“Lei ha paura che lo spread possa
incidere negativamente sulle sue finanze personali o su quelle della sua
famiglia?” È questa la
domanda che Facile.it e Mutui.it hanno fatto, attraverso l’istituto
di ricerca mUp Research, ad un
campione rappresentativo della popolazione adulta*
e dalle risposte date emerge, senza ombra di dubbio, una grande preoccupazione;
il 44,4% degli italiani (pari a oltre 19
milioni di individui) dichiara di essere preoccupato e di temere che
l’andamento dello spread si ripercuota negativamente sulla propria economia
familiare, ma i dati non si limitano a questo.
La mappa della preoccupazione
«Se chi ha già un mutuo può stare
tranquillo» - spiega Ivano Cresto, Responsabile mutui di Facile.it - «chi si trova a chiederlo oggi ha davanti a
sé una situazione molto differente. Sebbene la correlazione tra spread Btp-Bund
e mutui non sia immediata e diretta, nel medio e lungo periodo un valore elevato
del differenziale spinge verso l’alto lo spread - questa volta bancario - applicato
dagli istituti di credito ai nuovi finanziamenti, aumentando il costo per il
cliente. Il primo impatto si è iniziato a sentire ad ottobre, quando i tassi
finali offerti da un buon numero di banche sono aumentati fra lo 0,10% e lo 0,30%.
Tale aumento, sebbene lasci ancora tassi molto competitivi, su un piano di
restituzione ventennale o magari ancora più lungo, si traduce in una differenza
di migliaia di euro di interessi da pagare. Molti lo hanno già visto e questo
spiega la loro preoccupazione».
Ad essere più preoccupati
dalle possibili conseguenze dell’andamento dello spread sono i residenti nel Sud e nelle Isole (48,2%), seguiti da
chi vive nel Nord Ovest (45,6%), mentre se si suddivide il campione per fasce
d’età, i timori maggiori si registrano nella fascia 35-54 anni (47,3%); dato assolutamente comprensibile visto che è in
questo periodo della vita che, soprattutto, si è responsabili delle economie
familiari. Segmentando invece per genere, si dichiara preoccupato il 47,4% del campione maschile ed il 41,5% di quello
femminile.
Lo Spread, questo sconosciuto
Nonostante siano protagonisti da mesi delle cronache, lo spread e il
suo significato risultano ancora sconosciuti a molti. Scorrendo i dati dell’indagine
commissionata da Facile.it e Mutui.it si scopre che quasi 1.5 milioni di individui dichiarano di non sapere cosa sia lo spread.
Ad ignorare il significato (e le possibili conseguenze) dello spread
sono soprattutto i giovani. A fronte
di una media nazionale del 3,3%, se si guarda al campione 18-34 anni la percentuale di chi dichiara di non sapere cosa sia lo
spread sale al 7,3%. Una differenza importante che, tornando questa volta
all’intero universo analizzato, si ritrova anche nel Nord Est, area del Paese in cui è all’oscuro del significato dello
spread il 6% degli intervistati. Segmentando, in fine, per sesso, ad essere meno informate sono le donne 5,3% del campione, solo 1,3%
fra gli uomini.
* Metodologia: n.1.434 interviste CAWI con
individui in età 18 anni ed oltre su un campione rappresentativo della
popolazione italiana adulta in età 18-74 anni. Indagine condotta a novembre 2018.
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