Nonostante il lieve aumento dei tassi fissi e una
situazione economica ancora incerta, gli italiani sembrano non voler rinunciare
al sogno di comprare casa; è questo uno dei
dati emersi dall’osservatorio realizzato da Facile.it e Mutui.it che, analizzando un campione* di circa
90.000 domande di mutuo, ha evidenziato come, tra gennaio e marzo 2021, l’importo medio richiesto
agli istituti di credito sia cresciuto del 2,5%
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, arrivando a 137.479 euro.
«Nel corso
del primo trimestre le banche non solo hanno
continuato ad offrire condizioni favorevoli, ma hanno anche mantenuto una certa
elasticità nei criteri di valutazione del merito creditizio dei richiedenti;
tutto questo ha contribuito a sostenere la domanda in un periodo
comunque ancora molto influenzato dagli effetti della pandemia», spiega Ivano
Cresto, Responsabile mutui di Facile.it
Guardando al profilo del richiedente tipo emerge che chi ha
presentato domanda di mutuo nel primo trimestre 2021 aveva, in media, 41 anni, quasi un anno in meno rispetto
al valore rilevato nel primo trimestre 2020. In aumento, invece, la
durata del piano
di ammortamento medio che, probabilmente per via dell’incremento degli
importi richiesti, passa da poco meno di 22 anni a 23 anni.
Aumenta il tasso
fisso: ritorna in auge il variabile?
Sebbene le condizioni applicate dalle banche siano rimaste
estremamente favorevoli, qualcosa sul fronte degli indici si è mosso e questo
ha prodotto, in particolare, un lieve
aumento dei tassi fissi.
Il rincaro, spiegano gli esperti
di Facile.it, è dovuto alle aspettative di inflazione: le previsioni di crescita dell’economia americana
e, di riflesso, la possibile ripartenza dell’economia europea e dei prezzi al
consumo, hanno determinato un aumento dell’IRS (l’indice che guida il tasso dei mutui fissi),
con conseguente rincaro dei tassi offerti alla clientela. Secondo
le simulazioni di Facile.it, per un finanziamento da 126.000 euro da restituire
in 25 anni, ad aprile 2021 il Taeg medio rilevato online è salito all’1,37%,
vale a dire il 10,5% in più rispetto a febbraio 2021.
Ancora
molto basso, invece, il tasso variabile: ad
aprile 2021, secondo la simulazione di Facile.it, il
Taeg medio era pari all’1,03%. Torna quindi ad
allargarsi
la forbice tra tassi fissi e tassi variabili;
secondo la simulazione di Facile.it, la differenza media è di circa 18 euro sulla
singola rata iniziale, ma sebbene la distanza sia cresciuta, ad oggi non si è registrata un’inversione di
tendenza e più di
9 aspiranti mutuatari su 10 optano ancora per il fisso.
Ultime occasioni per la surroga?
L’aumento dei tassi di interesse ha avuto però un primo
effetto; il calo delle richieste di surroga. Secondo l’analisi di
Facile.it e Mutui.it, nel primo trimestre 2021 il peso percentuale di questo
tipo di finanziamento è diminuito, passando dal 37%
dello scorso anno al 22%.
Per una lettura corretta del fenomeno, però, va considerato
che a marzo 2020 il settore immobiliare e
quello dei mutui hanno vissuto un vero e proprio stop, soprattutto per quanto
riguarda la richiesta di nuovi finanziamenti; inoltre, un calo del peso delle
surroghe è fisiologico se si considera che i tassi di interesse sono bassi da
tempo e che, negli scorsi anni, tantissimi italiani hanno già approfittato una,
se non più volte, di questa opportunità.
Addio alla
surroga dunque? Niente affatto, almeno per
ora; nonostante gli aumenti, i tassi odierni sono ancora nettamente inferiori
rispetto agli indici rilevati pre-pandemia. Un esempio: surrogando oggi un
finanziamento a tasso fisso da 126.000 euro in
25 anni sottoscritto con il tasso medio rilevato a gennaio 2020 si potrebbero risparmiare
oltre 4.000 euro di interessi calcolati sull'intera durata del mutuo.
«Per tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo prima del 2020 e
non lo hanno ancora surrogato potrebbero esserci le condizioni per ridurre le
rate. Il consiglio è di non temporeggiare ulteriormente perché, come detto, i tassi
fissi potrebbero ulteriormente salire in futuro, riducendo così la convenienza
di una surroga», conclude Cresto.
* L’analisi è stata realizzata su un campione di circa
90.000 richieste di mutuo raccolte tramite Facile.it e Mutui.it nei periodi
gennaio-marzo 2020 e gennaio-marzo 2021.
Per le simulazioni sono stati considerati i tassi
disponibili su Facile.it per un mutuo da 126.000 euro da restituire in 25 anni
con LTV al 70% nelle date: 9 aprile 2021, 24 febbraio 2021, 9 gennaio 2020.
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