Nel
corso del 2017 in Italia sono state acquistate tramite mutuo ipotecario circa 260.000 abitazioni (Fonte: Agenzia
delle Entrate e Abi), ma quando si rivolgono ad un istituto di credito, quale
percentuale del valore dell’immobile gli italiani cercano di finanziare col
mutuo e come questa è variata nel tempo? Per capirlo Facile.it e Mutui.it hanno
analizzato oltre 17.000 domande di mutuo
prima casa* scoprendo che, a fronte di una richiesta media pari a 133.456 euro, nel 2017 gli aspiranti
mutuatari hanno cercato di finanziare
il 70,6% del valore dell’abitazione
principale, ovvero 7,66 punti
percentuali in più rispetto al dato del 2013.
«L’aumento dell’LTV, sigla
che rappresenta il rapporto tra il valore del mutuo richiesto e quello
dell’immobile da acquistare, è un segnale positivo ed è legato principalmente a
due fattori», spiega Ivano
Cresto, responsabile mutui di Facile.it.
«Da un lato la riduzione dei tassi di interesse e la sostanziale stabilità dei
prezzi delle case che consentono agli aspiranti mutuatari di chiedere somme più
alte, dall’altro la maggiore disponibilità degli istituti di credito che, a
fronte di un miglioramento generale dell’affidabilità creditizia dei
richiedenti, tornano a finanziare percentuali maggiori rispetto al recente
passato».
Analizzando
i dati su base regionale emerge un quadro abbastanza variegato di quanta parte
del valore della prima casa si cerchi di ottenere dalla banca. Gli aspiranti proprietari
che hanno tentato di finanziare attraverso il mutuo una percentuale maggiore sono
quelli residenti in Puglia; qui, nel
corso del 2017, il valore LTV medio è stato pari al 73,42%. Seguono i richiedenti della Sicilia, che in media hanno cercato di finanziare il 73,38% e quelli
residenti in Umbria, con un LTV pari
al 73,24 %.
Guardando
la classifica nel senso opposto, invece, l’LTV più basso si registra in Basilicata (67,29%); seguono Molise, dove in media si è puntato a
finanziare tramite mutuo il 67,53% del valore immobiliare, e Lazio, con un LTV medio pari al 69,22%.
LTV inferiori, però, non necessariamente
equivalgono ad importi più contenuti; ad esempio al 73,42% del valore immobile richiesto
dagli aspiranti mutuatari pugliesi corrisponde una cifra media di mutuo pari a 115.155
euro; al 69,22% registrato nel Lazio,
invece, corrisponde una richiesta pari a 151.043 euro.
«Il valore dell’LTV
rappresenta un elemento importante da tenere in considerazione quando ci si
presenta in banca», continua Cresto
«È bene sapere che spesso al crescere di
questo parametro corrisponde un aumento dello spread applicato sul
finanziamento dagli istituti di credito e, di conseguenza, anche degli
interessi che graveranno sul mutuatario.».
Facile.it
ha realizzato alcune simulazioni** per verificare come lo spread applicato dalle banche cambi al variare dell’LTV
corrispondente. Ipotizzando una richiesta di mutuo a tasso fisso di 160.000
euro, da restituire in 25 anni per acquistare un immobile di 320.000 euro (LTV
pari al 50%), le proposte attualmente sul mercato hanno uno spread mediamente
compreso tra lo 0,25% e lo 0,50%; considerando invece la stessa richiesta di
mutuo, ma per un immobile da valore pari a 200.000 euro (LTV 80%) lo spread
applicato dagli istituti di credito può arrivare anche allo 0,70%. Una
differenza apparentemente minima, appena dello 0,20% nel nostro esempio, che
però si traduce in una maggiorazione di
5.000 euro della cifra da restituire alla banca.
Il costo del mutuo aumenta
di molto se la somma che si cerca di ottenere supera l’80% del valore
dell’immobile; ipotizzando sempre una richiesta di mutuo a
tasso fisso di 160.000 euro per acquistare una casa da 180.000 euro (LTV pari
all’89%) ad esempio, lo spread applicato dalle banche può raggiungere anche il 2,5%, percentuale che si traduce in
oltre 45.000 euro di interessi in più
rispetto allo 0,70% considerato nella simulazione precedente.
Le grandi province italiane
Guardando
le richieste di mutuo prima casa presentate nel 2017 tramite Facile.it e
Mutui.it e analizzando questa volta il comportamento delle 10 grandi province italiane, al primo
posto per LTV si posiziona Palermo (73,49%); seguono in classifica Cagliari (73,40%), Bari (72,46%), Genova (70,83%),
Torino (70,64%) e Bologna (70,55%). Esaminando la
graduatoria nel senso opposto, invece, al l’LTV più basso si registra a Firenze (67,65%), seguita da Roma (69,11%), Milano (69,52%), Napoli
(69,79%).
* Campione analizzato: 17.784 richieste di
mutuo raccolte tramite Facile.it e Mutui.it dall’1/1/2013 al 31/12/2013 e tra
l’1/1/2017 e il 31/12/2017.
** Simulazioni realizzate su Facile.it in
data 28/05/2018.
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