Paura del Covid, orari di
ingresso scaglionati, mezzi pubblici con capacità ridotta: la campanella è già
suonata in Lombardia, ma la mobilità degli studenti rimane uno dei nodi più
critici e molte famiglie lombarde dovranno ripensare il modo in cui
portare i figli a scuola. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp research e Norstat,
realizzata su un campione rappresentativo*
di famiglie italiane con figli dai 2 ai 18 anni, quest’anno in Lombardia più di
1 alunno su 4, pari a circa 375.000 bambini e ragazzi (26,8%) cambierà, del tutto o in parte, mezzo di trasporto per il
tragitto casa-scuola.
Come si sposteranno gli alunni
lombardi
Guardando ai dati relativi
alla Lombardia emerge che, se fra chi cambierà mezzo di trasporto il 40%
ha dichiarato di farlo per paura del Covid, a livello generale, forse anche per
praticità o mancanza di alternative, più di 4 alunni su 10 (44,4%),
pari ad oltre 625.000 bambini e ragazzi, raggiungeranno la scuola in auto, moto o scooter.
Un valore in aumento rispetto allo scorso anno, quando questi mezzi erano usati
dal 40,1% degli scolari.
Se, da un
lato, aumentano coloro che opteranno per un mezzo privato, con inevitabili
conseguenze sul traffico cittadino e sull’inquinamento dell’aria, dall’altro
diminuisce lievemente l’uso del trasporto pubblico. Gli alunni che hanno
intenzione di utilizzare autobus o tram alla ripartenza delle lezioni
sono il 19,7%, erano il 21,1% lo scorso anno. La percentuale, nonostante
il calo, rimane comunque significativamente superiore a quella nazionale
(15%), probabilmente perché nella regione il trasporto pubblico è più
efficiente rispetto ad altre aree del Paese e, anche, perché i cittadini,
evidentemente, ripongono maggiore fiducia in questo servizio.
Il 5% si
sposterà in metropolitana o in treno; gli alunni che si
affideranno a servizi quali lo scuolabus saranno il 7%, valore in lieve calo
rispetto allo scorso anno, quando la percentuale era pari a 7,7%.
Importante anche la
percentuale di ragazzi che hanno scelto di recarsi a scuola a piedi; lo faranno
il 31% degli studenti, pari a circa 430.000
individui.
Perché si
cambia: paura del Covid
Se si
guarda alle famiglie lombarde che cambieranno modalità di trasporto, la ragione
principale risulta essere la paura del Covid; il 40% dei nuclei
intervistati ha dichiarato che sceglierà un altro mezzo di trasporto proprio
per evitare di esporre i figli ad un possibile rischio contagio.
La paura del
contagio batte solo di poco un’altra problematica molto sentita dalle famiglie
lombarde: il 37% ha ammesso che cambierà mezzo a causa dell’orario di ingresso
scaglionato adottato dalla scuola.
Il 24%, infine,
ha scelto di rivedere le modalità di trasporto per motivi organizzativi interni
alla famiglia.
Il tragitto
casa-scuola preoccupa però anche i lombardi che non cambieranno mezzo di
trasporto; più di 6 famiglie su 10 (61%), hanno comunque dichiarato di
essere in apprensione per il percorso.
* Metodologia:
n. 1.010 interviste CAWI con un campione rappresentativo di individui aventi
figli in età scolare (da 2 a 18 anni) sull’intero territorio nazionale. Indagine
condotta tra il 3 ed il 4 settembre 2020.
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