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martedì 29 dicembre 2015

Addio cucina abitabile; nel 2011 la voleva il 57% degli italiani, oggi appena il 34%

Oltre che sull’abbigliamento, il make-up o le pettinature, i trend hanno una forte influenza anche sulle case, sulla loro struttura e perfino sul mercato e su come, al suo interno, si muovono gli acquirenti. Ad esempio, secondo uno studio di Immobiliare.it (http://www.immobiliare.it), il primo portale italiano di annunci immobiliari, anche in virtù del grande successo dei cooking show, è crollato il mito della cucina abitabile “nascosta” dal resto della casa: se nel 2011 era condizione indispensabile per il 57% degli italiani, oggi la vuole solo il 34% di chi cerca casa; il 43%, invece, pretende sia a vista e di design.
«L’acquirente è diventato un vero e proprio esperto» - dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it - «e ben l’87% degli utenti del portale alla ricerca di un immobile scarica le planimetrie, proprio per studiare le soluzioni migliori per la cucina e tutti gli altri spazi.»
Quello legato alla cucina, infatti, non è l’unico cambiamento messo in luce dall’indagine di Immobiliare.it che ha evidenziato come il 37% degli annunci salvati dagli utenti si riferiscano a case costruite con planimetrie moderne, dove angoli ciechi, ad esempio, si trasformano in sontuose cabine armadio.
Facile spiegare il motivo di questo cambiamento; oggi, nelle grandi città metropolitane, l’elevato costo delle abitazioni ha portato i compratori ad avere nuove sensibilità ed attenzioni a come si sviluppa l’immobile. Si evitano case con ingressi e corridoi e si ricercano appartamenti dove un angolo buio, appunto, si trasforma evitando di occupare spazi vivibili. Ma potrebbe non trattarsi soltanto di una questione di praticità e risparmio: se si pensa al successo di serie televisive, come Sex and the City, è facile immaginare quanto possano aver influito sui desideri delle donne, ma non solo, le scene in cui la protagonista è intenta a scegliere gli abiti nell’immensa cabina armadio della sua casa.
Loft: da locali industriali a vere e proprie case
Anche quello dei loft può essere inquadrato come un trend immobiliare molto probabilmente ispirato dal cinema. Negli anni ’80 l’immaginario collettivo ha imparato ad associare a questo tipo di immobili figure iconiche come quella di Richard Gere in American Gigolò o Jennifer Beals, la ballerina di Flash Dance. Non è un caso che dal 1985 al 2000 siano stati riqualificati oltre 120.000 loft che dalla categoria di laboratori (C3 per il catasto) sono passati a quella delle abitazioni. Inoltre nel tempo il loro costo si è avvicinato a quello delle soluzioni residenziali e gli sconti per questo tipo di immobili alla fine degli anni ’90 non superavano il 10%. La maggiore consapevolezza degli acquirenti, insieme allo scemare del trend cinematografico, ha portato oggi a essere meno interessati a soluzioni abitative come i loft per le quali non è possibile, fra l’altro, ottenere un mutuo prima casa: è proprio per questo che la percentuale di sconto rispetto agli immobili residenziali equivalenti è salita a circa il 25%.
Villette nell’hinterland: fine del modello Happy Days
Serie Tv come Happy Days o la Famiglia Bradford, negli anni ’70, avevano portato molte famiglie a lasciare le città per vivere nell’hinterland e costruirsi una villetta monofamiliare con un piccolo giardinetto. Questo modello, però, pare essere definitivamente tramontato; prendendo come riferimento l’hinterland dei primi dieci capoluoghi italiani, dove il trend è stato più forte, lo studio di Immobiliare.it ha evidenziato come le ricerche di questo genere di abitazioni si siano ridotte del 37% nei dieci anni dal 2005 al 2015. Con la domanda, ovviamente, è calato anche il prezzo di vendita: sulla scia della crisi del mercato immobiliare, la discesa nel decennio è stata pari a circa il 40%. 

Le tendenze, è evidente, valgono anche nel mondo del mattone.

9/1/2016 Le Donatella (dj set) @ Made Club Como

9/1/2016 Le Donatella (dj set) @ Made Club Como


Made Club
Via S. Abbondio, 7 - Como (Italia)
+39 031 268356 
+39 338 7092147
+39 3925763171
+39 3938008071

Dopo un Capodanno d'eccellenza, il Made Club di Como continua il 2016 con i fuochi d'artificio. Il prossimo 9 gennaio 2016 protagoniste della console sono infatti Le Donatella. Brave, divertenti e anche molto sexy, Giulia e Silvia Provvedi, questo il loro nome all'anagrafe, portano allegria ed energia in ogni festa. E oltre a cantare, sanno intrattenere anche in console. Il party in questione, infatti, le vede impegnate in un dj set, in cui non mancherà sicuramente il loro ultimo singolo "Baby Bastard Inside", un pezzo pop elettronico tutto da ballare e da cantare, che, in fatto di carica ritmica, ha davvero poco da invidiare alle hit blasonate di formazioni come Icona Pop... Ingresso 18 euro con un drink compreso, 15 euro con drink se in lista entro le 00.30.


Evento Facebook:


