Il Superbonus
introdotto dal Decreto Rilancio è un’agevolazione che eleva al 110%
l’aliquota di detrazione delle spese per alcuni specifici interventi di
efficientamento energetico degli immobili o adeguamento sismico effettuati tra 1°
luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Visto il vantaggio garantito, sono molti gli
italiani che usufruiranno o pensano di usufruirne; questo quanto emerge
dall’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat* che, interrogando un campione rappresentativo
della popolazione nazionale, hanno evidenziato come quasi 1 individuo su 2
(48,6%), pari a più di 21 milioni di italiani, abbia intenzione di
utilizzare l’agevolazione; il che vuol dire che sono oltre 9 milioni i
nuclei familiari interessati dal provvedimento.
Per quale tipo di immobile si usufruirà
del Superbonus
Continuando ad analizzare i dati dell’indagine
emerge come più di 11,7 milioni di italiani (55%), tra coloro che hanno
dichiarato di voler usufruire del bonus, lo faranno per il condominio in cui
risiedono, mentre il 29,3%, pari a più di 6.250.000 individui, lo
utilizzerà per la casa unifamiliare di residenza.
Questa percentuale aumenta fino a
raggiungere il 32,1% per gli abitanti del Sud e delle isole, probabilmente
perché in questa zona d’Italia le abitazioni unifamiliari sono più diffuse e
molti immobili, a causa del loro stato di conservazione, necessitano di
interventi importanti.
Piu di 2 milioni, invece, i rispondenti che hanno intenzione di
usufruire dell’agevolazione per le seconde case, siano esse un immobile
unifamiliare o parte di un condominio.
Come si usufruirà del Superbonus
Guardando al modo in cui si sfrutterà il Superbonus, tra coloro che
hanno dichiarato di volerne usufruire per un condominio, la maggior
parte (46%) cederà il credito di imposta, mentre il 42,9%
detrarrà quanto possibile nella dichiarazione dei redditi e solo il 21,6%
userà lo sconto in fattura; guardando invece a
coloro interessati al Superbonus per una casa unifamiliare, anche in
questo caso la maggior parte (45,3%) ha dichiarato di voler cedere il
credito di imposta alla banca o altri soggetti.
A seguire quelli che pensano di detrarre quanto possibile nella
dichiarazione dei redditi (43,8%) e, in ultimo, chi usufruirà dello
sconto in fattura (18,6%).
Interventi trainanti e trainati
Il Superbonus
spetta per tre tipologie di interventi definiti “trainanti”:
i lavori di isolamento termico delle superfici, quelli di
sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti e
quelli antisismici e di riduzione del rischio sismico.
I primi due
tipi di interventi “trainanti”, destinati cioè alla riqualificazione energetica,
danno la possibilità ai singoli proprietari di estendere il bonus 110% anche ad
alcuni interventi minori “trainati”, come ad esempio la sostituzione
degli infissi, l’installazione di impianti solari fotovoltaici e di infrastrutture
per la ricarica di veicoli elettrici.
Esistono,
tuttavia, delle condizioni: prima di tutto la somma dei lavori trinati e
trainanti devono tradursi in un miglioramento di almeno due classi
energetiche dell'edificio (o il raggiungimento della migliore classe
possibile). Gli interventi antisismici, invece, trainano solo l’installazione
dei pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo.
Secondo l’indagine
di Facile.it, tra coloro che hanno intenzione di usufruire del Superbonus, più
di 1 italiano su 2 (58,2%), pari a quasi 12,4 milioni di individui,
pensa di ricorrere al bonus al 110% per l’intervento di isolamento termico (cappotto
termico), percentuale che sale fino al 63,4% tra i residenti del Sud e delle
isole.
Sempre tra chi pensa di utilizzare l’agevolazione,
più di 7.300.000 (34,7%) italiani hanno intenzione di sostituire l’impianto
di climatizzazione invernale esistente con impianti centralizzati per il
riscaldamento, raffreddamento o fornitura di acqua calda sanitaria a
condensazione, mentre il 7,1%, vale a dire più di 1,5 milioni di individui,
si dedicherà all’implementazione di misure antisismiche. Sono soprattutto
gli abitanti del Centro Italia (10%) a voler ricorrere a questo tipo di intervento.
Perché si rinuncia al Superbonus
Se fra gli intervistati quasi la metà ha dichiarato di voler
utilizzare il Superbonus, c’è anche chi pensava di usufruirne ma alla fine ha scelto
di non farlo a causa della quantità di documenti necessaria; secondo l’indagine
sono più di 3 milioni di italiani. Ad aver desistito per questo motivo
sono principalmente i residenti del Nord Est.
Più di 6 milioni (14,4%), invece, i nostri connazionali che hanno ammesso di non aver capito bene come funziona l’agevolazione, percentuale che raggiunge il 17,3% tra coloro che abitano nel Sud Italia.
* Metodologia:
n. 1.009 interviste CAWI con un campione rappresentativo della popolazione
italiana adulta in età compresa fra 18 e 74 anni) sull’intero territorio nazionale.
Indagine condotta tra il 18 ed il 20 settembre 2020.
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