Nonostante il lieve aumento dei tassi fissi e una
situazione economica ancora incerta, i laziali sembrano non voler rinunciare al
sogno di comprare casa; è questo uno dei dati
emersi dall’osservatorio realizzato da Facile.it e Mutui.it che,
analizzando un campione* di oltre 19.600 domande
di mutuo raccolte nel Lazio tra gennaio
e marzo 2021, ha evidenziato come l’importo medio richiesto
agli istituti di credito sia cresciuto dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, arrivando a 153.613 euro. Importanti differenze,
però, si registrano a livello provinciale.
«Nel corso
del primo trimestre le banche non solo hanno
continuato ad offrire condizioni favorevoli, ma hanno anche mantenuto una certa
elasticità nei criteri di valutazione del merito creditizio dei richiedenti;
tutto questo ha contribuito a sostenere la domanda in un periodo
comunque ancora molto influenzato dagli effetti della pandemia», spiega Ivano Cresto, Responsabile mutui di
Facile.it.
Guardando al profilo del richiedente tipo emerge che, fra i
residenti del Lazio, chi ha presentato domanda di mutuo nel primo trimestre
2021 aveva in media 42 anni, un anno
in meno rispetto al valore rilevato nel primo trimestre 2020. In aumento,
invece, la durata del piano di ammortamento medio che, probabilmente per via
dell’incremento degli importi richiesti, passa da 22 anni a più di 23 anni.
Le variazioni
provinciali
Se a livello
regionale il finanziamento medio richiesto agli istituti di credito nel
primo trimestre 2021 risulta in lieve
aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+1,9%), guardando
alle singole province emerge un andamento differenziato.
Quella che ha registrato la crescita più importante è Latina,
dove l’importo medio richiesto è salito
del 7,5%, arrivando a 129.896 euro. Seguono nella graduatoria
la provincia di Frosinone, che ha
registrato un aumento del 4,6%
rispetto al primo trimestre 2020 (111.626 euro), e quella di Roma (+2,4%,
159.579 euro).
Valori in calo, invece, per la provincia di Viterbo, dove l’importo medio richiesto
nel primo trimestre 2021, pari a 108.819 euro, è diminuito dell’1,6%, e Rieti, che ha registrato un -5,6%
rispetto al 2020 (104.056 euro).
Aumenta il tasso
fisso, ma 9 laziali su 10 lo scelgono
Cosa
è successo sul fronte dei tassi nei primi tre mesi dell’anno? Secondo l’analisi
di Facile.it e Mutui.it, nonostante le condizioni
applicate dalle banche siano rimaste estremamente favorevoli, qualcosa sul
fronte degli indici si è mosso e questo ha prodotto, in particolare, un lieve aumento dei tassi fissi.
Il rincaro, spiegano gli esperti
di Facile.it, è dovuto alle aspettative di inflazione: le previsioni di crescita dell’economia americana
e, di riflesso, la possibile ripartenza dell’economia europea e dei prezzi al
consumo, hanno determinato un aumento dell’IRS
(l’indice che guida il tasso dei mutui fissi), con conseguente rincaro dei tassi offerti alla clientela.
Secondo le simulazioni di Facile.it, per un finanziamento da 126.000 euro da
restituire in 25 anni, ad aprile 2021 il Taeg medio rilevato online è salito
all’1,37%, vale a dire il 10,5% in più rispetto a febbraio 2021.
Ancora molto basso, invece, il
tasso variabile: ad aprile 2021, secondo la
simulazione di Facile.it, il Taeg medio era pari all’1,03%. Torna quindi ad allargarsi la forbice tra tassi fissi e tassi variabili e, secondo la
simulazione di Facile.it, oggi la differenza media è di circa 18 euro sulla
singola rata iniziale.
Nonostante questo, però, i laziali
sembrano ancora affezionati al tasso fisso tanto che, nel primo trimestre del
2021, più di nove
aspiranti mutuatari su dieci hanno scelto questa opzione.
Ultime occasioni per la surroga?
L’aumento dei tassi di interesse ha avuto però un primo
effetto: il calo delle richieste di
surroga. Secondo l’analisi di Facile.it e Mutui.it, nel primo trimestre
2021 il peso percentuale di questo tipo di finanziamento nel Lazio è
diminuito, passando dal 43% dello
scorso anno al 26%.
Per una lettura corretta del fenomeno, però, va considerato
che a marzo 2020 il settore immobiliare e
quello dei mutui hanno vissuto un vero e proprio stop, soprattutto per quanto
riguarda la richiesta di nuovi finanziamenti; inoltre, un calo del peso delle
surroghe è fisiologico se si considera che i tassi di interesse sono bassi da
tempo e che, negli scorsi anni, tantissimi italiani hanno già approfittato una,
se non più volte, di questa opportunità.
Addio alla
surroga dunque? Niente affatto, almeno per
ora; nonostante gli aumenti, i tassi odierni sono ancora nettamente inferiori
rispetto agli indici rilevati pre-pandemia. Un esempio: surrogando oggi un
finanziamento a tasso fisso da 126.000 euro in
25 anni sottoscritto con il tasso medio rilevato a gennaio 2020, si potrebbero risparmiare oltre 4.000 euro di
interessi calcolati sull'intera durata del
mutuo.
«Per tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo prima del 2020 e
non lo hanno ancora surrogato potrebbero esserci le condizioni per ridurre le
rate. Il consiglio è di non temporeggiare ulteriormente perché, come detto, i
tassi fissi potrebbero ulteriormente salire in futuro, riducendo così la
convenienza di una surroga», conclude
Cresto.
* L’analisi è
stata realizzata su un campione di oltre 19.600 richieste di mutuo raccolte
tramite Facile.it e Mutui.it nel Lazio nei periodi gennaio-marzo 2020 e
gennaio-marzo 2021.Per le simulazioni sono stati considerati i tassi
disponibili su Facile.it per un mutuo da 126.000 euro da restituire in 25 anni
con LTV al 70% nelle date: 9 aprile 2021, 24 febbraio 2021, 9 gennaio 2020.
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