Le Donatella 

Made Club
Via S. Abbondio, 7 - Como (Italia)
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BIOGRAFIA LE DONATELLA
Le gemelle Giulia e Silvia Provvedi, in arte Donatella, sono identiche ma diversissime. A distinguerle non è solo il colore dei capelli ma soprattutto il carattere, opposto e complementare. Portano entrambe la forza del loro legame sulla pelle, con il tatuaggio You make me rise when I fall. Da piccole il loro gioco preferito era travestirsi e cantare a squarciagola nella loro mansarda, crescendo si sono rese conto di quanto fosse indispensabile per loro raccontarsi attraverso la musica. Pur avendo caratteri e interessi molto diversi sono sempre state unite da un grande sogno: diventare delle pop-star! Nel 2012, all'insaputa di Giulia, Silvia le iscrive ai casting di X-Factor 6. Abituate a seguire sempre il loro istinto, anche in questo caso hanno fatto la scelta giusta.  Si presentano alle audizioni come Provs Destination. Colpisono i giudici con il loro look, la loro esuberanza e naturalmente il talento. Sotto la guida di Arisa nascono le Donatella, che per il pubblico sono state la vera grande rivelazione del programma. Interpreti di un pop di matrice elettronica, solido e raffinato, assemblato con precisione, le Donatella sono viste da molti come una promessa e un talento da valorizzare fino in fondo, non solo in Italia. Primo fra tutti a credere in loro è stato Max Moroldo che, insieme a Gianni Bini, produce nel 2013 per Sony Music Entertainment il loro primo album Unpredictable. Tre i singoli lanciati: Fooled Again, Magic, Love Comes Quickly. Fooled Again è un brano pop-elettronico dalle forti contaminazioni anni '80, dove i synth la fanno da padroni. Scritto e composto dallo stesso Gianni Bini e Christian Lindemann, si abbina perfettamente allo stile canoro e all'immagine delle due ragazze: dolce ma deciso, melodico ma triste, elettronico ma pop, rètro ma alla moda, tradizionale ma allo stesso tempo innovativo. Magic e Love Comes Quickly (cover di un brano dei Pet Shop Boys) confermano il percorso artistico in perfetto stile 80's. Unpredictable ha rapidamente scalato la classifica Dance di iTunes, arrivando a toccare la posizione numero uno. Fooled Again, ha raggiunto il 13° posto nella classifica generale di vendita di iTunes Italia. Il 2013 è per le Donatella un anno di fuoco che vede alla ribalta in ambito musicale - oltre che per la partecipazione a X-Factor, per l'album di inediti Unpredictable - ma non solo. Nell'estate 2013 hanno partecipato alla campagna virale per Maxibon (Spagna e Italia), interpretando a fianco di "sua maestà" Juan Magan il brano Mal de Amores, da cui è nato anche un flash mob registato a Madrid il 19 giugno. Il 19 settembre 2014 esce il singolo Scarpe Diem (che su Youtube ha raggiunto le 553.000 visualizzazioni*), un brano cantato in italiano che apre un nuovo capitolo nella loro produzione musicale. Scarpe Diem nasce da una collaborazione con i Two Fingerz e Fred De Palma, che racconta: "La collaborazione è nata in maniera molto spontanea: appena ho sentito Scarpe Diem ho subito voluto partecipare al progetto. Le Donatella sono una ventata d'aria fresca nel panorama della musica italiana, credo saranno il progetto più interessante del 2015".  Nel 2015 partecipano e vincono il programma L'Isola dei Famosi (Canale 5, gennaio-marzo 215, conduce Alessia Marcuzzi) con Mara Venier e Alfonso Signorini, regia di Roberto Cenci. È la prima edizione targata Mediaset che registra un record di ascolti assoluto. Dopo 8 settimane di permanenza in un piccolo arcipelago in Honduras, le Donatella trionfano a sorpresa all'Isola dei famosi: non erano le più famose (tra gli altri 15 concorrenti Valerio Scanu, Rocco Siffredi, Pierluigi Diaco, Melissa P, Cathrine Spaak, Cecilia Rodriguez, Patrizio Oliva), ma il pubblico le ha elette amazzoni ufficiali di questa edizione, portandole alla vittoria con un uragano di voti. Le Donatella sono note per la loro curiosità, la passione per la moda, l'allegra stravaganza e la freschezza che si traducono in look divertenti, sperimentali, eccentrici. Normale quindi che abbiano attirato l'attenzione della moda e del fashion living. I loro profili social sono seguitissimi e loro sono sempre sotto i riflettori, attente osservatrici e appassionate del mondo che le circonda. I fan le hanno incoronate regine del web grazie al seguito che scatenano sui loro canali social: Instagram, Twitter, Facebook, Youtube, una community di 420.000 follower che cresce costantemente al grido di #WESTAYDONATELLA! L'8 maggio esce DONATELLA feat. Rettore, una rivisitazione moderna in chiave dance del famoso brano del 1981, che Giulia e Silvia hanno sempre amato moltissimo per la sua ironia e sregolatezza.

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lunedì 28 dicembre 2015

5/1/16 Ben Klock, Mano Le Tough @ Bolgia Bergamo Epiphany Event



5/1/16 Ben Klock, Mano Le Tough @ Bolgia Bergamo Epiphany Event

Sono anni che al Bolgia di Bergamo la notte che precede l'Epifania si balla forte. Si sono succeduti decine di top dj, ognuno col loro sound, ognuno con la sua diversa visione dell'elettronica. Martedì 5 gennaio 2016 è la volta di Ben Klock e Mano Le Tough, due grandi protagonisti del clubbing internazionale a livello underground. Resident al mitico Berghain di Berlino sin dal 2004 e berlinese purosangue, Ben Klock rappresenta come pochi nel mondo il sound techno della sua città ed è una delle pochi veri punti di riferimento di questo genere musicale. In carriera ha remixato brani di artisti come Kerri Chandler e Depeche Mode e contribuito a creare il successo di label come Ostgut Ton e Klockworks. Mano Le Tough aka Niall Mannion è invece irlandese  ma anche lui suona ogni mese a Berlino, anzi organizza con The Drifter Loftus Hall l'evento Passion Beat. Subito dopo aver fatto ballare il Bolgia, vola a Playa del Carme in Messico per il Bpm Festival. Con loro in main room Alex Rubino, Chris, Nicholas e Luca Fioretti. Voice Manuel Shock. In Room 2 va in scena il progetto Km 0. 

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Bolgia djs from the world
via Vaccarezza 9 Osio Sopra - BG, Italy info 3383624803 www.bolgia.it info@bolgia.itwww.facebook.com/bolgiaofficial
In auto: A4 uscita Dalmine (20 minuti da Milano)
In treno: navetta a/r gratuita dalla stazione di Verdello

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venerdì 18 dicembre 2015

Silvio Carrano - Make Me Feel" (Zulu Records) suonata da Gregor Salto, Firebeatz, EDX, Robbie Rivera, Federico Scavo, Luca Guerrieri (...)


