Cosa ci attende nel 2024 sul fronte delle spese familiari e,
anche, a conti fatti come è andato il 2023 che si è da poco concluso? Per
rispondere alla domanda, Facile.it e Consumerismo No Profit hanno pubblicato la
nuova edizione del rapporto*
Cara Italia. Dalle bollette ai mutui, dalla telefonia,
all’ortofrutta ecco come sono cambiate e come potrebbero cambiare le principali
voci di spesa domestica e, cosa ancora più importante, come accorgersi se
stiamo spendendo troppo.
Partiamo da una buona notizia:
nel 2023 una famiglia tipo con un contratto di fornitura
nel mercato tutelato ha speso tra luce e gas più di 2.100 euro, valore
che scende fino a 1.930 euro per chi ha scelto (bene) una fornitura indicizzata
nel mercato libero; importi inferiori rispetto al 2022.
Secondo
le simulazioni di Facile.it, guardando alle migliori offerte a prezzo bloccato
disponibili sul mercato, quest’anno la spesa per luce e gas potrebbe superare i
2.600 euro; o 2.300 euro se si opta per una tariffa indicizzata.
Tradotto in percentuale, un possibile aumento tra il 20% e il 38%.
Come capire se si sta
spendendo troppo? Tenendo in considerazione tutte le voci che gravano in
bolletta, per una famiglia tipo che vuole optare per una tariffa indicizzata,
le migliori offerte per l’energia elettrica disponibili oggi hanno un prezzo
compreso tra 0,26 e 0,33 euro al kWh; per il gas tra 1,14 e 1,26 euro/smc.
Per chi invece vuole la certezza
di una tariffa bloccata, le migliori offerte per l’energia elettrica
hanno un prezzo compreso tra 0,32 e 0,36 euro al kWh; per il gas tra 1,29 e
1,44 euro al smc. Se attualmente paghiamo di più, il consiglio è di valutare
l’offerta di altri fornitori.
Crescono
gli importi recuperati a seguito dei reclami. Nota a margine: gli italiani sono
sempre più attenti alle spese domestiche e questo è confermato anche dai dati
ARERA analizzati da Consumerismo No profit, da cui emerge che nel primo
semestre del 2023, grazie ad un aumento dell’uso dello strumento della
conciliazione (+43%), gli importi recuperati dai clienti a seguito di una
contestazione sono arrivati a circa 8 milioni di euro.
Il 2023 è stato caratterizzato
da un aumento dei tassi; secondo le simulazioni di Facile.it, la rata di un
mutuo variabile medio sottoscritto a gennaio 2022 (126.000 euro in 25 anni, LTV
70%) alla fine dello scorso anno era salita di oltre il 60%.
Buone notizie anche per i tassi
fissi; sul finire del 2023 gli indici sono tornati a scendere e questo ha
rilanciato l’offerta dei mutui surroga da parte delle banche. Prendendo in
esame il mutuo variabile sopra indicato, guardando alle migliori offerte di
surroga presenti oggi sul mercato, il mutuatario potrebbe passare al tasso
fisso riducendo la rata di oltre il 20%. Meglio approfittarne il prima
possibile, perché non è detto che gli indici restino su questi livelli a lungo.
Quale mutuo scegliere oggi?
Per chi vuole sottoscrivere oggi un finanziamento per l’acquisto della casa, il
tasso fisso rappresenta un ottimo punto di partenza: considerando il
mutuo standard, i migliori tassi (TAN) vanno da 3,10% a 3,30%, con una
rata mensile intorno ai 615 euro. Se la vostra banca vi propone valori
più alti, potrebbe avere una politica di tassi poco conveniente; meglio
verificare l’offerta di altri istituti di credito, tenendo sempre in
considerazione che la durata del finanziamento richiesto e il rapporto
mutuo/valore immobile possono incidere notevolmente sulle condizioni
I variabili oggi costano
più dei fissi e i migliori tassi (TAN) variano tra il 4,66% e il 4,90%,
con una rata di partenza vicina ai 715 euro; scegliere questa opzione
vorrebbe dire scommettere su un calo in futuro.
Prestiti
Anche il settore dei
prestiti personali ha visto un lieve
aumento dei tassi di interesse; secondo l’analisi di Facile.it, per un
finanziamento standard da 10.000 euro in 5 anni, il tasso medio (TAN) offerto
online a gennaio 2024 è arrivato all’8,51% (era 8,12% un anno
fa), con una rata pari a 209 euro.
Cosa aspettarsi dal 2024? Difficile
fare previsioni, ma di sicuro saranno determinanti le decisioni di politica
monetaria della BCE. Se l’inflazione, e con essa i tassi della Banca Centrale
Europea, dovessero tornare a scendere, non è da escludere che nel medio periodo
anche le condizioni offerte dalle società di credito possano beneficiare del
calo.
