Dal primo agosto sono scattati gli incentivi statali per l’acquisto di
autovetture Euro 6, una novità importante che potrebbe aiutare a svecchiare
un parco auto piemontese che non gode di ottima salute; secondo l’elaborazione di Facile.it,
realizzata su dati ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti*
aggiornati al 31 dicembre 2019, nei registri della motorizzazione piemontese risultano
ancora registrate 168.166 automobili
Euro 0, corrispondenti al 5,71%
del totale vetture ad uso privato in circolazione.
A livello nazionale, la regione si posiziona a metà
classifica, mentre se si guarda al rapporto percentuale il Piemonte si
posiziona tra le migliori d’Italia, subito dopo Trentino-Alto Adige e Veneto.
Il quadro peggiora se si allarga l’analisi
sino agli Euro 3; in totale, le auto private Euro 0-1-2-3 presenti nell’Archivio
Nazionale dei Veicoli della Motorizzazione registrate nella regione sono ancora
839.121. Se è vero che tra questi potrebbero esserci mezzi sì iscritti
ma, di fatto, non più circolanti, preoccupa comunque sapere che il 28% della
auto potenzialmente in strada in Piemonte ha 15 anni o più di anzianità,
considerando che le vetture Euro 3 sono uscite di produzione nel 2005 e quelle Euro
0 addirittura nel 1992. Anche in questo caso la regione si posiziona tra le migliori
del Paese, con una percentuale nettamente inferiore alla media nazionale (34%).
Mappa dei “catorci”
Come sono distribuite a livello provinciale
queste autovetture? Se si guarda al rapporto percentuale, la maglia nera
della regione spetta alla provincia di Asti che con un valore di 6,93%
risulta essere la provincia piemontese con la
percentuale più alta di veicoli Euro 0 sul totale parco auto registrato (10.380
veicoli); alle spalle di Asti si trova la provincia di Biella, dove il 6,85%
delle autovetture registrate appartiene alla categoria Euro 0 (8.681). Seguono nella
graduatoria le province di Alessandria (6,82%, 19.660 veicoli), Vercelli
(6,68%, 7.860) e Cuneo (6,17%, 25.578). Continuando a
scorrere la classifica troviamo la provincia di Verbano-Cusio-Ossola, dove
il 5,73% delle autovetture fa parte della categoria Euro 0 (6.064 auto
private), seguita da Novara (5,71%, 13.953 veicoli). Chiude la
graduatoria regionale la provincia di Torino, che con un valore di 5,07%
risulta essere l’area piemontese con la percentuale più bassa di veicoli Euro 0
sul totale parco auto registrato (75.990 autovetture).
Se invece guardiamo al valore assoluto la
provincia con più auto Euro 0 ancora iscritte nei registri della motorizzazione
è Torino che conta ancora 75.990 auto private Euro 0.
Se si contano non solo le autovetture Euro 0, ma anche
quelle Euro 1-2-3, la graduatoria vede al primo posto la provincia di Asti;
qui il 33,05% delle autovetture appartiene ad una categoria inferiore a quella
Euro 4. Subito dopo si trova la provincia di Alessandria (30,28%),
seguita da quelle di Biella (30,26%) e Vercelli (30,13%).
Continuando a scorrere la classifica piemontese troviamo
le province di Cuneo (28,48%) e Torino (27,89%); chiudono Novara
(26,90%) e, ancora una volta, la provincia di Verbano-Cusio-Ossola (25,35%).
Gallina vecchia…costa solo di più
In troppi continuano a circolare con auto vecchie
pensando di risparmiare, ma autovetture che hanno 15 o più anni alle spalle, oltre
ad essere dannose per l’ambiente e, potenzialmente, meno sicure sulle strade,
hanno anche inevitabili conseguenze negative sul portafogli, con costi maggiori non solo su manutenzione e carburante,
ma anche sull’RC auto.
A conferma dell’aumento del costo dell’RC
auto, Facile.it ha messo a confronto il premio richiesto per assicurare una
city car di cilindrata 1.200 cc, Euro 3 immatricolata nel 2005 con quello
necessario per assicurare lo stesso modello d’auto, nella sua versione più recente,
Euro 6 e immatricolata nel 2020. Secondo le simulazioni* di Facile.it, la
miglior tariffa disponibile online per assicurare l’auto vecchia è sino al 156%
più alta rispetto a quella necessaria per tutelare il veicolo nuovo.
La buona notizia è che, con un numero così
ampio di auto estremamente vecchie, saranno molti gli italiani che potranno
usufruire dei nuovi incentivi statali previsti chi acquista un’autovettura
Euro 6. Per poter usufruire del massimo bonus, che tenendo in considerazione tutte
le agevolazioni nazionali può arrivare in alcuni casi fino a 10.000 euro, è
necessario rottamare proprio un veicolo Euro 3 o inferiore…. modelli che, a
quanto pare, in Italia non scarseggiano.
* I
numeri fanno riferimento alle sole autovetture per trasporto persone ad uso proprio
presenti nell’archivio nazionale dei veicoli gestito dalla Direzione Generale
per la Motorizzazione e aggiornato al 31-12-2019. La simulazione è stata fatta su
Facile.it, in data 27 luglio 2020, sul seguente profilo: CU 1, city car 1.200 c.c,
guida esperta, in 3 città campione (Milano, Roma, Napoli).
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