Paura
del Covid, orari di ingresso scaglionati, mezzi pubblici con capacità ridotta: la
campanella è già suonata in molte scuole, ma la mobilità degli studenti rimane
uno dei nodi più critici e molte famiglie siciliane dovranno ripensare il
modo in cui portare i figli a scuola. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp research e Norstat, realizzata
su un campione rappresentativo* di
famiglie italiane con figli dai 2 ai 18 anni, quest’anno in Sicilia quasi 1
alunno su 3, pari a circa 230.000 bambini e ragazzi (30,6%) cambierà,
del tutto o in parte, mezzo di trasporto per il tragitto casa-scuola.
Come si sposteranno gli alunni siciliani
Guardando ai dati relativi alla Sicilia emerge che, se fra chi
cambierà mezzo di trasporto il 58% ha dichiarato di farlo per paura del Covid, a
livello generale, forse anche per praticità o mancanza di alternative, più
di 7 alunni su 10 (70,2%), pari a circa 530.000
bambini e ragazzi, raggiungeranno la scuola in auto, moto o scooter.
Il dato è ancor più significativo se si considera che lo scorso anno, ad usare questi
mezzi, era il 62,9% degli scolari.
Se, da un lato, aumentano coloro che
opteranno per un mezzo privato, dall’altro, a farne le spese, oltre al traffico
cittadino e all’inquinamento dell’aria, sarà il trasporto pubblico. Diminuisce
il numero di alunni siciliani che hanno intenzione di utilizzare autobus o
tram; alla ripartenza delle lezioni lo farà l’8,9%, erano il 12,9%
lo scorso anno. La percentuale di chi si affiderà al trasporto pubblico risulta
nettamente inferiore a quella nazionale (15%); ad incidere sul dato, probabilmente,
un servizio pubblico non sempre efficiente e, più in generale, una minore
fiducia da parte delle famiglie.
E se il 2% si sposterà in treno o metro,
gli alunni che si affideranno a servizi quali lo scuolabus saranno il 2,4%,
percentuale in netto calo rispetto a quella dello scorso anno (7,3%).
Buona notizia, invece, l’aumento, seppur
lieve, di coloro che hanno scelto di spostarsi a piedi; lo faranno il 27,4%
degli studenti, pari a circa 207.000 alunni; erano il 26,6%, lo scorso anno.
Perché si cambia: paura del Covid
Se si guarda alle famiglie siciliane che cambieranno
modalità di trasporto, la ragione principale risulta essere la paura del Covid;
il 58% dei nuclei intervistati ha dichiarato che sceglierà un altro mezzo
di trasporto proprio per evitare di esporre i figli ad un possibile rischio contagio.
La paura del contagio batte un’altra problematica
sentita dalle famiglie siciliane: il 29% ha ammesso che cambierà mezzo a causa
dell’orario di ingresso scaglionato adottato dalla scuola.
Il 24%, infine, ha scelto di rivedere le
modalità di trasporto per motivi organizzativi interni alla famiglia.
Il tragitto casa-scuola preoccupa però
anche i siciliani che non cambieranno mezzo di trasporto; quasi 7 famiglie su
10 (68%), hanno comunque dichiarato di essere in apprensione per il percorso.
* Metodologia:
n. 1.010 interviste CAWI con un campione rappresentativo di individui aventi
figli in età scolare (da 2 a 18 anni) sull’intero territorio nazionale. Indagine
condotta tra il 3 ed il 4 settembre 2020.
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