Sono tanti
gli italiani che lavoreranno in smart working per tutta l’estate e molti, a
breve, dovranno fare i conti con un nemico invisibile… il caldo. Si
dovrà tenere accesa l’aria condizionata in casa per numerose ore, con inevitabili
conseguenze sulle bollette, già appesantite dai maggiori consumi dettati dalla
permanenza forzata tra le mura domestiche. Secondo le stime* di Facile.it, per rinfrescare una stanza da
16-20 mq per 6 ore al giorno è necessario mettere in conto un aumento della bolletta
estiva di almeno 68 euro; valore che arriva addirittura
a 113 euro se si sceglie di tenere l’aria accesa per 10 ore.
E se oltre
alla postazione di lavoro si vogliono mantenere freschi anche gli altri ambienti
della casa, la bolletta lievita ulteriormente. Sempre secondo le stime di
Facile.it, considerando l’uso del condizionatore per altre 6 ore al giorno,
necessarie per rinfrescare le stanze da letto prima della notte e la sala da
pranzo/cucina durante i pasti, una famiglia di 4 persone, dotata di un condizionatore
A+ con e un consumo di 812 Kwh, spende
circa 132 euro in più all’anno, che sommati a quelli spesi per lo smart
working fanno, nella migliore delle ipotesi, 200 euro in più.
Quest’anno,
quindi, è bene fare attenzione a come ci si comporta tra le mura domestiche;
per questo motivo Facile.it ha realizzato un breve vademecum con 5 consigli
pratici per ridurre le spese.
1) Nuovi ritmi, nuova tariffa. La
quarantena forzata prima, lo smart working dopo, hanno modificato lo stile di
vita di molti italiani; se una volta i consumi energetici domestici si concentravano
nelle fasce serali, ora in tanti hanno iniziato a consumare durante tutto l’arco
della giornata. Il consiglio, quindi, è di valutare con attenzione se convenga mantenere
una tariffa bioraria (con un prezzo ridotto nella fascia serale ma
superiore in quella diurna) o se, invece, sia meglio passare ad una monoraria,
con un prezzo della componente energetica unico, che non varia a seconda dell’orario
di consumo.
2)
La classe fa la differenza. Il secondo consiglio è quello di valutare con attenzione il proprio
condizionatore e, se vecchio, considerare di sostituirlo con uno più moderno in
classe A, A+, A++ e superiori. Questa scelta, oltre a far bene all’ambiente,
porterà enormi vantaggi in termini di risparmio; basti pensare che cambiare un
condizionatore di classe C, ad esempio, con
uno di classe A+ consente ridurre il costo in bolletta sino al 21% annuo. La buona notizia è che, in caso di lavori di manutenzione
straordinaria nell’abitazione o se si sostituisce il vecchio impianto con uno nuovo
ad alta efficienza, costituito da pompa di calore integrata con caldaia
a condensazione, è possibile ottenere uno sconto fiscale che va dal 50% al 65%, a
seconda della tipologia di intervento.
3)
Evitate le temperature polari. Una temperatura troppo bassa fa male alla salute…e al
portafogli. Non serve avere un clima artico per stare al fresco, soprattutto se
si devono trascorrere molte ore nella stanza con l’aria condizionata. Se l’apparecchio
ne è dotato, il consiglio è di utilizzare la funzione di deumidificazione
anziché quella di raffrescamento; in questo modo è possibile comunque mantenere
una temperatura confortevole e, al contempo, abbattere la spesa fino al 13%.
4)
Impianto pulito. Sebbene sia stato dimostrato
che l’uso del condizionatore non favorisca la diffusione del Coronavirus, è comunque
molto importante mantenere l’impianto pulito così da avere la garanzia che questo
possa funzionare al 100%. Un impianto non efficiente consuma fino all’8% in più.
5)
Sembra ovvio… ma pochi lo fanno. Per risparmiare, a volte, basta
un po’ di buon senso e di attenzione: non c’è motivo di far lavorare il
condizionatore per ore, consumare corrente e spendere soldi, se poi facciamo
entrare il calore da fuori.
Lasciare aperta la porta del corridoio o di uno stanzino e
disperdere il fresco può arrivare ad incidere sino al 6% sui
consumi.
Se dovete lavorare da casa e avete la possibilità di scegliere in quale stanza
posizionarvi, il consiglio è di evitare stanze grandi o aperte; un ambiente
piccolo, meglio se si tratta di uno spazio chiusa come uno studio o una
cameretta, sarà più semplice – e meno costoso – da rinfrescare.
«Grazie
al calo del costo delle materie prime registrato negli scorsi mesi, secondo le
nostre stime** passando al mercato libero è possibile abbattere la
bolletta elettrica fino al 17%; valore che potrebbe salire ulteriormente se si
considera che a partire dal 1 luglio il costo dell’energia elettrica in regime
di maggior tutela è aumentato del 3,3%», spiega Silvia
Rossi, Responsabile energia di Facile.it.
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