Il 2015 del dj producer pugliese Silvio Carrano (www.facebook.com/silviocarrano) si chiude in bellezza. In dirittura d'arrivo su  Zulu Records, prestigiosa etichetta gestita dai My Digital Enemy, una delle formazioni house più celebri al mondo, c'è l'interessante singolo "Make Me Feel". Esce il 21/12 ed è una bomba house con chiari riferimenti al periodo d'oro di questo genere. "Resto legato alla old school e a dischi capaci di emozionare anche a 20 -25 anni di distanza", spiega Carrano, che già prima dell'uscita può vantare un elenco importante di top dj che suonano concretamente la traccia nei loro dj set (non semplici support): Gregor Salto, Firebeatz ,EDX, Robbie Rivera, Antonio Giacca, Luca Guerrieri, Federico Scavo e Daddy's Groove, tra gli altri. A lasciare un feedback c'è anche gente come Tommy Trash, Bob Sinclar, Thomas Gold o Plastik Funk. Tra gli appuntamenti in console che attendono Carrano segnaliamo quello del 25/12 al Biba Gold Club di Castellaneta (TA); il secondo a Capodanno, il 31/12, è invece al Cromie con Albertino, Molella, Fargetta e Prezioso per un party DeejayTime Reunion. Entrambi sono organizzati da Musica e Parole.

ltc lorenzotiezzi.it x Kumusic. www.kumusic.it

Silvio Carrano - Make Me Feel:
https://soundcloud.com/zulurecords/silvio-carrano-make-me-feel

martedì 15 dicembre 2015

Da Flashdance a Masterchef: come cinema e TV hanno cambiato la nostra casa

Sappiamo tutti che i modelli imposti dai mass media influenzano l’abbigliamento, il make-up o le pettinature che ci piacciono, ma avete mai considerato quanto influiscano sui nostri gusti immobiliari? In occasione dei suoi dieci anni di attività, Immobiliare.it (http://www.immobiliare.it), il più importante sito di annunci del settore, ha ripercorso i trend degli scorsi decenni evidenziando come film e TV abbiano spesso determinato le nostre preferenze in termini di case.
Negli anni ’60 le riviste erano la principale fonte di ispirazione e, come ancora oggi si fa quando si va dal parrucchiere con la foto della nostra diva preferita, con le loro pagine in mano si richiedeva ai professionisti di riprodurre gli stessi ambienti.
Arrivarono poi gli anni ’70 e le moltissime serie televisive ambientate in villette singole che diventano loro stesse protagoniste dei set. Cosa sarebbe Happy Days senza la casa dei Cunningham o la Famiglia Bradford se ambientata in un normale condominio? Fu così che anche in Italia scoppiò la passione per le case unifamiliari, magari non gigantesche, ma con un giardino indipendente e localizzate in periferia. Col passare degli anni, però, diventarono sempre più scomode, visto che costringevano i proprietari a lunghi tragitti fra la casa ed il lavoro, e vennero considerate insicure per l’aumentata delinquenza. Oggi rivenderle è spesso un problema e, più che un protagonista di Happy Days, ci si sente di vivere nella Wisteria Lane di Casalinghe disperate!
A partire dagli anni ’80 il cinema prende il sopravvento, generando quelli che sono diventati dei veri e propri modelli dell’architettura, elementi imprescindibili nelle richieste degli acquirenti. Si pensi al ruolo che hanno giocato film come American Gigolò (1980) e Flashdance prima (1983), Ghost poi (1990), nella diffusione dei loft come nuovi spazi abitativi. Vivere in una casa di quel tipo ci avrebbe fatto sentire talentuosi come Jennifer Beals, belli come Richard Gere e amati come Demi Moore e Patrick Swayze. Non avremmo però dovuto richiedere un mutuo per la prima casa: tecnicamente il loft è un locale commerciale e, in virtù di ciò, non ci si può risiedere.
Alla fine degli anni ’90, e la tendenza è ancora oggi più che attuale, la Carrie di Sex and the City ha convinto le donne di mezzo mondo dell’indispensabilità di una cabina armadio gigante in cui ostentare il proprio guardaroba, con buona pace dei compagni che si possono consolare con il garage, sempre più attrezzato e degno delle auto di Fast and Furious.
Ancora seguendo modelli mediatici, negli ultimi anni la cucina, prima ridottissima e quasi sparita dalle case italiane a favore degli angoli cottura, ha assunto dimensioni sempre maggiori diventando un tutt’uno col soggiorno. Per le precedenti generazioni quello in cui si preparava da mangiare era un ambiente da tenere quasi nascosto, ma loro non conoscevano Gordon Ramsey! Il successo di programmi come La prova del cuoco prima e Masterchef poi hanno spinto gli acquirenti a volere cucine belle oltre che funzionali, da esibire come uno status symbol.
«Rispondere a questi nuovi bisogni, o aderire ai nuovi modelli diffusi – afferma l’architetto Giovanni La Varra, dello studio Barreca&La Varra e docente presso l’Università di Udine – porta le persone a perdere il senso della dimensione. Accade sovente che ci venga richiesta a tutti i costi un’isola in cucina o una cabina armadio laddove la planimetria non lascia spazio a queste soluzioni; o, ancora, che si desiderino oggetti visti su un giornale o in tv che materialmente non possono essere inseriti all’interno dell’ambiente a disposizione o che, per la conformazione degli spazi, non avrebbero alcuna funzionalità.»

Quali saranno le nuove tendenze dell’abitare? Il film dell’anno dovrebbe essere Star Wars – il risveglio della forza, pretenderemo forse di vivere in una riproduzione della Millennium Falcon per sentirci come Ian Solo?

giovedì 10 dicembre 2015

RC Auto, rallenta il calo dei premi: -2,42% nell’ultimo trimestre

Prezzi medi delle polizze auto sempre in calo, ma meno che in passato: se nelle ultime rilevazioni dell’Osservatorio RC Auto dei portali Facile.it (http://www.facile.it/assicurazioni.html) e Assicurazione.it erano state registrate delle contrazioni  dei prezzi a doppia cifra, nell’ultima analisi - relativa a novembre 2015 - la diminuzione trimestrale delle polizze RC auto è rallentata e si ferma al -2,42%. A novembre il prezzo medio delle polizze assicurative è stato pari a 512,40 euro, cifra che è comunque inferiore del 18,41% rispetto a quella pagata un anno fa.
Lo studio, consultabile integralmente al link http://www.facile.it/assicurazioni/osservatorio/rc-auto-italia.html, è stato effettuato controllando e confrontando i prezzi praticati dalle compagnie assicurative italiane e i preventivi degli utenti.
«Appare fisiologico il rallentamento dei ritmi che finora il calo dei costi per l’RC auto aveva tenuto – afferma Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di www.facile.it ma siamo ancora lontani dall’inversione di tendenza. Per i primi mesi del 2016 è probabile che il trend dei prezzi al ribasso prosegua e rimanga percepibile per le famiglie italiane. Da un lato, infatti, raccoglieremo i frutti dei benefici che sta comportando l’introduzione del tagliando elettronico; dall’altro il sempre maggior ricorso alle scatole nere, soprattutto al Sud, consentirà alle compagnie di continuare a proporre prezzi competitivi e condizioni vantaggiose».
Le garanzie accessorie
Cresce ancora il numero di persone che in Italia sceglie di aggiungere alla propria RC auto la garanzia accessoria dell’assistenza stradale: se a maggio la inseriva nel proprio preventivo il 31,62% degli utenti, a novembre la percentuale è salita al 33,07%. La tutela in caso di infortuni al conducente arriva seconda nelle preferenze con il 22,71%, seguita ormai a stretto giro da quella per la tutela legale per cui l’interesse è passato dal 19,7% dello scorso semestre, all’attuale 22,4%. Scema anche il ricorso alla copertura contro furto e incendio, ora quarta per numero di preferenze con il 10,58% dei preventivi in cui è stata considerata.
Le variazioni regionali

