Mentre l’attenzione del mercato immobiliare è tutta
rivolta alle compravendite e ai segnali positivi riscontrati da più parti tanto
per la domanda quanto per le transazioni, cosa è successo nel mondo degli affitti? L’Ufficio Studi di Immobiliare.it (http://www.immobiliare.it)
ha monitorato la domanda, l’offerta e i prezzi degli immobili residenziali in
locazione a febbraio 2015 scoprendo che, se i canoni calano di poco e la
domanda cresce, è l’offerta a subire la contrazione più significativa.
L’offerta
Gli italiani non hanno mai visto con piacere l’idea di
mettere in affitto il proprio patrimonio immobiliare e negli ultimi mesi questa
diffidenza sembra aumentata: secondo i calcoli di Immobiliare.it l’offerta di immobili in locazione ha
subito un significativo calo annuale,
pari a circa il 7% rispetto a febbraio
2014.
«Pur
garantendo un ritorno interessante, soprattutto nelle città più grandi, la
locazione è un business che ha perso molto appeal, perlomeno nelle sue forme
tradizionali di lungo periodo – ha dichiarato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it. – Dove possibile, si punta alla conversione in case vacanza e b&b o
altre forme di affitto breve, come quelle che vedremo a Milano per l’Expo».
La domanda
A dispetto di una contrazione del numero di immobili
disponibili in locazione l’analisi della domanda di questa tipologia
contrattuale rivela che, rispetto a febbraio 2014, le richieste di immobili in affitto sono cresciute del 9,9%. A
trainare questo rinnovato interesse nei confronti della casa in locazione sono
le domande provenienti dal Centro Italia
(+11,9%) – mentre al Nord crescono del 9,1% e al Sud dell’8% - e quelle che
arrivano dalle città più piccole
(con meno di 250mila abitanti: +12,3%, contro il +8,5% delle città più grandi).
I prezzi
Complice una contrazione della disponibilità degli
immobili, i prezzi richiesti tengono
e, rispetto a febbraio 2014, i dati dell’ultima rilevazione sono più bassi, mediamente, solo del 2,1%.
Non tutta l’Italia registra lo stesso andamento: i cali più forti sono in
Abruzzo (-13,4%), Molise (-8,9%) e Friuli Venezia Giulia (-5,8%). Molte sono le
regioni in cui si rilevano variazioni minime, mentre crescono i numeri in
Sardegna (+8,9%), Calabria (+3%) e Piemonte (+1%). Il canone d’affitto mensile medio per metro quadro, in Italia, è
pari a 8,39 euro: servono, quindi, circa
670 euro per affittare un appartamento da 80 metri quadri.
A livello regionale, è il Lazio la regione con gli affitti mediamente più cari: 11,82 euro
per metro quadro; segue a stretto giro il Trentino
Alto Adige, con 11,28 euro per metro quadro e, in terza posizione, la Lombardia (10,23 euro per mq). Fanalino
di coda la Calabria, con 4,68 euro
per metro quadro.
Ma quali sono le
città più care d’Italia per i canoni di locazione? Se per i prezzi di
vendita è Roma a guidare la classifica, in questo caso Milano si prende la rivincita: servono circa 600 euro per affittare
un monolocale, e fino a 1.200 euro per un trilocale. Nella capitale bastano,
mediamente, 550 euro per un monolocale e tra 900 e 1.050 euro per un trilocale.
Nella top ten troviamo, a seguire, Firenze (dove un trilocale ad esempio
costa tra 600 e 870 euro al mese), Bolzano,
Napoli e poi, con prezzi allineati, Siena, Pisa, Trento, Bologna e Como.
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