Sono tanti
i laziali messi in difficoltà economica dall’obbligo di quarantena tanto che,
come certifica un’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat ad
aprile 2020, se in totale le famiglie del
Lazio che hanno visto calare le entrate sono oltre 970.000, il 9,6% delle
famiglie dei rispondenti, pari a circa 178.000 nuclei familiari, ha
visto calare il proprio reddito mensile di oltre il 50%.
Se
si guarda a chi ha ammesso di aver perso il 100% delle proprie entrate,
la percentuale è, in regione, del 7%, equivalente a circa 129.000
famiglie, e, continuando ad analizzare i dati nel dettaglio, circa un
rispondente su cinque, pari quindi al 19,1% dei nuclei familiari laziali, ha dichiarato
di trovarsi già oggi in una situazione di difficoltà economica.
Gli aiuti previsti dal Governo:
i più richiesti e quelli più utili
Se si
analizzano le risposte di coloro che hanno dichiarato di aver fatto ricorso ad
una o più misure introdotte dai decreti del Governo emerge che tra gli
intervistati laziali la percentuale è pari al 14,8%. Guardando ai soli interventi
per i quali i cittadini hanno potuto scegliere se aderire o meno, quello più
utilizzato dalle famiglie della regione è stato il bonus da 600 euro per
autonomi e partite Iva (47,1% dei rispondenti laziali che hanno fatto
uso di aiuti governativi), seguito dalla possibilità di sospendere il mutuo
prima casa (11,8% vs un valore nazionale pari al 9,8%) e quella di rimandare
il pagamento del premio RC auto e delle multe.
La ricerca ha
infine voluto indagare quali fossero, tra i principali interventi introdotti
dal Governo per fronteggiare l’emergenza, quelli ritenuti più utili; alla
domanda “indichi i tre interventi che ritiene più utili”, il 52,2%
degli intervistati laziali ha risposto il divieto di licenziamenti e l’ampliamento
della cassa integrazione, seguito dal bonus di 600 euro per
autonomi e partite Iva (48,7%) e dalla sospensione del mutuo prima casa
(40%).
* Metodologia: n. 1.508 interviste CAWI
ad un campione rappresentativo della popolazione adulta, in età 18-74 anni, sull’intero
territorio nazionale. Indagine condotta ad Aprile 2020.
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