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mercoledì 31 marzo 2021
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martedì 30 marzo 2021
RC auto: in Veneto premi medi in calo del 14,2%, ma comincia il rialzo
La
buona notizia è che oggi le tariffe RC auto
in Veneto sono nettamente più
basse rispetto a 12 mesi fa; secondo l’osservatorio
RC auto di Facile.it, a febbraio 2021 per
assicurare un veicolo a quattro ruote nella regione occorrevano, in media, 378,05 euro, vale a dire il 14,2% in meno rispetto
allo stesso mese del 2020.
Se
è vero quindi che, dati alla mano, assicurare oggi un veicolo in Veneto costa,
in media, 63 euro in meno rispetto allo scorso anno, la cattiva notizia è che
la curva dei premi sembra essere tornata a salire tanto che da gennaio a febbraio 2021
è stato rilevato un rincaro, sia pur lieve, dei premi medi: +1,34%.
I dati emergono dall’analisi
di un campione di 684.275 preventivi fatti attraverso Facile.it da residenti in
Veneto tra l’1 febbraio 2020 e il 28 febbraio 2021 e delle relative quotazioni
offerte sul portale*.
«Dopo un
lungo periodo di costante calo era inevitabile che i premi medi tornassero a
crescere», spiega Diego Palano, General
Manager di Facile.it. «Bisognerà attendere i prossimi mesi per capire
se l’aumento rilevato a febbraio sia l’inizio
di un trend al rialzo che porterà gradualmente le tariffe ai livelli pre Covid o se, invece, si tratti
solo di una variazione temporanea. Molto dipenderà dall’andamento della pandemia e dalle eventuali restrizioni
alla mobilità che verranno introdotte».
L’andamento provinciale
Guardando
i dati a livello provinciale emerge che il calo su base annua dei premi è stato
rilevato in tutte le aree venete.
La
provincia che ha registrato la
riduzione più consistente è Padova, dove la tariffa Rc auto media è diminuita del 15,62% rispetto a febbraio 2020; segue,
al secondo posto della classifica, Rovigo con
un calo del 15,29%. Sul gradino più
basso del podio si posiziona, staccata di un soffio, Vicenza, dove il premio medio è sceso del 15,05% rispetto a 12 mesi fa.
Continuando
a scorrere la graduatoria veneta troviamo le province di Venezia (-14,81%) e Verona (-12,81%).
Chiudono
la classifica la provincia di Treviso,
dove la tariffa media è scesa del 12,56% rispetto a febbraio 2020, e
quella di Belluno, area dove il
premio medio è sceso del 10,28%
rispetto a 12 mesi fa.
Dove assicurare un veicolo costa di più
Sul
podio delle province del Veneto più costose si posizionano, al primo posto Venezia
dove per assicurare un veicolo a febbraio 2021 occorrevano in media 400,53 euro, seguita da Treviso (383,21 euro) e Verona,
con un premio medio pari a 377,53 euro.
Dove sono scattati gli aumenti
Se, come detto, le tariffe
rilevate lo scorso mese sono nettamente più basse rispetto a quelle del 2020, i
dati analizzati da Facile.it hanno rilevato come tra gennaio e febbraio 2021 la curva dei premi sia tornata a salire in quasi tutte le province
venete.
I rincari più elevati sono
stati registrati in provincia di Belluno
dove la tariffa media è cresciuta, in un solo mese, del 5,77%, seguita da Venezia (+3,31%), Verona (+2,73%), Treviso (+2,34%) e Padova (+0,25%).
La curva dei premi è invece
rimasta in discesa nella provincia di Vicenza
(-0,50%) e Rovigo (-8,29%).
* L’Osservatorio
calcola il premio di assicurazione RC auto medio e le sue variazioni negli
ultimi 12 mesi. Questa ricerca è basata su un campione di 684.275 preventivi
fatti attraverso Facile.it da residenti in Veneto tra il 1 febbraio 2020 e il
28 febbraio 2021 e i relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it
confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate
Luca Guerrieri ft. Meri: "Losing Control"
lunedì 29 marzo 2021
RC auto: in Toscana premi medi in calo del 13,4%, ma comincia il rialzo
La
buona notizia è che oggi le tariffe RC
auto in Toscana sono nettamente più
basse rispetto a 12 mesi fa; secondo l’osservatorio
RC auto di Facile.it, a febbraio 2021 per
assicurare un veicolo a quattro ruote nella regione occorrevano, in media, 507,08 euro, vale a dire il 13,4% in meno rispetto
allo stesso mese del 2020.
Se
è vero quindi che, dati alla mano, assicurare oggi un veicolo in Toscana costa,
in media, 78 euro in meno rispetto allo scorso anno, la cattiva notizia è che
la curva dei premi sembra essere tornata a salire tanto che da gennaio a febbraio 2021
è stato rilevato un rincaro, sia pur lieve, dei premi medi: +2,81%.
La percentuale fa guadagnare alla regione il terzo posto nella
classifica italiana per l’aumento maggiore delle tariffe in un solo mese.