Come orientarsi nella scelta?
Le società di credito possono applicare
condizioni più o meno favorevoli in base al profilo del richiedente;
migliore sarà la valutazione, più basso potrebbe essere il tasso. Se avete
tutte le carte in regola e cercate un prestito, tenete a mente che per un
finanziamento standard (10.000 euro in 5 anni) se si cerca bene è possibile trovare
offerte con un TAN vicino al 6%. Occhio
sempre anche al TAEG, che
rappresenta il costo complessivo del prestito; in questo caso, un buon tasso di
riferimento varia tra 8% e 10%.
Telefonia mobile e internet casa
Sul fronte della telefonia mobile e fissa, le
tariffe per chi vuole cambiare operatore sono rimaste sostanzialmente stabili
rispetto allo scorso anno e non ci si aspetta che scendano ulteriormente nel
2024. Bisogna però bene fare attenzione ai cosiddetti adeguamenti automatici all’inflazione, una clausola che alcuni operatori hanno
introdotto di recente nelle condizioni contrattuali della telefonia mobile e
che potrebbe prevedere rincari
fino al 10% già nel 2024.
Come
capire se si sta spendendo troppo?
Secondo l’analisi di Facile.it, per una connessione internet casa con
tecnologia fibra, considerando un arco temporale di 24 mesi, un buon canone si
aggira, in media, intorno ai 26 euro al mese, valore che
include anche i costi accessori (come, ad esempio, l’una tantum per l’attivazione).
È possibile risparmiare un po’ se
si opta per un unico fornitore mobile-fisso; in questo
caso il canone mensile può scendere sotto i 23 euro. Attenzione a quando si
confrontano le offerte; in alcuni casi la tariffa viene scontata per i primi
mesi di contratto, per poi aumentare, e questo va tenuto in considerazione nel
calcolo complessivo della bolletta, così come tutte le voci extra eventualmente
richieste.
Per la
telefonia mobile, invece, per una nuova SIM si spendono, in media, 7
euro al mese, con inclusi più di 120 GB, ma se si cerca bene e
non serve un traffico dati così elevato è possibile trovare offerte che partono
da 4 euro al mese (e 20 GB).
Attenzione, quando si cambia operatore, al costo di attivazione della nuova SIM
che, in alcuni casi, può arrivare anche a 10 euro.
Conti correnti
Come rilevato da Consumerismo No Profit guardando agli ultimi dati di
Bankitalia, la spesa per la gestione di un conto corrente è aumentata
del +31% in un arco di 5 anni, in contrasto con una sia pur inarrestabile
inflazione del +11,6% nello stesso periodo.
Nel 2022, la spesa media annuale per il conto corrente è salita di 9,3
euro, raggiungendo un totale di 104 euro; nel 2017 la spesa di gestione
di un conto si attestava a 79,4 euro. Ciò implica un aumento medio del 31% nei
costi sostenuti dai correntisti nel corso di 5 anni, con una spesa complessiva
cresciuta di 24,6 euro.
Le spese fisse sono passate da 52,8 euro nel 2017 a 72,8 euro nel 2022,
registrando un incremento del 37,9%. Allo stesso modo, le spese
variabili sono salite da una media di 26,6 euro cinque anni fa a 31 euro,
segnando un aumento del 16,5%.
Questo incremento delle tariffe supera di gran lunga il tasso di
inflazione registrato nello stesso periodo, che si ferma al +11,6%. L’orientamento
migliore per risparmiare fino al 60% rispetto al conto e-banking tradizionale
agganciato ad uno sportello fisico, sostiene ancora Consumerismo No Profit, è
quello di aprire un conto on line o presso uno sportello postale.
Il prezzo dell’Rc auto continua
a crescere; secondo l’Osservatorio di Facile.it, a dicembre 2023 per
assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano, in media, 618,55 euro,
vale a dire il 35% in più rispetto allo scorso anno. Anche per le due
ruote il prezzo medio dell’Rc è salito; a dicembre 2023 il valore medio
quotato online era pari a 511,97 euro, in aumento del 37% su base annua.
Cosa aspettarsi per il 2024?
All’orizzonte non ci sono segnali di un possibile rallentamento e, con grande
probabilità, i prezzi rimarranno alti per tutto il 2024. Di certo, però, c’è
che dal 23 dicembre è scattato l'obbligo di assicurare anche
i veicoli fermi e custoditi in aree private.
