Dal primo agosto sono scattati gli incentivi statali per l’acquisto di
autovetture Euro 6, una novità importante che potrebbe aiutare a svecchiare
un parco auto pugliese che non gode di ottima salute; secondo l’elaborazione di Facile.it, realizzata su dati ufficiali
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti* aggiornati al 31 dicembre
2019, nei registri della motorizzazione pugliese risultano ancora registrate 242.587
automobili Euro 0, corrispondenti al 9,79% del totale vetture ad
uso privato in circolazione.
A livello nazionale, la Puglia si posiziona al quinto posto
tra le peggiori d’Italia, subito dopo Campania, Sicilia, Lombardia e Lazio, mentre
se si guarda al rapporto percentuale la regione supera la media nazionale
(8,4%).
Il quadro peggiora ulteriormente se si
allarga l’analisi sino agli Euro 3; in totale, le auto private Euro 0-1-2-3
presenti nell’Archivio Nazionale dei Veicoli della Motorizzazione registrate nella
regione sono ancora 1.031.603. Se è vero che tra questi potrebbero
esserci mezzi sì iscritti ma, di fatto, non più circolanti, preoccupa comunque sapere
che quasi la metà della auto potenzialmente in strada in Puglia (42%) ha
15 anni o più di anzianità, considerando che le vetture Euro 3 sono
uscite di produzione nel 2005 e quelle Euro 0 addirittura nel 1992. Anche in
questo caso la regione si posiziona tra le peggiori del Paese superando di gran
lunga la media nazionale del 34,1%.
Mappa dei “catorci”
Come sono distribuite a livello
provinciale queste autovetture? Se si guarda al rapporto percentuale, la
maglia nera della regione spetta alla provincia di Brindisi che, con un
valore di 12,09%, risulta essere la provincia
pugliese con il maggior numero di veicoli Euro 0 sul totale parco auto
registrato (31.422 auto private); alle spalle di Brindisi si trova la provincia
di Foggia, dove il 10,75% delle vetture appartiene alla categoria
Euro 0 (38.272 veicoli). Subito dopo troviamo le province di Taranto (10,68%,
37.611) e Lecce (10,15%, 53.573). Chiudono la graduatoria regionale
le province di Bari (8,33%, 63.476)
e di Barletta-Andria Trani, che, con una percentuale di 8,30%,
risulta essere l’area pugliese con il minor numero di veicoli Euro 0 sul totale
parco auto registrato (18.233).
Se invece guardiamo al valore assoluto la
provincia con più auto Euro 0 ancora iscritte nei registri della motorizzazione
è Bari, che conta 63.476 auto private Euro 0.
Se si contano non solo le autovetture Euro 0, ma anche
quelle Euro 1-2-3, la graduatoria vede al primo posto la provincia di Foggia;
qui poco meno della metà delle autovetture (45,39%) appartiene ad una categoria
inferiore a quella Euro 4. Subito dopo si trova la provincia di Brindisi
(44,42%), seguita da quelle di Barletta-Andria-Trani (43,97%) e Taranto
(42,60%).
Chiudono la classifica pugliese le province di Lecce
(40,69%) e Bari (38,42%).
Gallina vecchia…costa solo di più
In troppi continuano a circolare con auto vecchie
pensando di risparmiare, ma autovetture che hanno 15 o più anni alle spalle, oltre ad essere
dannose per l’ambiente e, potenzialmente, meno sicure sulle strade, hanno anche
inevitabili conseguenze negative sul portafogli, con costi maggiori non solo su
manutenzione e carburante, ma anche sull’RC auto.
A conferma dell’aumento del costo dell’RC
auto, Facile.it ha messo a confronto il premio richiesto per assicurare una city
car di cilindrata 1.200 cc, Euro 3 immatricolata nel 2005 con quello necessario
per assicurare lo stesso modello d’auto, nella sua versione più recente, Euro 6
e immatricolata nel 2020. Secondo le simulazioni* di Facile.it, la miglior tariffa
disponibile online per assicurare l’auto vecchia è sino al 156% più alta
rispetto a quella necessaria per tutelare il veicolo nuovo.
La buona notizia è che, con un numero così
ampio di auto estremamente vecchie, saranno molti gli italiani che potranno
usufruire dei nuovi incentivi statali previsti chi acquista un’autovettura
Euro 6. Per poter usufruire del massimo bonus, che tenendo in considerazione tutte
le agevolazioni nazionali può arrivare in alcuni casi fino a 10.000 euro, è
necessario rottamare proprio un veicolo Euro 3 o inferiore…. modelli che, a
quanto pare, in Italia non scarseggiano.
* I
numeri fanno riferimento alle sole autovetture per trasporto persone ad uso proprio
presenti nell’archivio nazionale dei veicoli gestito dalla Direzione Generale
per la Motorizzazione e aggiornato al 31-12-2019. La simulazione è stata fatta su
Facile.it, in data 27 luglio 2020, sul seguente profilo: CU 1, city car 1.200 c.c,
guida esperta, in 3 città campione (Milano, Roma, Napoli).
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