Il rallentamento della discesa dei prezzi ha coinvolto le regioni in modo diverso. In Toscana e in Basilicata il calo trimestrale è rimasto vicino allo zero, con percentuali rispettivamente pari al -0,16% e al -0,52%. L’Umbria, invece, è l’unica dove i costi dell’RC auto sono aumentati negli ultimi tre mesi (+2,33%), anche se il calo annuo resta anche qui a doppia cifra (-12,05%). A detenere il primato delle polizze più elevate è sempre la Campania con un premio medio pari a 817,45 euro, sceso soltanto dell’1,23% negli ultimi tre mesi ma comunque più basso del 34,58% rispetto a novembre 2014. Calabria e Puglia continuano a occupare il resto del podio con premi pari rispettivamente a 632,07 euro e 627,88 euro. La Valle d’Aosta ha registrato il calo trimestrale maggiore (-11,92%) classificandosi come quella in assoluto più conveniente: qui i premi medi di novembre sono stati pari a 311,79 euro. Le altre due regioni in cui gli assicurati spendono meno sono ancora il Friuli Venezia Giulia (354,16) e il Trentino Alto Adige (363,51). 

lunedì 7 dicembre 2015

HANNO PAURA DI QUESTO VIDEO!!! LO CANCELLANO DA INTERNET!!!

FATE GIRARE PLEASE !!! 



FATE GIRARE PLEASE !!!



LA CAMPAGNA ... " Diamo a Noi Stessi "



La ” NOSTRA ” Sopravvivenza



perchè ? ... Perchè ? ... PERCHE' ? ... perchè dobbiamo dare SEMPRE questi maledetti ... " 2 EURO " ... in OFFERTA !!! ... perchè ??? ...

... Ohhhh !!! ... ai preti & Co !!! ... SOPRATTUTTO ! ... ai preti !!! ... e ... Co. ! ... Vista L'ATTUALITA' ! ... FATTA di ...



AMMANCHI ! ... RUBERIE ! ... PREDAZIONI ! ... che IO ! ... so ! ... da CINQUANTANNI !!! ... e ... TUTTI !!! ... sulle vostre ... COMMISEREVOLI OFFERTE !!! ... o ... ancor peggio ! ... su TUTTI i vostri ... LASCITI ! ... commiserevoli ... e ... FALSI ! ... amen



Aderite TUTTI alla CAMPAGNA ... " Diamo a Noi Stessi " ... e ... SOLO ! ... a NOI stessi ...



To Be Continued .......



https://youtu.be/NJUS9Gck_8c



https://romybeat.wordpress.com/2015/12/03/campagna-diamo-a-noi-stessi/

https://romybeat.wordpress.com/2015/10/23/la-nostra-sopravvivenza/



#perchè_2EURO

#2EURO

#Perchè_ai_preti

#Diamo_a_Noi_Stessi









giovedì 3 dicembre 2015

Feste in casa vacanza: +20% la domanda, +25% l’offerta di immobili in affitto nelle località montane

Anche per le festività natalizie le case vacanza si confermano molto amate dagli italiani: secondo le analisi del portale Casevacanza.it (http://www.casevacanza.it), partner di Immobiliare.it e leader in Italia per gli affitti turistici, la domanda di queste strutture ricettive è cresciuta di circa il 20% rispetto al Natale 2014. Il dato fa il paio con un forte aumento dell’offerta, cresciuta mediamente del 25% nelle destinazioni montane, vere protagoniste del turismo di fine anno.  
La casa più ambita. L’offerta turistica si amplia e per l’italiano in vacanza vi è maggiore possibilità di scelta. Secondo i calcoli del portale, i volumi di ricerca maggiori si orientano verso immobili di dimensioni medie, per famiglie o piccoli gruppi, siti in località di relax o comunque comode per gli accessi alle piste e agli impianti sciistici. Pur essendoci una buona fetta di clientela che ambisce al lusso anche in casa vacanza, resta la volontà di risparmiare, e si preferisce la casa vacanza all’hotel in primis per tagliare sui costi. Mediamente, affittare una casa in montagna durante la stagione sciistica consente un risparmio medio del 35% rispetto ad un hotel di pari livello.
Ma dove andranno gli Italiani durante le festività? Stando alle rilevazioni del portale – che ha monitorato tanto le ricerche quanto le prenotazioni effettuate per il periodo compreso tra il 21 dicembre e il 10 gennaio – le prime tre mete scelte per trascorrere le feste di dicembre e gennaio sono Livigno (in provincia di Sondrio), Cortina d'Ampezzo (in provincia di Belluno) e Ponte di Legno (in provincia di Brescia). Località, queste, contraddistinte da una netta differenza di prezzo: se per alloggiare a Cortina non bisogna badare a spese (una casa vacanza con quattro posti letto, nel periodo considerato, costa mediamente 190 euro a notte – che però salgono anche oltre i 300 a ridosso di San Silvestro), si spende molto meno (solo 70 euro) per Ponte di Legno, in Val Camonica.
Seguono, poi, tre località del Trentino Alto Adige: Andalo, Folgaria e Pinzolo. Per tutte e tre si rileva una generale stabilità tanto dei prezzi quanto delle prenotazioni rispetto all’inizio della stagione sciistica dell’anno passato.
Scorrendo la classifica complessiva delle prenotazioni si rileva una maggiore concentrazione delle richieste in Trentino Alto Adige, Lombardia e Valle d’Aosta: le tre regioni raccolgono, complessivamente, il 55% di tutte le prenotazioni al momento registrate. Non manca, però, l’interesse degli italiani nei confronti del Centro Italia. In Abruzzo richiestissime sono Roccaraso e Ovindoli, mentre l’unica città d’arte presente tra le 20 località più prenotate è Roma.
A livello provinciale, a vincere la sfida è Trento, i cui comuni, complessivamente, raccolgono oltre il 20% delle prenotazioni. La seguono a distanza Aosta (12%) e Sondrio (11%).
Al momento quasi il 60% delle prenotazioni è stato effettuato per la settimana di Capodanno: è probabile quindi che chi è intenzionato a partire per l’Epifania stia aspettando ancora qualche giorno per poter sfruttare le offerte last minute, ricorrenti anche per questo tipo di struttura ricettiva e non solo per il settore alberghiero.

