L’uso obbligatorio
delle cinture di sicurezza nei sedili posteriori dell’auto è sancito
dall’articolo 172 del codice della strada; nonostante questo, sono ancora molti
gli italiani che trasgrediscono la norma; più di 1 su 2 (55,9%),
vale a dire 24,5 milioni di persone. È questo il dato allarmante emerso dall’indagine
commissionata da Facile.it e realizzata da mUp Research in collaborazione con Norstat su un campione
rappresentativo della popolazione nazionale adulta.
Se è vero che i cittadini sembrano essere generalmente
poco disciplinati quando viaggiano sui sedili posteriori dell’auto, è
altrettanto vero che, se ci si sposta nei sedili anteriori, il quadro cambia
radicalmente e, in questo caso, più di 9
rispondenti su 10 dichiarano di utilizzare sempre le cinture di sicurezza.
Le
cinture posteriori: chi le usa e chi no
Guardando
alle differenze territoriali, emerge che l’utilizzo delle cinture di sicurezza
nei sedili posteriori è più basso nelle
regioni del Sud Italia e nelle Isole, dove ben il 65,3% dei rispondenti dichiara di
non allacciarle La percentuale è sensibilmente distante da quella rilevata
nelle aree del Nord Est, dove, unico caso nella Penisola, chi dichiara
di usare le cinture sui sedili posteriori è parte di un campione nettamente
superiore rispetto a quello di chi ammette di non farlo (60,2% vs 39,8%).
Significative
le diverse abitudini rilevate in base all’età; la buona notizia è che, guardando
questa volta a chi dichiara di usare le cinture posteriori, i giovani risultano
essere molto più bravi degli adulti; le allacciano il 49,5% dei ragazzi con età fra i 18 e
i 24 anni, mentre la percentuale crolla al 42,6%
nella fascia 35-50 anni.
Se si guarda al sesso, invece, emerge che gli uomini sono i più
virtuosi sui sedili posteriori; il 46,4% del campione maschile
dichiara di allacciare le cinture quando viaggiano dietro, mentre tra le donne
la percentuale scende al 41,9%.
La cinture al volante: 9 su 10 le usano
La buona
notizia è che, almeno quando si è seduti nei sedili anteriori, gli italiani sembrano aver capito l’importanza di
allacciare le cinture tanto che, secondo i risultati dell’indagine
commissionata da Facile.it, più di 9
rispondenti su 10 dichiarano di utilizzarle.
Non mancano
anche in questo caso le differenze socio-demografiche; quando si è alla guida, se è vero che a
livello nazionale la percentuale di chi usa la cintura è sempre molto alta (97,1%), è altrettanto vero
che va notata la grande differenza con le aree del Sud ed Isole dove la
percentuale di chi usa le cinture (95,4%) risulta inferiore di quasi 2 punti
percentuali rispetto alla media nazionale e addirittura 3 punti se messa in
relazione con quello del Nord Est (98,3%).
Anche
al volante gli uomini sono risultati più inclini all’uso delle cinture
rispetto alle donne (97,7% vs al 96,6% del campione femminile).
Il quadro rimane
sostanzialmente invariato se dal posto di guida ci si sposta nel sedile
passeggero dove, a livello complessivo, il 96,5% dichiara di utilizzare
le cinture di sicurezza.
Cinture posteriori: obbligatorie o no?
L’indagine
ha voluto sondare anche il grado di conoscenza degli italiani rispetto
all’obbligatorietà delle cinture di sicurezza posteriori. Il dato che sorprende
è che, più di un italiano su quattro ritiene che l’uso
delle cinture posteriori non sia obbligatorio o, comunque, dichiara di non
sapere se lo sia (28,8%).
Il dato sale fino al 33% nel solo campione femminile e al 35,4%
fra i più giovani, che sono anche quelli in assoluto più certi della non
obbligatorietà.
Osservando i valori su base geografica, emerge che la percentuale di
chi non sa o è convinto le cinture posteriori non siano obbligatorie schizza
fino al 36,3% nel Meridione (contro il 17,6% registrato nel Nord Est).
Incrociando questi dati con quelli relativi all’uso delle cinture
posteriori emerge un elemento che fa riflettere; sebbene il 71% dei rispondenti
dichiari di essere consapevole dell’obbligatorietà delle cinture posteriori, all’atto
pratico solo 4 su 10 le allacciano.
Significativa la percentuale di italiani ancora scettici circa
l’utilità di questi dispositivi di sicurezza; alla domanda “pensa sia utile
usare le cinture di sicurezza posteriori?” 1 rispondente su 5 ha
dichiarato di non sapere o di ritenerle non utili.
Il 79,6% degli intervistati dichiara invece di ritenere utili le
cinture posteriori; lo affermano soprattutto gli uomini (81,3% vs 78% del
campione femminile); gli italiani con età compresa fra i 51 ed i 65 anni
(79,7%) ed i residenti nel Nord Est (87,9%). Ancora una volta il dato si
abbassa al Sud e nelle Isole; qui ritengono utili le cinture posteriori solo il
74% degli intervistati.
Cinture
di sicurezza e RC auto
Il mancato uso delle
cinture, oltre a mettere in pericolo l’incolumità di chi si trova all’interno
della vettura in caso di incidente, è soggetto a sanzione amministrativa pecuniaria
che va dagli 80 ai 323 euro, cui si aggiunge, se a violare la norma è il
conducente, una decurtazione di 5 punti della patente (che sale a 10 per
i neopatentati). Da non sottovalutare, inoltre, le possibili conseguenze sul
piano dell’RC auto.
«In caso di danni alle persone trasportate, qualora
venisse accertata l’assenza dell’uso delle cinture di sicurezza, la compagnia
assicurative potrebbe non rimborsare o applicare il diritto di rivalsa per “trasporto
effettuato in mancanza di conformità alle leggi vigenti”», spiega Diego
Palano, responsabile assicurazioni di Facile.it. «Inoltre, anche in caso
di risarcimento, questo potrebbe essere ridotto qualora la mancanza dell’uso
delle cinture abbia contribuito ad aggravare il danno subito.».
* Metodologia: n. 1.971 interviste
CAWI con individui in età 18 18-74 anni su un campione rappresentativo della
popolazione italiana adulta. Indagine condotta a maggio 2019.
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