 39
anni, mentre chi si è rivolto ad una società di credito per pagare spese mediche ha, sempre in media, 47
anni.
Analizzando
il sesso del richiedente emerge che nel 72% dei casi a presentare domanda è stato
un uomo, nel 28% una donna. Anche in
questo caso, però, le percentuali cambiano a seconda della tipologia di
prestito; se si guardano, ad esempio, le richieste di prestito per spese
mediche o per lo studio, il campione femminile
supera il 40%. Le differenze di genere si ritrovano anche esaminando
l’importo richiesto; il campione maschile ha chiesto lo scorso anno, in media, 13.332
euro, vale a dire l’11% in più rispetto a
quello femminile. Il dato non deve sorprendere; analizzando i redditi
dichiarati in fase di domanda di finanziamento emerge una netta differenza tra lo
stipendio medio degli uomini (1.829 euro) e quello delle donne (1.694 euro), distanza
che, naturalmente, incide sull’importo richiesto.
Analizzando
infine la professione dei richiedenti
emerge che, nel 2018, a presentare domanda di prestito è stato, nel 70% dei
casi, un dipendente privato a tempo
indeterminato mentre liberi
professionisti e lavoratori autonomi rappresentano poco meno del 10% del campione totale di richiedenti.
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