A breve cambieranno
le tariffe dell’energia elettrica nel mercato tutelato; in attesa di sapere
come varieranno le bollette, Facile.it ha analizzato i consumi dei principali elettrodomestici per
la pulizia di casa scoprendo che solo per lavatrice, asciugatrice, ferro
da stiro, aspirapolvere e scopa a vapore, arriviamo a spendere oltre 230
euro all’anno.
E con le grandi pulizie di
primavera ormai alle porte, è bene sapere quali sono gli elettrodomestici
che consumano di più e come risparmiare; ecco l’analisi di
Facile.it.
Lavatrice
Il primo elettrodomestico finito sotto la lente di Facile.it
è la lavatrice. Per l’analisi il comparatore ha preso in considerazione
la tariffa dell’energia elettrica del mercato tutelato (aggiornata al primo
trimestre 2024) pari a 0,25 euro al kWh*.
Quanto ci costa in elettricità una lavatrice? Considerando un nuovo modello da
9kg in classe energetica E (nuova etichetta energetica), ogni lavaggio
ci costa circa 22 centesimi di euro in energia; può sembrare poco, ma se
facciamo una lavatrice ogni due giorni spenderemo circa
40 euro l’anno, ma se le lavatrici sono una al giorno, o più, allora
dobbiamo mettere in conto di superare gli 80 euro.
Due consigli fondamentali per risparmiare: il
primo è di fare lavatrici solo a pieno carico, così da ottimizzare la
spesa e ridurre il numero di lavaggi, il secondo è di evitare lavaggi a
temperatura troppo elevata se non strettamente necessario. Infine, se avete
una tariffa energetica bioraria, ricordatevi di attivare
l’elettrodomestico solo durante le ore serali o nel weekend, altrimenti pagherete
una tariffa più alta.
Asciugatrice
Il secondo elettrodomestico analizzato non poteva che essere
l’asciugatrice. Guardando l’etichetta energetica si scopre che un
modello in classe A++ da 9 Kg consuma circa 1,6 kWh per ogni ciclo di
asciugatura, valore che in bolletta si traduce in una spesa di circa 40
centesimi di euro. Questo significa che per far andare l’asciugatrice una volta
ogni due giorni spenderemo quasi 75 euro all’anno
di energia elettrica, ma che diventano oltre 150 se la facciamo una volta
al giorno.
Il consumo è elevato, quindi è bene adottare alcune buone
pratiche; la prima è quella di centrifugare bene i capi in lavatrice
prima di passarli all’asciugatrice, questo ci consentirà di ridurre i tempi di asciugatura
e, di conseguenza, i costi. La seconda è di usarla a pieno carico, ma senza
esagerare; troppi panni potrebbero ridurne l’efficienza e far salire la
spesa.
Ferro da stiro
Ultimo passaggio per i nostri panni, prima
di riporli nell’armadio, è la stiratura. Ma quanto ci costa in bolletta
il ferro da stiro? L’elettrodomestico, va detto, è molto energivoro e,
normalmente i consumi variano tra i 1,8 e i 2,6 kWh. Esistono
molti tipi di ferro (compatto, con caldaia, con generatore di vapore, ecc),
pertanto il primo suggerimento è di scegliere quello più adatto alle
esigenze della nostra famiglia. Un ferro da stiro con consumo pari a 2,2 kWh ci costa in bolletta
circa 60 centesimi di euro all’ora. Ecco quindi che, se
dedichiamo 2 ore a settimana a questa attività, la spesa annuale sarà di circa 58
euro, ma in caso di famiglia numerosa e più ore
trascorse a stirare, il conto può salire velocemente.
Per risparmiare, il primo suggerimento è
di utilizzare il ferro quando si hanno più indumenti da stirare;
riscaldare l’acqua costa, meglio consumarla tutta. E ancora, è sconsigliabile lasciare
il ferro attaccato più del necessario, sarebbe solo uno spreco di energia.
Infine, attenzione alla manutenzione e, in particolare, alla formazione
del calcare, che non solo potrebbe far aumentare i consumi, ma anche ridurre la
qualità del risultato.
Aspirapolvere
L’aspirapolvere è un indispensabile
alleato quotidiano per le pulizie di casa, ma quanto ci costa in elettricità? I
modelli sul mercato sono diversi, così anche i consumi; un aspirapolvere a filo
può consumare 1 kWh, questo significa che per ogni ora di utilizzo
spendiamo circa 25 centesimi di euro. Un paio d’ore a settimana, per
tutto l’anno, ci costerebbero quindi circa 26 euro in bolletta.
Per risparmiare, il primo consiglio è di
ridurre il tempo di utilizzo eliminando i momenti in cui lo lasciamo accesso
senza usarlo, ma attenzione anche al continuo alternarsi di spegnimento e
riaccensione; insomma, meglio spostare i mobili prima di iniziare a passare
l’elettrodomestico. La funzione Turbo va usata solo se e quando serve (ad
esempio per i tappeti, ma non per il pavimento o il parquet) e, naturalmente, occhio
al filtro; se pulito consente un gran risparmio.
Scopa a vapore
Dopo aver aspirato il pavimento, cosa c’è di meglio di una scopa
a vapore per rimuovere lo sporco e igienizzarlo a dovere? Anche per questo
elettrodomestico esistono diverse versioni – con caldaia, con filo, senza filo
ecc. – ma se prendiamo in considerazione un modello da 1.500 watt dobbiamo
sapere che, per ogni ora di utilizzo, ci costerà circa 40 centesimi di euro. Per
un anno di lavaggi con scopa a vapore, un paio d’ore a settimana, spendiamo circa
40 euro in energia elettrica.
Funzionando ad acqua, il rischio principale per questo
elettrodomestico è che la formazione di calcare possa ridurne
l’efficienza e, di conseguenza, far salire i consumi; il consiglio principale è
di fare manutenzione regolare all’elettrodomestico e di utilizzare
l’acqua più adatta secondo quanto riportato nel libretto di istruzioni.
* Tariffa mercato tutelato per una
famiglia tipo con consumo 2.700 kWh
Immagine © LIGHTFIELD STUDIOS
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