Nonostante gli ultimi rincari sui clienti con
contratti già attivi, secondo l’analisi di Facile.it, in Italia nel corso
dell’ultimo anno le tariffe di telefonia mobile sono diminuite del 20% e oggi un
cliente che cambia operatore spende, in media, 12,50 euro al mese, potendo contare su un traffico dati di circa 45
GB; ma come se la cavano i nostri vicini
europei? Per rispondere alla domanda, Facile.it ha analizzato le tariffe di telefonia
mobile presenti in 12 Paesi europei, scoprendo che gli italiani sono tra i più fortunati.
L’analisi è stata realizzata confrontando le tariffe di telefonia mobile
di fascia media proposte nel mese di giugno 2019 da un panel di siti di
comparazione operanti in Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna,
Grecia, Irlanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Spagna e, chiaramente, Italia. L’analisi
ha preso in considerazione un mix di piani tariffari rappresentativi per
ciascun Paese, calcolando un valore medio sia in termini di costi, sia di
traffico dati, focalizzandosi sulla fascia intermedia dell'offerta, escludendo quindi le proposte entry level, quelle indirizzate a target specifici come gli anziani o i
giovani, quelle mirate a stimolare la migrazione da un operatore ad un altro e le offerte categorizzabili come top
di gamma.
Chi paga di meno
Tra i Paesi presi in esame, guardando al solo prezzo dei piani tariffari di fascia intermedia, emerge che sono pochi
gli Stati che fanno meglio dell’Italia. Il più economico risulta essere la Polonia; qui, nella fascia tariffaria
analizzata, si spendono in media 6 euro al
mese, vale a dire 72 euro l’anno, il 52% in meno rispetto a noi. All’interno di
questa fascia di spesa, i piani tariffari polacchi prevedono normalmente
chiamate e SMS illimitati.
Tra gli Stati europei più economici dell’Italia si trova anche la Francia, dove, nella fascia analizzata,
in media si spendono circa 9 euro al
mese, per un totale di 107 euro l’anno.
Anche i francesi, come i polacchi, in questa fascia di spesa possono contare su
chiamate e SMS illimitati. Tutto ciò sommato, quindi, la bolletta italiana risulta più alta del 40%
rispetto a quella francese.
Anche in Germania i prezzi risultano inferiori a quelli
dell’Italia; i tedeschi con un piano tariffario intermedio spendono,
mediamente, 11,60 euro al mese, per
un totale di 140 euro l’anno, vale a dire il 6,7% in meno rispetto al Bel Paese. Anche in questo caso chiamate e
SMS sono generalmente illimitati.
Chi paga di più
Guardando alle nazioni dove i costi sono più alti rispetto all’Italia
emerge che, tra gli Stati analizzati, la Norvegia
è la più cara; ad Oslo occorrono,
in media, circa 28 euro al mese (340 euro l’anno), vale a dire il 126% in più rispetto a quanto spendono gli
italiani.
Tariffe superiori alle nostre anche in Spagna e in Gran Bretagna,
dove per un piano tariffario di fascia intermedia si spendono, rispettivamente,
17,40 euro al mese e poco meno di 15 euro al mese.
Costi elevati rispetto all’Italia anche in Grecia, dove chi sceglie un piano tariffario di fascia intermedia
deve mettere in conto una spesa di circa 15,80 euro al mese, vale a dire 190 euro l’anno;
per questa fascia di prezzo, però, i greci devono accontentarsi di chiamate
limitate (in media 400 minuti) e pochi SMS (in media 100 anche se,
in alcuni casi, sono addirittura esclusi).
Il traffico dati
Se si punta l’attenzione sui GB dati di traffico incluso nella fascia tariffaria
presa in analisi, lo scenario cambia sensibilmente. Da questo punto di vista
l’unico Paese che batte l’Italia è la Francia
dove, per l’importo medio di spesa calcolato (9 euro), i clienti ottengono in
media 50 GB di traffico dati al mese.
Sul podio, ma dopo l’Italia, si posiziona l’Irlanda dove è possibile contare,
sempre in media, su circa 22 GB di dati ogni mese.
Decisamente più limitato il traffico dati per gli utenti della Grecia, che devono accontentarsi di
poco più di 3 GB ogni trenta giorni; va meglio, ma solo di poco, in Belgio (3,7 GB) e in Norvegia (4,2 GB).
Il costo virtuale per GB dati
Considerata l’elevata variabilità delle offerte analizzate, per
uniformare il confronto, Facile.it ha calcolato il costo virtuale per GB
di traffico dati incluso nei piani tariffari analizzati, valore ottenuto
dividendo i GB medi per la tariffa mensile media. Anche in questo caso la graduatoria
sorride all’Italia che, con un costo
virtuale di 0,28 euro a GB, conquista il secondo
posto. Fa meglio, ancora una volta, solo la Francia, dove il costo scende a 0,18 euro; al terzo posto si
posiziona invece la Polonia, con un costo di 0,37 euro per GB.
Sul lato opposto della classifica, invece, si conferma come maglia nera
la Norvegia, dove il costo virtuale
per il traffico dati è pari a 6,76 euro a GB; seguono la Grecia, con un costo medio di 4,87 euro a GB e il Belgio, con 4,67 euro a GB.
Nella parte bassa della classifica si posiziona anche la Germania, con costo virtuale pari a 2,06 euro a GB; fanno meglio, ma solo
di poco, Svezia e Olanda, dove il rapporto è pari a 2
euro a GB.
A metà classifica si trovano Spagna,
Danimarca e Gran Bretagna, paesi dove il costo virtuale del traffico dati
incluso nella fascia tariffaria analizzata scende sotto la soglia dei 2 euro, con
importi compresi fra 1,10 e 1,25 euro a GB.
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