«Il comparto turistico montano è uno dei più significativi del nostro Paese ha dichiarato Francesco Lorenzani, Amministratore Delegato di Feries srl, proprietaria di Casevacanza.it. – Gli ultimi dati dell’Osservatorio turistico della montagna hanno rivelato un fatturato complessivo pari al’11,5% del sistema turistico nazionale. In questa ampia fetta, il settore degli alloggi extra alberghieri ha ormai assunto una rilevanza notevole: le case vacanza sono sempre più amate e non a caso registriamo una leggera crescita dei prezzi, pari al 5-7%.»

martedì 1 dicembre 2015

Luci dell’albero, pentola a pressione, riscaldamento & co.: come risparmiare fino al 22% sulla bolletta

A Natale, si sa, siamo tutti più buoni, ma perché non essere anche più… furbi? Facile.it (http://www.facile.it/energia-luce-gas.html), principale comparatore italiano del settore energia, ha messo a punto un breve vademecum che, senza farci rinunciare alla magia delle feste, può consentire ad ogni famiglia italiana di risparmiare, complessivamente, oltre il 20% dei costi della bolletta di questo periodo festivo.
1)     Si parte dai simboli della tradizione natalizia: albero e presepe. L’uno come l’altro, e persino i balconi esterni, sono spesso abbelliti da molte luci che nel corso degli anni hanno assunto meccanismi sempre più complicati. Per il bene delle nostre tasche, ormai in ogni casa queste illuminazioni sfruttano la tecnologia led, ma il dubbio sorge quando si vuole scegliere se tenerle accese sfruttando l’intermittenza o no. Sappiate che, secondo quanto calcolato da Facile.it, sfruttare la versione alternata vi può far risparmiare fino al 40% di questa spesa, e anche di più se spegnete le luci durante la notte.
2)     Natale vuol dire anche grandi riunioni familiari. È facile ipotizzare che nei giorni delle feste saremo in tanti in casa e, per questo, potremo tranquillamente permetterci di abbassare la temperatura di qualche grado senza soffrire il freddo. Impostare il termostato a soli tre gradi in meno rispetto al solito ci consentirà di risparmiare il 10% del costo del riscaldamento fra la Vigilia e l’Epifania.
3)     Grandi riunioni e… grandi mangiate. Anche se ciascuno di noi è pronto a giurare che quest’anno non lo farà, finiremo comunque a mangiare più del solito e del necessario. Prima di arrivare in tavola, però, i piatti vanno cotti e anche in questo caso risparmiare è piuttosto facile. Dato che passeremo fra le mura domestiche molte ore, se dobbiamo scongelare meglio farlo naturalmente e non con l’ausilio del forno a microonde che, invece, andrà preferito se si tratta solo di riscaldare qualcosa cotto in precedenza; fatelo e arriverete a risparmiare il 13%.
4)     Prendete l’abitudine di usare la piccola tecnologia da cucina. Non parliamo di invenzioni futuristiche, ma di quegli strumenti che, ironia della sorte, magari vi hanno regalato proprio qualche Natale fa e voi avete rinchiuso in un mobile. Pentola a pressione e vaporiera, ad esempio, possono ridurre del 66% il consumo di gas necessario a cucinare lo stesso piatto e il medesimo risparmio si ha, questa volta in termini di elettricità, se si cucinano nel forno più cose in contemporanea.

5)     Alcuni lo hanno definito il nuovo focolare domestico ed è certo che il televisore sia spesso il catalizzatore dell’attenzione di molti pranzi di Natale. Il consiglio di Facile.it, in questo caso, è di spegnerlo mentre si è a tavola con la famiglia: in termini economici risparmierete poco più di 3 euro, ma in termini di rapporti familiari sarà di certo un grande guadagno!

lunedì 30 novembre 2015

Mutui, cresce dell’8% l’erogato medio. Parità tra l’importo richiesto e quello concesso

Continua il buon momento dei mutui in Italia e a determinare questa situazione sono principalmente i tassi d’interesse ai minimi e i prezzi del mattone in calo in tutto il Paese; secondo l’Osservatorio sui mutui dei portali Mutui.it e Facile.it nello scorso semestre il finanziamento medio concesso è stato pari a circa 123.000 euro, il 2,4% in più rispetto alla rilevazione di sei mesi fa e l’8% in più rispetto ad un anno fa.
Mutui.it (http://www.mutui.it) e Facile.it (http://www.facile.it/mutui-prima-casa.html) hanno analizzato le domande di mutuo e le erogazioni registrate nel periodo compreso tra maggio e ottobre 2015: i risultati rivelano un sostanziale livellamento tra la cifra che si richiede e quella che poi si riesce effettivamente ad ottenere dalle banche. Complice una maggiore maturità degli italiani alle prese con i finanziamenti – si richiedono somme in linea con i propri livelli di reddito e proporzionali al valore dell’immobile – e una maggiore disponibilità delle banche a concedere i prestiti, per la prima volta si è colmato questo divario.
Come conseguenza di ciò il loan to value medio, vale a dire la percentuale erogata in rapporto al valore dell’immobile da comprare, è salito ancora: tornato oltre la soglia “psicologica” del 50% sei mesi fa, è ora al 56,4%. Stabili rispetto maggio scorso sia l’età media del mutuatario (40 anni) sia la durata del mutuo erogato (21 anni). Si rafforza, rispetto al semestre precedente, la predilezione per i mutui a tasso fisso: le domande di finanziamento di questo tipo salgono al 64,3%, mentre il variabile raccoglie circa il 32% di tutte le domande.
«I segnali di risveglio del comparto sono evidenti – spiega Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.ite anche Bankitalia ha parlato recentemente di un aumento complessivo dei flussi delle erogazioni. Da più parti vi è la percezione che il calo generalizzato dei prezzi del mattone stia ormai esaurendo la sua corsa: chi vuole investire sa che deve farlo adesso, per garantirsi indici e spread davvero vantaggiosi. Discorso molto simile, questo, per lo strumento della surroga: attualmente registriamo numerose domande soprattutto da cittadini che hanno sottoscritto mutui poco tempo fa, a tassi ben più onerosi. Non mancano, addirittura, “surroghe di surroghe”, richieste di sostituire finanziamenti già rinegoziati in passato: è un fenomeno di nicchia, ma che comunque comincia ad emergere in modo chiaro».
Ma come si divide la torta delle erogazioni? La finalità più ricorrente è ancora la surroga: in aumento esponenziale già nel semestre precedente, erogazioni di questo tipo sono raddoppiate rispetto alla rilevazione del maggio scorso (+96%). Complessivamente, le surroghe rappresentano il 59% di tutte le erogazioni del semestre. A seguire, i mutui prima casa (finalità relativa al 29% delle erogazioni).
Il mutuo prima casa