I dati emergono dall’analisi
di un campione di 596.511 preventivi fatti attraverso Facile.it da residenti in
Toscana tra l’1 febbraio 2020 e il 28 febbraio 2021 e delle relative quotazioni
offerte sul portale*.
«Dopo un
lungo periodo di costante calo era inevitabile che i premi medi tornassero a
crescere», spiega Diego Palano, General
Manager di Facile.it. «Bisognerà attendere i prossimi mesi per capire
se l’aumento rilevato a febbraio sia l’inizio
di un trend al rialzo che porterà gradualmente le tariffe ai livelli pre Covid o se, invece, si tratti
solo di una variazione temporanea. Molto dipenderà dall’andamento della pandemia e dalle eventuali restrizioni
alla mobilità che verranno introdotte».
L’andamento provinciale
Guardando
i dati a livello provinciale emerge che il calo su base annua dei premi è stato
rilevato in tutte le aree toscane.
La
provincia che ha registrato la
riduzione più consistente è Prato, dove la tariffa Rc auto media è diminuita del 19,37% rispetto a febbraio 2020; segue,
al secondo posto della classifica, Siena con
un calo del 16,39%. Sul gradino più
basso del podio si posiziona, staccata di un soffio, Lucca, dove il premio medio è sceso del 16,31% rispetto a 12 mesi fa.
Continuando
a scorrere la graduatoria toscana troviamo le province di Arezzo (-14,90%), Firenze
(-14,88%), Pistoia (-14,46%) e Massa-Carrara
(-12,94%).
Chiudono
la classifica la provincia di Pisa,
dove la tariffa media è scesa dell’11,52% rispetto a febbraio 2020, quella
di Grosseto (-11,18%) e quella di Livorno, area dove il premio medio è
sceso dell’11,01% rispetto a 12 mesi
fa.
Dove assicurare un veicolo costa di più
Sul
podio delle province della Toscana più costose si posizionano, al primo posto Prato
dove per assicurare un veicolo a febbraio 2021 occorrevano in media 702,43 euro, seguita da Massa-Carrara (566,94 euro) e Pistoia,
con un premio medio pari a 562,33 euro.
Dove sono scattati gli aumenti
Se, come detto, le tariffe
rilevate lo scorso mese sono nettamente più basse rispetto a quelle del 2020, i
dati analizzati da Facile.it hanno rilevato come tra gennaio e febbraio 2021 la curva dei premi sia tornata a salire in quasi tutte le province
toscane.
I rincari più elevati sono
stati registrati in provincia di Grosseto
dove la tariffa media è cresciuta, in un solo mese, del 6,09%, seguita da Arezzo (+5,77%), Firenze (+5,53%) e Massa-Carrara
(+4,94%).
Continuando a scorrere la
graduatoria degli aumenti si posizionano Livorno,
dove in un mese il premio medio è cresciuto del 4,65%, Pisa (+4,34%) e Pistoia
(+0,17%).
La curva dei premi è invece
rimasta in discesa nella provincia di Lucca
(-0,08%), Prato (-1,53%) e Siena
(-3,47%).
* L’Osservatorio
calcola il premio di assicurazione RC auto medio e le sue variazioni negli
ultimi 12 mesi. Questa ricerca è basata su un campione di 596.511 preventivi
fatti attraverso Facile.it da residenti in Toscana tra il 1 febbraio 2020 e il
28 febbraio 2021 e i relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it
confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate
sabato 27 marzo 2021
Mobilità: 6 italiani su 10 hanno adottato un approccio più sostenibile nell’anno del Covid
A causa
di lockdown, smart working e didattica a distanza, gli spostamenti dei
cittadini si sono ridotti drasticamente nel 2020, ma al netto delle limitazioni
legate alla pandemia, quasi 6 italiani su 10, pari a circa 26,6
milioni di individui,
dichiarano di aver cambiato, se non del tutto almeno in parte, le proprie
abitudini in termini di mobilità adottando
un approccio più sostenibile per
l’ambiente. È questo uno dei dati emersi dalla seconda edizione dell’indagine sui comportamenti
ecosostenibili degli italiani condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat e
realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale adulta*.
Chi
ha cambiato le proprie abitudini
Quali le
scelte di mobilità sostenibile adottate dagli italiani nel 2020? Quasi 1
rispondente su 3 ha dichiarato di aver ridotto l’uso dell’auto favorendo, ad
esempio, gli spostamenti a piedi.
Non è dato sapere se dietro a questa scelta, fatta soprattutto dai rispondenti
con età compresa tra i 18 e i 25 anni (37,4%) e tra i 55 e i 64 anni (38,2%) vi
sia la volontà di sfruttare i momenti di libertà per fare una passeggiata,
fatto sta che questo comportamento è stato adottato da circa 14,3 milioni di italiani. Circa 1
rispondente su 4 invece, ha dichiarato di aver ridotto l’uso di un mezzo a
motore usando, quando possibile, una bicicletta.
Buone
notizie anche riguardo al parco auto e moto circolante in Italia visto che,
secondo quanto emerso dall’indagine di Facile.it, il 15,7% dei rispondenti, pari a 6,9 milioni di individui, ha scelto
di sostituire il proprio veicolo a
motore, sia esso a due o quattro ruote, con uno meno inquinante, mentre il 6,3% dei rispondenti ha ridotto l’uso del proprio mezzo
affidandosi a servizi di sharing.
