Cyber bullismo, furto e
diffusione di dati personali in rete, stalking online, insulti e diffamazione sui
Social network, frodi informatiche; i pericoli legati alla vita digitale sono
molteplici e non sorprende che le compagnie assicurative stiano mettendo a
punto polizze sempre più avanzate
per proteggere i privati dai rischi connessi all’uso di Internet, contribuendo
a creare un mercato potenziale che, secondo le stime di Facile.it, in Italia potrebbe valere
più di 100 milioni di euro l’anno.
«In Italia le polizze contro i cyber risk vengono generalmente proposte come
garanzie accessorie all’interno di pacchetti assicurativi legati alla
casa con un costo che varia mediamente tra i 24 e i 40 euro l’anno», spiega
Lodovico Agnoli, Responsabile new
business di Facile.it. «Si tratta di coperture ancora poco
diffuse nel nostro Paese ma che potrebbero crescere significativamente nei
prossimi anni, non solo in virtù di una maggiore consapevolezza dei rischi
legati al web, ma anche perché alcune compagnie stanno iniziando a proporre
queste assicurazioni come prodotti indipendenti e non più connessi all’abitazione».
Un recente studio internazionale* ha evidenziato come, entro il 2025, il
valore del mercato globale delle
assicurazioni personali contro i cyber risk potrebbe addirittura superare i 3
miliardi di euro; dati che non devono sorprendere se si considera che le vittime del cyber crimine, solo in
Italia e solo nel 2017, sono state 16
milioni**.
Ma cosa coprono e come funzionano queste polizze?
- Cyber bullismo, Online Stalking e
Revenge porn…ma con dei limiti
Nei casi in cui l’intestatario
della polizza, o uno dei membri della sua famiglia, sia vittima di cyber bullismo, diffusione illecita di
materiale personale, diffamazione o minacce online, l’assicurazione interviene
assistendo il cliente nei processi in sede civile e penale o in via
stragiudiziale al fine di ottenere la
rimozione dei contenuti lesivi pubblicati e per richiedere l’eventuale risarcimento danni.
Se l’azione intrapresa non
porta a risultati concreti in tempi rapidi, alcune compagnie supportano l’assicurato
con un team di esperti che si attiverà per inondare la rete con nuovi contenuti
volti a disperdere e minimizzare la visibilità dei materiali lesivi pubblicati,
mettendo in atto il cosiddetto flooding.
Alcune polizze contemplano
anche la tutela in caso di cyber
stalking; attenzione però perché può capitare che queste coperture siano valide
solo se a commettere l’illecito è una persona
esterna al nucleo familiare; se invece lo stalker o il cyber criminale è un
membro stretto della famiglia, ma anche un ex marito o un ex fidanzato, allora la
polizza potrebbe non intervenire.
Oltre alla copertura delle
spese legali alcune polizze offrono anche un supporto di natura medica, andando a sostenere, nei limiti del
massimale, le eventuali spese per cure psicologiche laddove la vittima
manifesti disturbo post traumatico da stress.
- Leoni
da tastiera, haters e utenti irresponsabili non sono tutelati
È bene precisare che anche se
la polizza è attiva, prevenzione, responsabilità e buon senso restano elementi
imprescindibili - non solo per ridurre al minimo i rischi informatici - ma
anche ai fini della validità stessa della copertura assicurativa. Le polizze cyber risk tutelano solo le vittime di
azioni illecite online; se è l’assicurato
a commettere un atto doloso, la copertura non è valida.
Attenzione però perché non serve
necessariamente un’azione dolosa per perdere la copertura: la polizza potrebbe
non essere valida anche se la controversia nasce da materiali o informazioni
diffusi online volontariamente dall’assicurato stesso. In casi di vittime minorenni,
inoltre, l’assicurazione potrebbe non essere valida se la compagnia dovesse
ravvisare una negligenza da parte dei
genitori.
- Attenzione
al VIP
Nella maggioranza dei casi, le polizze per i
rischi del web non tutelano se le controversie in atto sono con personaggi
pubblici o del mondo dello spettacolo. Se questo vuol dire che i personaggi
famosi devono tutelarsi in maniera diversa, bisogna anche che aspiranti troll, leoni da tastiera ed haters
facciano attenzione, perché, nel caso in cui si scaglino contro il VIP di turno
con eccessiva acrimonia o veemenza, saranno loro e non la compagnia a dover far
fronte ai costi di eventuali azioni legali intentategli dal personaggio famoso.
- Dal
Phishing al Dark web
Le polizze Cyber risk spesso
offrono strumenti sviluppati per prevenire
e ridurre al minimo i rischi online; si tratta di programmi specifici che
proteggono l’assicurato, ad esempio, da virus e malware, da attacchi
informatici da parte di hacker, dal phishing e dall’intercettazione dei tasti
premuti sulla tastiera, tecnica spesso utilizzata dai male intenzionati che
vogliono rubare le credenziali di accesso ai siti. Alcune compagnie
assicurative si spingono oltre e, attraverso l’uso di programmi estremamente
sofisticati, analizzano il web, e in particolar modo il dark web, con l’obiettivo di individuare eventuali usi fraudolenti
dei dati personali dell’assicurato, avvisandolo in caso di possibili situazioni
a rischio.
- In
caso di perdita di dati
Fotografie, video, documenti e
altri contenuti digitali personali; i device sono diventati oggi veri e propri
archivi dove conserviamo gran parte della nostra vita privata. File di grandissimo
valore la cui perdita creerebbe un danno, materiale ed affettivo, inestimabile.
In casi come questo l’assicurazione Cyber
risk potrebbe essere una soluzione concreta per evitare di spendere molti
soldi o, peggio, gettare al vento anni di ricordi; le compagnie mettono a
disposizione dell’assicurato software specifici per il recupero dei dati persi
e, qualora non sufficienti, coprono i costi di riparazione presso un centro
specializzato. Le polizze, invece, non tutelano l’assicurato se nel device sono
stati volontariamente installati software
pirata che hanno causato il danno.
- Protezione
sugli acquisti online
Uno dei rischi più frequenti
in rete è legato agli acquisti online;
in questo caso la polizza Cyber risk
offre un supporto nella risoluzione di controversie relative a inadempienze
contrattuali. Attenzione però alla lista di beni che non sono coperti, perché
in alcuni casi è molto lunga: tra le categorie di prodotti normalmente esclusi ci
sono, tra gli altri, oggetti preziosi, oggetti intangibili con valore monetario
(ad esempio azioni, obbligazioni o titoli) e prodotti digitali scaricati online.
Sono escluse, anche, le controversie legate ad aste online e all’acquisto online di prodotti usati.
È bene considerare, infine,
che in alcuni casi la polizza è valida solo se il valore dell’oggetto acquistato
è superiore ad un certo importo, normalmente tra i 200 e i 400 euro.
*
Swiss Re, White paper “Personal cyber insurance: Protecting our digital lives”
(2019).
** Norton Cyber Security Insights Report 2018.
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