Il quadro di richieste ed erogazioni di finanziamenti prima casa differisce parzialmente dalla situazione generale: la domanda è in crescita, e anche le banche stanno concedendo crediti; nel dettaglio, il numero delle erogazioni è cresciuto dell’11% in sei mesi, mentre è rimasto stabile l’importo medio erogato (circa 125.000 euro, come sei mesi fa). Si registra ancora un leggero divario tra richiesta ed erogazione (i due numeri adesso divergono del 1,4%), mentre è aumentata la percentuale finanziata: il LTV è del 66%. 

lunedì 23 novembre 2015

Nel 2025 sarà energeticamente efficiente il 24% degli immobili in vendita

Nel 2025 il 24% degli immobili in vendita e il 21% del patrimonio immobiliare italiano sarà energeticamente efficiente. Dal punto di vista energetico il 52% delle nostre case si troverà almeno in una condizione adeguata, avendo magari subito riconversioni, profondi mutamenti strutturali o sostanziali riqualificazioni, anche ambientali e d’uso. Secondo un’analisi condotta da Immobiliare.it (http://www.immobiliare.it) in occasione del suo decimo anno di attività, è già in essere una mutazione genetica del “sistema-casa”, tanto per gli aspetti economici, quanto per l’architettura e il valore simbolico dell’abitazione nella società. La ripresa del mercato immobiliare, e il miglioramento dell’offerta, partiranno proprio da qui.
L’indagine è stata svolta dall’Ufficio Studi del portale immobiliare, primo in Italia per numero di annunci, utenti e clienti: è stato analizzato l’andamento del settore dal 2005 a oggi, con proiezioni e stime circa l’evoluzione della situazione tra un decennio, nel 2025.
Il periodo 2005-2015 è stato contraddistinto da una progressiva e per certi versi drammatica contrazione delle compravendite (passate da 858.000 a circa 500.000), da un calo generalizzato dei prezzi e, soprattutto, da una perdita di valore degli immobili (stimabile attorno al -40%). Questa concomitanza di fattori ha contribuito alla riduzione del ritorno sull’investimento, passato dal 6,5% del 2005 all’attuale 2,5%, e ha reso gli italiani più consapevoli che il valore di un immobile non è sempre destinato ad aumentare. Le case invecchiano e la qualità della vita al loro interno, in mancanza di interventi strutturali, peggiorerà. Che il deterioramento del patrimonio immobiliare italiano sia un problema è un dato di fatto: il 47% degli immobili residenziali ha oltre quarant’anni e appena il 7% ne ha meno di dieci. 
Cercare casa: cosa è cambiato
Il decennio appena trascorso è stato contraddistinto dal boom della ricerca sul web, che ha fornito maggiori opportunità e più trasparenza. Nel 2005 solo il 9% delle ricerche di una casa avveniva sul web, oggi siamo già al 63% e, secondo le stime di Immobiliare.it, nel 2025 la percentuale arriverà all’80%.
Dal 2005 a oggi si è assistito a un mutamento significativo della domanda di immobili residenziali, a partire dalla tipologia contrattuale: mentre nel 2005 il 71% di chi cercava casa puntava all’acquisto, questa percentuale è scesa oggi al 58%; in prospettiva, nel 2025 quello tra immobili in affitto e immobili in vendita si trasformerà in un vero e proprio testa a testa (44% vs. 49%).
Nei prossimi anni assisteremo all’avvicinamento della situazione italiana a quella di altri Paesi europei, come la Germania, dove i cittadini tendono a preferire la locazione.
«A determinare questo cambiamento - dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it - contribuiranno una sempre maggiore mobilità del lavoro, la difficoltà nel disporre di un capitale iniziale per investire nel mattone e un diverso modo di percepire la casa in cui si vive. Emergeranno nuove forme di coabitazione con modalità molto simili alla condivisione di auto e oggetti, già in essere in questi anni.»
Riqualificare come chiave di volta della ripresa
Se pensiamo che, nel 2015, solo il 33% degli immobili residenziali in vendita può vantare un adeguato status energetico (classi A, B, C, D), è evidente come questo dato sia un ostacolo per la ripresa del mercato immobiliare: gli immobili energivori sono quelli meno appetibili e nei prossimi diventeranno sempre più difficili da vendere; gli immobili efficienti hanno già oggi tempi di vendita più brevi (-18% rispetto a immobili oltre la classe D) e valori di mercato maggiori (+12% del prezzo richiesto).
Mentre l’Unione Europea ha richiesto a tutti i Paesi membri di impegnarsi a realizzare, entro il 2020, solo edifici a energia quasi zero (NZEB, Near Zero Energy Buildings), sugli edifici già esistenti riqualificare diventerà un imperativo categorico: da un lato per dare nuovi impulsi al mercato delle compravendite, dall’altro per offrire opportunità lavorative al comparto dell’edilizia. Senza contare che il miglioramento degli immobili già esistenti in quartieri in cui è presente una rete di servizi pubblici (strade, mezzi pubblici, ospedali, scuole…) evita la creazione di cattedrali nel deserto, e di ingigantire il cosiddetto “sprawl”, la dispersione urbana.
«Fenomeno nato negli anni Settanta e che ha caratterizzato fino agli inizi degli anni Duemila la scelta preferenziale degli italiani – spiega l’architetto Giovanni La Varra dello studio Barreca&La Varra e docente presso l’Università di Udine – la disordinata crescita delle periferie delle grandi città ha lasciato un enorme patrimonio dismesso alle frange delle metropoli. In aggiunta alla crisi dell’edilizia mista (casa-lavoro) e ai borghi in abbandono, un terzo dell’Italia si sta svuotando e assistiamo al ritorno degli abitanti dentro le città più grandi.»
La ricerca di una casa nel 2025
Cambia la città, cambia anche l’acquirente: preparato ed esigente per quanto riguarda le tecnologie della casa – che deve essere connessa, contraddistinta dalla domotica e sempre più funzionale a chi passa poco tempo fra le mura domestiche – ma spesso disorientato e ingenuo per elementi fondamentali come l’esposizione o la luminosità dell’abitazione: compra la casa senza interrogarsi sulla tipologia di immobile davvero più idonea alle proprie esigenze o senza chiedere dov’è il Nord.
Nell’impossibilità di definire un unico modello di abitazione che tutti gli italiani vorranno comprare nei prossimi anni, quel che è certo è che il mercato immobiliare ruoterà attorno alla sostituzione: con la progressiva contrazione delle vendite per investimento, gli italiani che acquisteranno casa lo
faranno al fine di sostituire la propria abitazione con una migliore, perché più grande, più luminosa, meglio posizionata o più efficiente dal punto di vista energetico.

