Sono molti
i toscani messi in difficoltà economica dall’obbligo di quarantena tanto che,
come certifica un’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat ad
aprile 2020, se in totale le famiglie della Toscana che hanno visto calare
le entrate sono oltre 745.000, il 13,3% dei rispondenti, pari a più di
155.000 nuclei familiari, ha visto calare il proprio reddito mensile di oltre
il 50%.
Se
si guarda a chi ha ammesso di aver perso il 100% delle proprie entrate,
la percentuale è, in regione, del 10,8%, equivalente a circa 128.000
famiglie, valore percentualmente addirittura superiore rispetto a quello
nazionale (6,4%). Continuando ad analizzare i dati nel dettaglio, più di un
rispondente su cinque, pari quindi al 21,7% dei nuclei familiari toscani,
ha dichiarato di trovarsi già oggi in una situazione di difficoltà economica.
Gli aiuti previsti dal Governo:
i più richiesti e quelli più utili
Se si analizzano le risposte di coloro che hanno dichiarato di aver fatto
ricorso ad una o più misure introdotte dai decreti del Governo,
emerge che tra gli intervistati toscani la percentuale è pari al 15,8% (13,1%
a livello nazionale). Guardando ai soli interventi per i quali i cittadini
hanno potuto scegliere se aderire o meno, quello più utilizzato dalle famiglie
della Toscana è stato il bonus da 600 euro per autonomi e partite Iva (57,9%
dei rispondenti toscani che hanno fatto uso di aiuti governativi vs 48,7% a
livello nazionale), seguito dalla possibilità di sospendere il mutuo prima
casa (10,5%) e dalla possibilità di prolungare la validità della polizza Rc
auto o moto in scadenza per un mese o di prorogare le revisioni (10,5%).
La ricerca ha infine voluto indagare quali fossero, tra i principali
interventi introdotti dal Governo per fronteggiare l’emergenza, quelli ritenuti
più utili; alla domanda “indichi i tre interventi che ritiene più utili”,
il 44,2% degli intervistati toscani ha risposto il bonus di 600 euro
per autonomi e partite Iva, seguito dal divieto di licenziamenti e
l’ampliamento della cassa integrazione (42,5%) e dalla sospensione
del mutuo prima casa (39,2%).
* Metodologia: n. 1.508 interviste CAWI
ad un campione rappresentativo della popolazione adulta, in età 18-74 anni,
sull’intero territorio nazionale. Indagine condotta ad Aprile 2020.
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