Sono 21
milioni gli italiani che, secondo l’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research e Norstat*, hanno intenzione di usufruire del Superbonus
110%. Ma se è vero che l’agevolazione ha riscosso interesse in tutte le aree
del Paese, è importante notare come questo vari da regione a regione.
A fronte di una media nazionale pari al 48,6%, i
cittadini più interessati ad approfittare del bonus sembrano essere quelli
residenti nelle regioni del Sud e delle Isole, dove il 52,7%
dei rispondenti ha dichiarato di avere intenzione di usufruire dell’agevolazione;
di contro, i “meno interessati” sono risultati essere i rispondenti
residenti nel Nord Ovest; qui la percentuale è pari al 45,1%.
Vivono invece prevalentemente al Nord Est gli italiani che, pur
interessati al Superbonus, hanno scelto di rinunciare per l’eccessiva
burocrazia connessa alla richiesta (8,7% rispetto al 7,1% rilevato a
livello nazionale).
Geografia degli interventi
Anche la tipologia di intervento con il quale gli italiani hanno
intenzione di accedere al Superbonus 110% varia a seconda della zona di
residenza e molto spesso rispecchia le caratteristiche degli immobili tipici dell’una
o altra area della nostra nazione.
Se è vero che l’intervento più diffuso, secondo quanto emerso dall’indagine,
sarà l’isolamento termico degli edifici (58,2% di chi intende usufruire il
bonus), la percentuale varia significativamente a livello territoriale e
raggiunge il suo picco (63,4%) tra i rispondenti residenti nelle regioni del
Sud Italia e nelle Isole, mentre i meno interessati a questi lavori sono
risultati essere i residenti nel Nord Ovest (52,1%) che, presumibilmente, hanno
in misura maggiore già provveduto a questo intervento nel momento della prima
edificazione dell’immobile.
Le caratteristiche del territorio influiscono in maniera importante
sulle tipologie di intervento; non sorprende, ad esempio, vedere come i lavori
di miglioramento antisismico siano più diffusi nelle regioni del Centro
Italia (10% di chi pensa di utilizzare l’agevolazione), rispetto a quelle
del Nord Ovest (2,8%), mentre, la sostituzione dell’impianto di climatizzazione
invernale esistente con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffreddamento
o fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione riguarderà in prevalenza il
nord del Paese, con percentuali che arrivano al 39,1% tra i rispondenti
residenti nel Nord Est e, addirittura, al 45,1% al Nord Ovest.
Come si usufruirà del Superbonus
A variare a seconda dell’area di residenza è anche la modalità con
la quale gli italiani intendono usufruire del Superbonus. A livello nazionale,
il 47,4% ha intenzione di cedere il credito di imposta alla banca o
altri soggetti, il 42,5% detrarrà l’importo direttamente
dalla dichiarazione dei redditi e il 20% usufruirà dello sconto in fattura, le
percentuali cambiano da regione a regione.
La cessione del credito, ad esempio, sembra interessare in modo particolare
i residenti nelle aree del Nord Ovest, dove la percentuale di chi ha
intenzione di utilizzarla raggiunge il 53%. La detrazione dalla
dichiarazione dei redditi verrà utilizzata più frequentemente nel Centro
Italia (45,9%), mentre lo sconto in fattura sarà chiesto prevalentemente
nel Centro (27,6%) e al Meridione (23,1%) dove i redditi sono
mediamente più bassi che nel resto della nazione.
Sposandosi lungo lo Stivale, cambia anche la tipologia di immobile
sottoposta a intervento. Nelle regioni del Nord saranno interessati dai
lavori collegati al Superbonus soprattutto i condomìni (in particolare
nel Nord Ovest dove la percentuale raggiunge il 65%). Le case unifamiliari
che verranno sottoposte a lavori rientranti nel Superbonus sono ubicate soprattutto
nel Sud Italia (37%), mentre le unità immobiliari in case bi o tri
familiari oggetto dei cosiddetti lavori trainanti sono presenti prevalentemente
nel Nord Est (14,3%).
* Metodologia:
n. 1.009 interviste CAWI con un campione rappresentativo della popolazione
italiana adulta in età compresa fra 18 e 74 anni) sull’intero territorio nazionale.
Indagine condotta tra il 18 ed il 20 settembre 2020.
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