«La sfida della ripresa del settoreconclude Giordanosta proprio nell’offrire una risposta a questa nuova domanda abitativa, migliorando gli edifici già esistenti (cambiando, se necessario, anche la destinazione d’uso) e ripartendo ex novo laddove non ci siano gli elementi per poter ristrutturare al meglio edifici poco funzionali.»

Il Cloud non esiste vince #Facilehack: il primo hackathon dedicato all’innovazione tecnologica nel mondo delle assicurazioni

Il team Il Cloud non esiste, composto da Marcellino Sanchez Franchini, Valerio Bozzolan, Alexander Gustamante, Fabio Bottan, Cesare De Cal ed Edoardo De Cal (quest’ultimo appena quindicenne), ha vinto #FacileHack (http://www.facile.it), il primo hackathon dedicato all’innovazione tecnologica nel mondo delle assicurazioni svoltosi a Milano sabato 14 e domenica 15 novembre.
L’idea che ha portato i cinque componenti del team alla vittoria è stata quella di integrare nella app e sul sito mobile di Facile.it una funzione di ricerca geo-localizzata dei prezzi del carburante che, partendo dal luogo dove si trova il device mobile da cui si effettua la richiesta, restituisca all’utente un quadro chiaro e preciso delle aree di servizio più convenienti rispetto alla propria posizione.
Parte integrante del progetto è stato anche l’utilizzo del meccanismo di gamification; usando la app in maniera frequente, oppure segnalando errori o informazioni aggiuntive utili per gli altri automobilisti, si  guadagnano punti che possono poi essere convertiti in sconti per comprare i servizi comparati su Facile.it e  offrendo quindi un ulteriore beneficio economico agli utenti.
«L’idea ha vinto – ha dichiarato Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.itperché è attinente al nostro target, perché lavora nella direzione della frequenza di utilizzo del sito e perché cavalca la migrazione di device dal desktop al mobile. Abbiamo molto apprezzato il fatto che i vincitori siano stati estremamente concreti nella realizzazione del progetto; hanno trovato una fonte dati autorevole per i prezzi aggiornati e in meno di 24 ore la hanno saputa integrare nel sito e programmare per farci vedere il servizio realmente funzionante.»

A #FacileHack, prima maratona di programmazione organizzata dal comparatore leader del mercato italiano, hanno preso parte circa ottanta partecipanti fra web developer, creativi e marketing specialist provenienti da diverse parti d’Italia. 

martedì 3 novembre 2015

Ristrutturare in Italia: per un appartamento di 70 metri quadri si spendono 34.000 euro

La conferma dei bonus fiscali per ristrutturare e migliorare l’efficienza energetica degli immobili rivela l’importanza di questo tipo di interventi per il patrimonio immobiliare italiano. Ma quanto costa ristrutturare un immobile? Alla domanda hanno risposto i portali ProntoPro.it (http://www.prontopro.it), startup che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigiano, e Immobiliare.it (http://www.immobiliare.it), sito di annunci leader in Italia. Secondo l’analisi, il costo medio di un intervento su un appartamento tipo equivale a 34.000 euro.
Lo studio è stato condotto prendendo come esempio un bilocale di 70 metri quadrati – nei venti capoluoghi di regione - posto al primo piano di uno stabile in area semi-centrale, per il quale fosse necessario procedere a demolizione, rimozione e costruzione dei tramezzi, intonaci e rasature, pavimenti e rivestimenti, opere da imbianchino, opere da idraulico, impianto di riscaldamento, impianto elettrico, assistenze murarie, condizionamento dell’aria, infissi e fornitura materiali. ProntoPro.it ha analizzato i preventivi disponibili sul portale, arricchendo il campione con ulteriori interviste, e ha costruito la mappa italiana dei costi delle ristrutturazioni.
Se a livello nazionale il prezzo medio di un immobile come quello considerato è pari a 133.500 euro, analizzando le cifre richieste nei venti capoluoghi emerge che Roma è la città più cara in cui comprare un immobile da ristrutturare (235.750 euro), ma anche quella in cui i lavori costano di più, dato che la spesa media è pari a 38.900 euro.
Milano arriva seconda, sia per i prezzi richiesti, qui mediamente pari a 226.650 euro, sia per le spese da sostenere per la ristrutturazione, che hanno registrato una media di 37.500 euro. Benché nell’ultimo Osservatorio di Immobiliare.it Firenze fosse stata eletta città più cara d’Italia per i suoi immobili, le cose cambiano quando si isolano quelli da ristrutturare: il capoluogo toscano si piazza terzo in classifica, con una media pari a 214.000 euro. Per ciò che, invece, riguarda il costo delle ristrutturazioni, la terza città più cara è Trento: qui mettere mano a un immobile tipo costa in media 35.850 euro.
Di contro, è emerso che il capoluogo di regione in cui costa meno ristrutturare è Catanzaro, dove la media si è fermata a 28.850 euro. Sono tutte città del Sud quelle che occupano il podio della convenienza: al secondo posto si è classificata Palermo, dove nel complesso i lavori arrivano a costare mediamente 29.700 euro; terza è Campobasso, in cui chi vuole ristrutturare un appartamento deve mettere in conto 30.050 euro.