Forse grazie anche ai contributi statali dedicati, tante
persone si sono spostate in monopattino;
il 5% dei rispondenti, pari a circa 2,4 milioni di italiani, ha dichiarato
di averlo utilizzato, quando possibile, come
alternativa all’automobile. Un interesse crescente quello verso i
monopattini che, secondo i dati dell’indagine, si sta
diffondendo anche nelle regioni del Sud
e nelle Isole, dove la percentuale di chi ha scelto questo mezzo per
muoversi arriva al 6,6%.
Chi
non ha fatto nulla
Se da un
lato sono davvero tanti gli italiani che hanno messo in atto comportamenti più
sostenibili rispetto al passato, dall'altro c'è anche chi, al netto delle
limitazioni imposte dalla pandemia, ammette candidamente di non aver fatto
alcunché per cambiare le proprie abitudini in termini di mobilità; si tratta di poco meno del 23%
del campione intervistato (22,9%), pari a circa 10 milioni di individui.
Analizzando
i dati a livello territoriale emerge che i meno avvezzi al cambiamento sono
risultati essere i residenti nelle regioni del Centro Italia, dove la
percentuale di chi non ha fatto alcunché arriva al 28,9%; guardando le
fasce anagrafiche, invece, la percentuale di chi non ha cambiato le proprie
abitudini arriva al 27,8% tra i
rispondenti con età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Nota metodologica: l’indagine è stata svolta il 15 ed
il 16 febbraio 2021 attraverso la somministrazione di n.1.005 interviste CAWI
con ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni,
rappresentativo della popolazione italiana adulta residente sull’intero territorio
nazionale.
venerdì 26 marzo 2021
Pasqua e Pasquetta con take away & delivery della Locanda dei Giurati - Como
DITUTTO, A ”TIME FOR MUSIC” SABATO 27 MARZO GUEST DEEJAY BEPPE MARTIRE
Sabato 27 Marzo quinto appuntamento con TIME FOR MUSIC, il music show televisivo di DiTutto dedicato al mondo del Clubbing. Il programma, prodotto dalla Wd Editore srls – andrà in onda alle 21.30 sull'emittente televisiva Mediterranea Tv e si potrà seguire sui canali del digitale terrestre 214 e 698 per la Puglia e 623 per la Basilicata, e in streaming su mediterraneatv.it e mediterraneatv698.com. Guest deejay di questa puntata il pugliese Beppe Martire. Lele Procida lo ha intervistato prima della sua performance musicale.
Quando si parla di Beppe Martire non si può prescindere dal parlare della musica anni 80. Quanto ti ha influenzato questo particolare periodo?
E' vero, nonostante il mio background musicale spazi tra funk, black, house music, hip hop e rock, il mio nome è spesso accostato agli anni '80, un decennio che mi ha fortemente influenzato. Diciamo che per me gli anni 80 sono una questione "di cuore".
Sei famosissimo per i tuoi dj set, ne hai prodotti davvero migliaia. In base a cosa scegli i brani per realizzarli?
Fortunatamente, per fare un dj set anni 80 ho a disposizione un decennio "carico" di successi che sono diventati i famosi "evergreen". Diciamo che c'è l'imbarazzo della scelta.
Raccontaci di come hai iniziato, delle difficoltà e delle prime soddisfazioni.
Fin dall'adolescenza ho avvertito un'attrazione speciale per la musica. E' per questo che comincio ad acquistare i miei primi vinili. Oggi ne possiedo circa 3.000. Inizio a metter dischi quasi per caso e ad esser chiamato per le prime feste private, per poi passare a disco, serate a tema e piazze. Le soddisfazioni più grandi sono legate all'apertura di concerti di artisti di fama nazionale, vedi Raf e Max Gazzè.
In quest'ultimo periodo così particolare e difficoltoso hai creato sul web una community di amanti del sound anni 80 e non solo…. vuoi parlarcene?
Purtroppo, visto il periodo storico che stiamo vivendo, ho dovuto pensare a qualcosa che mi facesse avere un pubblico, seppur "virtuale". E' per questo che da circa un anno, gestisco un canale sulla famosa piattaforma Twitch, dove propongo una programmazione che spazia dagli 80, anni 90, classic house e classic rock. Twitch è una piattaforma che sta riscuotendo notevole successo, basti pensare che anche alcuni Top Dj gestiscono un canale, vedi David Morales e Little Louie Vega.
Sei un Classic dj proiettato verso il futuro. Utilizzi sempre vinili per le tue performance o non disdegni anche altri supporti?
Amo molto il vinile, ma comunque nel tempo ho dovuto adeguarmi gradualmente alle nuove tecnologie, soprattutto per la comodità. Ma mettere un disco sul piatto, è qualcosa di "speciale".
Alla fine di questa intervista i saluti di Beppe Martire per i lettori di Ditutto.
Ringrazio innanzitutto Lele per la grande disponibilità, il direttore Walter D'Errico e tutti gli amici di DiTutto.