Gli italiani hanno imparato a
muoversi con abilità fra le varie offerte ADSL presenti sul mercato e cambiano
spesso fornitore. Secondo i dati di un’indagine condotta a marzo 2017 da Facile.it (https://www.facile.it/adsl.html) il 20,11% degli italiani ha cambiato
operatore più di una volta negli ultimi 5 anni, ma il dato varia notevolmente
se ci si focalizza sul solo campione maschile
o femminile; nel caso del primo a
scegliere un operatore diverso più volte nel quinquennio è stato il 17,7% degli intervistati, nel secondo
addirittura il 24,5%.
L’indagine ha evidenziato come a
spingere verso il cambiamento sia soprattutto il prezzo (48,37%), fattore che diventa assolutamente determinante fra le donne; in questo
caso la variabile delle tariffe è stata la causa del cambiamento per il 60,37% delle intervistate. Tariffe
comunque contenute se si considera che il
77% spende meno di 30 euro al mese e
la bolletta mensile del 18% degli intervistati non arriva a 20 euro.
Al secondo posto, nella classifica
delle ragioni per cui i consumatori si rivolgono ad un diverso fornitore di
ADSL, si trova la maggiore velocità di
connessione (34,24%); analizzando ancora una volta i numeri in base al
sesso del rispondente, questa volta i rapporti si invertono e sono soprattutto
gli uomini a ritenerla importante
(38,46% vs 22,64%).
Gli operatori cercano di attirare
nuovi clienti con offerte sempre più variegate e, fra di esse, una delle più
comuni è quella che collega l’offerta ADSL ai canali televisivi; se è vero che a livello nazionale questo è un
elemento ancora poco determinante nella scelta di cambiare fornitore (3,26%),
la percentuale arriva quasi a raddoppiare nella fascia 35-45 anni per la quale è pari al 5,12%.
In effetti, a scorrere i numeri
dell’indagine di Facile.it, è palese come le ragioni per le quali si cerca un nuovo operatore siano fortemente connesse all’età del rispondente. Se
per chi ha fra i 45 ed i 60 anni il
prezzo è quasi l’unico elemento considerato per decidere di firmare un
nuovo contratto (62,85%), la velocità di
connessione diventa la prima ragione, con il 47,88% delle preferenze, nella
fascia 25-35 anni che, a ben
guardare, è probabilmente anche quella più interessata dal fenomeno del lavoro
a distanza per il quale una buona connessione casalinga diventa fondamentale.
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