Paura
del Covid, orari di ingresso scaglionati, mezzi pubblici con capacità ridotta: a
pochi giorni dall’inizio della scuola, la mobilità degli studenti rimane
uno dei nodi più critici e molte famiglie piemontesi dovranno ripensare il
modo in cui portare i figli a scuola. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp research e Norstat, realizzata
su un campione rappresentativo* di
famiglie italiane con figli dai 2 ai 18 anni, quest’anno in Piemonte più di 1
alunno su 4, pari a circa 157.000 bambini e ragazzi (27%) cambierà,
del tutto o in parte, mezzo di trasporto per il tragitto casa-scuola.
Come si sposteranno gli alunni piemontesi
Guardando ai dati relativi al Piemonte emerge che, se fra chi cambierà
mezzo di trasporto il 61% ha dichiarato di farlo per paura del Covid, a livello
generale, forse anche per praticità o mancanza di alternative, più di 1
alunno su 2 (53,3%), pari a circa 310.000 bambini
e ragazzi, raggiungeranno la scuola in auto, moto o scooter. Il dato è
ancor più significativo se si considera che lo scorso anno, ad usare questo
tipo di mezzo era il 45,9% degli scolari.
Se, da un lato, aumentano coloro che
opteranno per un mezzo privato, dall’altro, a farne le spese, oltre al traffico
cittadino e all’inquinamento dell’aria, sarà il trasporto pubblico. Diminuisce
il numero di alunni piemontesi che hanno intenzione di utilizzare autobus o
tram; alla ripartenza delle lezioni lo farà solo il 16,4%, erano il 19,7%
lo scorso anno.
Rimaste stabile la quota di alunni che si affideranno
a servizi quali lo scuolabus (4,9%).
Buona notizia, invece, l’aumento di coloro
che hanno scelto di spostarsi a piedi; lo farà il 40,2% degli studenti, pari
ad oltre 230.000 ragazzi; era il 36,9% lo scorso anno.
Perché si cambia: paura del Covid
Se si guarda alle famiglie piemontesi che cambieranno
modalità di trasporto, la ragione principale risulta essere la paura del
Covid; il 61% dei nuclei intervistati ha dichiarato che sceglierà un
altro mezzo di trasporto proprio per evitare di esporre i figli ad un possibile
rischio contagio.
La paura del contagio stacca nettamente
altre due ragioni che, seppur marginalmente, condizioneranno alcune famiglie piemontesi:
il 18% ha ammesso che cambierà mezzo a causa dell’orario di ingresso
scaglionato adottato dalla scuola e altrettanti hanno dichiarato di cambiare
per motivi organizzativi interni alla famiglia.
Il tragitto casa-scuola preoccupa però
anche i piemontesi che non cambieranno mezzo di trasporto; più di 6 famiglie su
10 (62%), hanno comunque dichiarato di essere in apprensione per il percorso.
* Metodologia:
n. 1.010 interviste CAWI con un campione rappresentativo di individui aventi
figli in età scolare (da 2 a 18 anni) sull’intero territorio nazionale. Indagine
condotta tra il 3 ed il 4 settembre 2020.
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