Se da un lato la pandemia ha
spinto molte compagnie a sviluppare nuovi prodotti assicurativi, dall’altro ha
determinato un aumento dell’attenzione degli italiani verso questi strumenti tanto
che, come emerge dall’indagine*
realizzata per Facile.it da mUp Research e Norstat, sono circa 6,5
milioni gli italiani che hanno dichiarato di aver intenzione di
sottoscrivere una polizza assicurativa che prima non avevano.
«Il Covid ha condizionato in modo importante il settore
assicurativo» ha dichiarato Diego Palano,
Managing director insurance di Facile.it «il periodo di emergenza ha messo in luce, da un lato, i
limiti di alcune polizze, evidentemente non adatte ad affrontare
l’eccezionalità di questa pandemia, dall’altro ha contribuito a sensibilizzare
molti italiani sull’importanza di avere una copertura assicurativa che, anche
in casi imprevedibili come quello attuale, possa offrire un supporto per le
eventuali difficoltà, siano esse di natura economica o sanitaria».
Secondo l’indagine i prodotti su
cui si concentra maggior attenzione incidono sui due ambiti più colpiti dal
Covid: la salute e il lavoro. Analizzando più nel dettaglio le
risposte, raccolte su un campione rappresentativo della popolazione nazionale
adulta di età compresa fra i 18 ed i 74 anni ad aprile 2020, emerge che sono circa
2,4 milioni gli italiani che vorrebbero tutelarsi dal rischio della
perdita di lavoro con una polizza ad hoc.
In Italia questo genere di
copertura era solitamente legato al mutuo casa, ma oggi, a seguito della
situazione di difficoltà economica generata dal lockdown, la platea di
interessati si è allargata perché, ad esempio, sono molti gli italiani che
devono fare i conti con un affitto da pagare e l’assenza improvvisa di
fondi per farlo.
La perdita del lavoro
sembra essere un tema che spaventa maggiormente le fasce di età 25-34 e 45-54
anni, dove la percentuale di chi intende sottoscrivere una polizza che tuteli
da questa evenienza arriva, rispettivamente, all’8,9% e al 7,6% (a fronte di
una media nazionale pari al 5,5%).
Il secondo ambito per il quale
molti italiani hanno manifestato la volontà di sottoscrivere in futuro una
assicurazione specifica è quello della salute.
Se a livello complessivo sono
addirittura più di 3,8 milioni gli italiani che vogliono tutelarsi con una
polizza salute o vita, oltre 1,6 milioni di individui vorrebbero
sottoscrivere una copertura apposita per il Covid-19. Una necessità
colta dalle compagnie assicurative, che hanno sviluppato nuovi prodotti
legati a questa pandemia e che coprono un ventaglio di casistiche molto ampio;
dalla quarantena domestica a seguito del contagio sino ai costi della
riabilitazione post terapia intensiva.
Curioso notare come maggiormente
sensibili al tema della salute siano i più giovani; a fronte di una media
nazionale pari all’8,8%, la percentuale di chi vorrebbe sottoscrivere una
polizza salute o vita sale al 10,9% tra i rispondenti con età 18-24 anni e
addirittura al 12,3% tra i 25-34enni.
Anche il Governo, nei Decreti che
si sono succeduti, ha in questo periodo messo mano ad alcuni temi assicurativi,
con particolare attenzione al mondo RC auto, per il quale è stato prima
allungato da 15 a 30 giorni il periodo di carenza assicurativa e poi introdotta
la possibilità di sospendere la polizza per i veicoli non utilizzati.
Affidandosi ancora una volta
all’indagine condotta da mUp Research e Norstat per Facile.it, più di un
intervistato su sei (17,1% del campione) indica come provvedimento più utile
fra quelli presi ad aprile dal Governo proprio il prolungamento della validità
della polizza RC in scadenza.
Infine, una curiosità; i più
fatalisti riguardo alla possibilità di tutelarsi in futuro con una
assicurazione sembrano essere gli over 65; tra loro la percentuale di chi ha
dichiarato di voler sottoscrivere una polizza che oggi non ha è inferiore al 7%.
* Metodologia: n. 1.504 interviste CAWI ad un
campione rappresentativo della popolazione adulta, in età 18-74 anni,
sull’intero territorio nazionale. Indagine condotta ad Aprile 2020.
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