Dal primo agosto sono scattati gli incentivi statali per l’acquisto di
autovetture Euro 6, una novità importante che potrebbe aiutare a svecchiare
un parco auto del Friuli-Venezia Giulia che non gode di ottima salute; secondo l’elaborazione di Facile.it,
realizzata su dati ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti* aggiornati al 31 dicembre 2019, nei
registri della motorizzazione del Friuli-Venezia Giulia risultano ancora registrate
49.953 automobili Euro 0, corrispondenti al 6,21% del totale vetture ad
uso privato in circolazione.
A livello nazionale, la regione è una tra le più virtuose
d’Italia non solo se si guarda ai valori assoluti ma anche al rapporto
percentuale.
Il quadro peggiora, però, se si allarga l’analisi
sino agli Euro 3; in totale le auto private Euro 0-1-2-3 presenti nell’Archivio
Nazionale dei Veicoli della Motorizzazione registrate nella regione sono ancora
più di 239.400. Se è vero che tra questi potrebbero esserci mezzi sì iscritti
ma, di fatto, non più circolanti, preoccupa comunque sapere che quasi un
terzo delle auto potenzialmente in strada in Friuli-Venezia Giulia (30%) ha
15 anni o più di anzianità, considerando che le vetture Euro 3 sono
uscite di produzione nel 2005 e quelle Euro 0 addirittura nel 1992.
Mappa dei “catorci”
Come sono distribuite a livello
provinciale queste autovetture? Se si guarda ai valori assoluti, la maglia nera
della regione spetta alla provincia di Udine che, da sola, conta 23.121 auto private
Euro 0 ancora immatricolate (6,27% del totale). Alle spalle di Udine si trovano
le province di Pordenone, dove le vetture appartenenti a questa
categoria sono 11.991 (5,57%) e di Trieste, che conta 8.907
autovetture Euro 0; la provincia, con una percentuale di 6,94%, risulta essere
l’area del FVG con il maggior numero di veicoli Euro 0 sul totale parco auto
registrato. Chiude la graduatoria regionale la provincia di Gorizia, che
registra 5.934 autovetture Euro 0 ancora immatricolate (6,45%).
Se si contano non solo le autovetture Euro 0, ma anche quelle Euro 1-2-3, la
graduatoria si inverte e vede al primo posto la provincia di Gorizia;
qui quasi un terzo delle autovetture (30,26%) appartiene ad una categoria
inferiore alla Euro 4. Subito dopo si trovano le province di Udine (29,98%)
e di Trieste (29,56%) Chiude la classifica regionale la provincia di Pordenone
(29,36%)
Gallina vecchia…costa solo di più
In troppi continuano a circolare con auto vecchie
pensando di risparmiare, ma autovetture che hanno 15 o più anni alle spalle, oltre ad essere
dannose per l’ambiente e, potenzialmente, meno sicure sulle strade, hanno anche
inevitabili conseguenze negative sul portafogli, con costi maggiori non solo su
manutenzione e carburante, ma anche sull’RC auto.
A conferma dell’aumento del costo dell’RC
auto, Facile.it ha messo a confronto il premio richiesto per assicurare una
city car di cilindrata 1.200 cc, Euro 3 immatricolata nel 2005 con quello
necessario per assicurare lo stesso modello d’auto, nella sua versione più recente,
Euro 6 e immatricolata nel 2020. Secondo le simulazioni* di Facile.it, la miglior tariffa disponibile
online per assicurare l’auto vecchia è sino al 156% più alta rispetto a quella necessaria
per tutelare il veicolo nuovo.
La buona notizia è che, con un numero così
ampio di auto estremamente vecchie, saranno molti gli italiani che potranno
usufruire dei nuovi incentivi statali previsti chi acquista un’autovettura
Euro 6. Per poter usufruire del massimo bonus, che tenendo in considerazione tutte
le agevolazioni nazionali può arrivare in alcuni casi fino a 10.000 euro, è
necessario rottamare proprio un veicolo Euro 3 o inferiore…. modelli che, a
quanto pare, in Italia non scarseggiano.
* I
numeri fanno riferimento alle sole autovetture per trasporto persone ad uso proprio
presenti nell’archivio nazionale dei veicoli gestito dalla Direzione Generale
per la Motorizzazione e aggiornato al 31-12-2019. La simulazione è stata fatta su
Facile.it, in data 27 luglio 2020, sul seguente profilo: CU 1, city car 1.200 c.c,
guida esperta, in 3 città campione (Milano, Roma, Napoli).
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