Come capire se sto spendendo
troppo? Il prezzo dell’Rc auto cambia per ciascun automobilista sulla base
di alcune caratteristiche personali (la classe di merito, la sinistrosità, il
modello di vettura, ecc.), territoriali (la città di residenza) e della polizza
scelta, pertanto il premio medio può variare moltissimo tra le province
d’Italia; a Udine è inferiore ai 400 euro, a Milano supera i 520 euro, a Roma i
650 euro e a Napoli i 1.000 euro.
Questi valori possono essere un punto di partenza per capire se spendiamo
troppo, ma è bene farsi aiutare da un esperto.
Carburanti
Buone notizie sul fronte dei carburanti: l’analisi di Consumerismo
su dati del MIMIT, anche nelle prime settimane del 2024 conferma il forte
trend ribassista partito dallo scorso settembre, nonostante i fatti
internazionali (il conflitto mediorientale o quello nel mar Rosso) che avevano
fatto ipotizzare il contrario.
A dicembre 2023 il prezzo del carburante ha raggiunto questi valori medi:
Benzina - 1.773,26 €/1.000 litri (-2.66% su mese), Gasolio auto - 1.739,08
€/1.000 litri (-3.70% su mese), GPL - 722,71 €/1.000 litri (-0.43% mese).
Ciò vuol dire, per una vettura familiare media che percorre circa 20.000 km all’anno, un risparmio
considerevole, visto che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - ad
esempio - la medesima vettura diesel risparmierà oltre 10 centesimi a litro,
che si trasformano in circa 240 euro
anno a vettura. Per una vettura a benzina, invece, il risparmio sale a circa 270
euro l’anno.
Ortofrutta
Secondo le ultime rilevazioni elaborate da Consumerismo, tra dicembre
2023 e gennaio 2024 i prezzi all’ingrosso sui mercati dell’ortofrutta
hanno subito variazioni sostanziali, principalmente a causa di fenomeni
atmosferici tali da aver determinato una forte oscillazione di alcuni prodotti
essenziali per le tavole degli italiani.
Al momento la spesa media a famiglia (con composizione di 4
persone) per frutta e verdura si attesta intorno a 130 euro mensili per
un totale 1500 euro/anno circa. Un +14% rispetto allo stesso periodo
rilevato lo scorso anno. La frutta incide per il 40% rispetto al totale sugli
aumenti.
In base all’analisi di Consumerismo, aumenta la disponibilità di alcuni
prodotti, e quindi la riduzione del prezzo,
come ad esempio per le rape; le patate mantengono stabilità e un
andamento positivo, con una forte richiesta per il prodotto del Fucino; i finocchi sono abbondanti sul mercato,
offerti a prezzi convenienti. E ancora, i prezzi della cicoria ritornano
alla normalità, mentre si osserva ancora un trend in aumento per i
prezzi delle pere emiliane.
Il consiglio, considerato il rapporto qualità prezzi è quello di
consumare: clementine, arance rosse, kiwi, mele, noci e mandarini.
Mentre per gli ortaggi si consigliano cicoria, finocchi, cime di rapa,
spinaci e carciofi.* Note metodologiche
Mutui: la stima sull’impatto della variazione
delle rate variabili non tiene in considerazione l’ammortamento della quota
capitale, elemento che potrebbe variare in base alle caratteristiche del mutuo.
Le previsioni sull’andamento dei tassi variabili tengono in considerazione i
Futures sugli Euribor aggiornati al 19/01/2024
Energia: la famiglia tipo ha consumi pari a
2.700 kWh e 1.400 smc. La stima sulla spesa energetica 2024 tiene in considerazione
le migliori tariffe mercato libero disponibili su Facile.it in data 17/01/2024 e,
per le voci di costo definite dall’Autorità (es. oneri di sistema), gli ultimi
valori disponibili. Per la tariffa indicizzata, inoltre, sono state usate le
previsioni sull’andamento del prezzo delle materie prime fornite dall’European
Energy Exchange (EEX) aggiornate al 17/01/2024
Telefonia
fissa e internet casa: analisi realizzata da Facile.it su un campione di circa 100 offerte tra
telefonia mobile e fissa disponibili in data 1/01/2024
Prestiti personali: analisi realizzata da Facile.it su
un campione di oltre 2.000 richieste di prestito personale raccolte online
Rc
auto e moto: l’Osservatorio di Facile.it calcola il premio di
assicurazione RC auto medio e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per
calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 13.390.525
preventivi RC auto e 3.361.643 preventivi Rc moto effettuati in Italia dai suoi
utenti tra il 1 dicembre 2022 e il 31 dicembre 2023 e i relativi risultati di
quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a
questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate
Ortofrutta: analisi
Consumerismo No profit su dati BMTI
Immagine
© Gina Sanders
Nessun commento:
Posta un commento