Ciao Paolo e benvenuto sulle pagine di DiTutto! Raccontaci un po' di te, di come hai cominciato, del tuo approccio al mondo del djing .
Mi sono avvicinato da giovanissimo al mondo della musica, la mia esperienza inizia verso la fine degli anni 90 come DJ in piccoli party organizzati nella mia città nativa, ma successivamente ho iniziato a lavorare nei clubs della mia zona, conquistando la residenza per poi raggiungere consolle prestigiose in Italia e qualcuna anche all'estero.
Oltre che dj sei anche un noto producer. Vuoi parlarci del tuo lavoro in studio, di come nasce una nuova traccia e se ti sei ispirato a qualche artista nel tuo lavoro?
Ogni traccia ha una nascita diversa sicuramente proveniente dalla mia ispirazione giornaliera in base quello che vivo e vedo nello stare in consolle, del tipo sono molto attento alle tendenze e a gli apprezzamenti delle generazioni che frequentano i clubs che cambiano di anno in anno, aggiungendo a tutto questo il mio background musicale acquisito con gli anni, che spazia da suoni House a tribali e tech. Ho molte ispirazioni, mi piacciono molti artisti, sono sempre attento ad ascoltare quello che promuovono,anche generi diversi, ma in tutto questo ci metto sempre il mio, quello che proviene dal mio cuore.
Ogni tua nuova produzione è quasi sempre accompagnata da un videoclip. Ritieni importante questa fusione tra sound e immagine? Come avviene la creazione del video?
A mio avviso tra sound e video c'è la giusta fusione visto che siamo in piena era social! Spesso creo anche un video clip dei miei lavori proprio per dar ancora più anima alla mia produzione, cercando di fare rimanere più impresso il tutto inventando proprio delle scene in location più esclusive in base la stagione corrente. Una volta ideato quello che voglio trasmettere comincio a selezionare i partecipanti, cerco location e scrivo una bozza di come dovrebbe andare il tutto consegnandolo al video maker e a chi coordina tecnicamente il tutto.
Parlaci di quello che ti piace proporre durante i tuoi live set in discoteca. Quale genere musicale ti piace suonare per il tuo pubblico?
Prediligo l'house music, ma i miei dj set vengono contaminati da ritmi tribali e tech house per rendere esplosivo il mio mood da dj e non perdere l'interazione col pubblico.
Quale futuro, quali prospettive per il mondo delle discoteche?
Resto convinto sul fatto che la gente ha voglia di divertirsi e lo avrà per sempre, quindi ci credo ancor di più adesso che siamo nel mezzo di una pandemia, ovvero che appena sarà possibile secondo me le discoteche saranno prese d'assalto quasi una rivincita per le cose che ci stanno proibendo in questo periodo, penso alla scorsa Estate, vedi Luglio/Agosto 2020 dove la gente mi ballava anche un battito sulla capsula del microfono.
Per finire questa chiacchierata, il saluto di Paolo M agli amici di DiTutto.
Grazie per questa intervista, spero di tornare al più presto in consolle per suonarvele di brutto!
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