«Con la proroga dei bonus per le ristrutturazioni anche per il 2016, il business dei lavori in casa potrà contare su un bacino di utenza ampio e variegato - dichiara Marco Ogliengo, CEO di Prontopro.ita cui professionisti e artigiani dovranno rispondere in modo sempre più veloce ed efficace. In questo senso, il web è un luogo di scambio irrinunciabile dove far conoscere la propria offerta».

martedì 27 ottobre 2015

Prestiti: calano del 21% in un anno gli importi medi richiesti

Prosegue, nonostante la ripresa della domanda di prestiti personali, la contrazione degli importi richiesti dai privati: secondo l’Osservatorio sul credito al consumo di Prestiti.it (http://www.prestiti.it) e Facile.it (http://www.facile.it/prestiti.html) le cifre medie sono calate ancora del 7% in sei mesi e del 21% in un anno. L’importo che si cerca di ottenere ammonta a poco più di 10.000 euro, contro i 13.000 di ottobre 2014.
Dall’analisi di circa 40 mila domande di prestito presentate nel periodo compreso tra aprile e settembre 2015 emerge un profilo di richiedente non dissimile da quello della precedente rilevazione. Chi firma la domanda è un uomo – 72% del campione esaminato – ha 42 anni (uno in più di un anno fa) e vorrebbe ricevere 10.200 euro, da restituire contando su uno stipendio di circa 1.500 euro mensili e in un lasso temporale pari a 64 mesi.  
Capitolo finalità: è sempre il bisogno di ottenere liquidità da gestire in autonomia la motivazione più ricorrente in fase di preventivo; rientra in questo caso il 28% delle richieste. Seguono, a distanza, le due finalità che, nel corso degli ultimi sei mesi, sono cresciute maggiormente: l’acquisto di auto usate (20,4% del totale contro il 18,2% del semestre scorso) e la ristrutturazione di immobili (14,6%, che dopo la leggera flessione del semestre precedente torna ai livelli di un anno fa trainata da incentivi e bonus offerti dallo Stato). In calo tutte le altre motivazioni più ricorrenti: consolidamento debiti (scelto dal 12,7% del totale), arredamento (7,35%) e acquisto di auto nuova (4,4%).
Si conferma il divario tra uomini e donne, tanto in termini di importo richiesto quanto per lo stipendio a disposizione per restituirlo: non solo le donne ricorrono in misura minore ai finanziamenti personali, ma puntano a somme più basse (9.500 contro 10.600 euro) che vogliono rimborsare contando su uno stipendio di 1.300 euro, contro i 1.600 euro degli uomini. Il 32% del campione femminile punta ad ottenere liquidità, ed è poco interessato alle quattro ruote (15,5% vs 22,7% di richieste di prestito per auto usate).
Il calo degli importi medi richiesti è abbastanza omogeneo su tutto il territorio nazionale, anche se spiccano alcune regioni che hanno visto una contrazione più forte rispetto un anno fa: le somme richieste in Sicilia e Calabria sono scese del 28%, in Sardegna del 25%. In termini generali, gli importi più cospicui sono stati richiesti in Abruzzo (11.900 euro) e Trentino Alto Adige (11.700 euro).

Assoluta uniformità di comportamento per quel che riguarda la durata (oscilla tra 63 e 67 mesi) e per lo stipendio con cui si intende ripagare il finanziamento: in tutte le regioni si aggira tra i 1.400 e i 1.600 euro. 

venerdì 23 ottobre 2015

La ” NOSTRA ” Sopravvivenza | Romy Beat - Talent&Fantasy ----------------------------------- Writer

La ” NOSTRA ” Sopravvivenza | Romy Beat - Talent&Fantasy ----------------------------------- Writer

Villa Manzoli di Corbetta apre alla fiera per gli sposi l'8 novembre 2015

Le coppie di futuri sposi dell'area ovest di Milano, Magenta e Novara, sono invitate a visitare la fiera "Sposimmagine Expo" a Villa Manzoli, uno speciale evento a ingresso gratuito, interamente dedicato al matrimonio, in calendario per domenica 8 novembre 2015 dalle ore 10:00 alle 18:30. Abiti da sposa e accessori, bomboniere, addobbi floreali, liste nozze, complementi d'arredo e tessuti per la casa, viaggi di nozze e tante altre proposte saranno presentate dai migliori artigiani locali ed esperti del settore wedding in una cornice assolutamente da favola. Nobile villa seicentesca a pochi chilometri da Milano e facilmente accessibile dall'uscita A4 di Arluno (10 minuti da Rho-Pero), la splendida Villa affacciata sulla piazza principale del centro storico di Corbetta e circondata da un parco secolare di 30.000 mq, è tuttora appartenente ai discendenti della famiglia Borri-Manzoli, casato legato ai Visconti in epoca rinascimentale e all'esercito napoleonico durante il Risorgimento. Sarà presente un servizio bar-ristoro a cura di Party Time Banqueting, e in programma sono previsti prove gratuite di trucco e acconciatura per la sposa, performance musicali, e fotoritratti professionali gratuiti alle coppie di sposi. Presentando all'ingresso l'invito digitale da uno degli espositori, i visitatori avranno diritto a speciali sconti e promozioni validi solo in fiera! Parcheggio in Piazza 1° Maggio e Piazza Beretta, proseguire a piedi 200 metri lungo Via Mazzini e Via Garibaldi fino a Piazza del Popolo; in alternativa, proseguire lungo Via Europa fino a Via IV novembre e Piazza Corbas, e percorrere a piedi 30 metri lungo Via San Vittore fino a Piazza del Popolo.

martedì 20 ottobre 2015

Al via New Entries Europa Tour

Finalmente un progetto internazionale per nuovi volti e nuovi talenti della musica: New Entries Europa Tour, ideato da Norma Imbriano e diretto artisticamente da Maurizio Verbeni. New Entries si occupa di orientare, formare ed addestrare gli artisti ed inserirli in maniera seria e reale nel mondo del lavoro. 

lunedì 19 ottobre 2015

Aprire un e-commerce nel cuore del parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano.



http://herbalany.com
Ha sede a Sassano l'e-commerce herbalany.com
La loro mission è soddisfare sempre più clienti consapevoli di benefici dovuti all'uso di prodotti erboristici e  fitoterapici per il completo benessere fisico e mentale.

Tante sono le macro aree dedicate a tutte le fasce d'età dall'adulto ai bambini: Si parte dai classici, Aloe VeraCoenzima Q10Nutrizione sportiva, fitness, Prodotti delle api),
ai prodotti per categorie,   Per la donnaPer l'uomoPer bambini, per richieste specifiche Supportare l'equilibrio acido-base, Noni, GinsengDimagrire, dietaPassare l'inverno in modo sano, Gambe e veneArticolazioni, Alimentazione sanaFrutti e infusi d'erbe fino a categorie di nicchia come: Vegani e vegetariani, Prodotti biologici, Prodotti senza Glutine! Per chi ama gli animali a quattro zampe e vuole qualcosa di speciale per loro ecco che troverete l'area dedicata a loro:  animali domestici
Che differenza c'è tra cosmetica e cosmetica curativa? uno sguardo ai prodotti e si può capire già a volo la differenza e scegliere quella più adeguata. Tuttavia per qualsiasi dubbio, domanda o richiesta è attivo un servizio clienti al quale vi risponderà un esperto che vi darà tutte le informazioni e i consigli utili.