La
casa è da sempre un bene rifugio per gli italiani, ma la pandemia sembra averne
intaccato il valore o, quantomeno, la capacità di spesa degli aspiranti
mutuatari; secondo l’analisi realizzata da Facile.it e Mutui.it su un campione di oltre 80mila pratiche di richiesta di mutuo*, nel corso del quarto
trimestre 2020 il valore medio degli immobili che gli italiani hanno
cercato di acquistare è diminuito del
5,4% rispetto allo stesso periodo del 2019, stabilizzandosi a 192.985 euro.
Dato
preoccupante se si considera che il 2020 era iniziato positivamente e il crollo
si è registrato soprattutto a partire dalla seconda metà dell’anno. Nello specifico, il primo e secondo
trimestre 2020 si sono chiusi con aumenti nel valore medio degli immobili
oggetti di mutuo, rispettivamente, dello 0,4%
e dell’1,8% annui, mentre il brusco
calo si è verificato nel terzo trimestre (-2,9%)
e, soprattutto, nel quarto - quello caratterizzato dal secondo lockdown e
relative restrizioni – quando si è registrato un pesantissimo -5,4%.
«Il calo del valore degli immobili
oggetto di compravendita è legato a diversi fattori,
ma due in particolare hanno avuto un ruolo importante», spiega Ivano Cresto,
responsabile BU mutui di Facile.it «Da un
lato, la decisione di molti proprietari di mettere in vendita immobili prima
destinati all’affitto di studenti, turisti e viaggiatori d’affari, dall’altro
il rallentamento delle transazioni, causato in parte dalle limitazioni imposte
con il lockdown, in parte dalla situazione di incertezza economica. Condizioni
che hanno portato ad un aumento dello stock di case di piccolo taglio
disponibili sul mercato e, con esso, ad un calo generalizzato del valore
medio».
Un bilancio 2020 in chiaroscuro
Eppure,
come detto, il 2020 era iniziato con un aumento del valore medio degli immobili
che gli italiani hanno cercato di acquistare tramite finanziamento; la brusca discesa degli ultimi mesi, però, ha portato a chiudere l’anno, rispetto al
precedente, con un -1,4% nel valore
medio degli immobili oggetto di richiesta di mutuo, elemento poco
rassicurante da tenere in considerazione soprattutto alla luce del fatto che il
2021, almeno per buona parte, sarà ancora caratterizzato da una situazione
complessa dal punto di vista sanitario ed economico.
Per una corretta lettura del
fenomeno, però, va considerato che i valori medi sono progressivamente
diminuiti anche perché in parte l’offerta
si è spostata su immobili di metratura inferiore e in parte perché anche la
domanda stessa è cambiata; in tanti, dopo l'esperienza del primo lockdown,
hanno cercato case più ampie e con spazi
all’aperto, in zone periferiche o nelle province, dove il costo al mq degli
immobili è mediamente più contenuto.
Milano e Roma reggono, almeno in parte, alla crisi
L’andamento rilevato a
livello nazionale si riscontra, seppur con alcune specificità, anche guardando
le due maggiori città: Milano e Roma.
Partendo dal capoluogo
meneghino e relativa provincia, è netta la differenza fra pre e post Covid nel
valore medio degli immobili oggetto di mutuo; si è passati dal +8,4% rilevato nel primo trimestre 2020
al -2,9% del quarto. Il forte
incremento di inizio ha fatto chiudere il saldo del 2020 con un +3% rispetto al
2019 e un costo medio dell’immobile oggetto di mutuo pari a 247.669 euro.
Anche i dati su Roma e provincia mostrano una dinamica
simile a quella milanese; guardando a tutto il 2020, il valore medio degli immobili
che i romani hanno cercato di acquistare è stato pari a 239.501 euro, in
aumento dell’1,2% rispetto al 2019,
ma anche in questo caso si è passati da un +5,7% rilevato nel primo trimestre
2020 ad un -2,7% nel quarto.
Gli italiani e la voglia di comprare casa
La
buona notizia, come confermato anche dall’osservatorio di Facile.it e Mutui.it,
è che la voglia degli italiani di
comprare casa non sembra essere passata. Nonostante la pandemia e le
limitazioni imposte con i lockdown, secondo i dati del comparatore nel 2020 la domanda di mutui è rimasta sostenuta e
chi ha chiesto un finanziamento ad un istituto di credito ha cercato di
ottenere, in media, 135.537 euro,
valore addirittura in aumento, seppur lieve, rispetto al 2019 (+0,4%).
«Il calo del valore medio degli immobili in vendita», spiega ancora
Cresto «non deve essere visto
necessariamente come una condizione negativa; questo elemento, unito all’andamento
dei tassi di interesse dei mutui, che dovrebbero rimanere ai minimi ancora a
lungo, potrebbe in realtà rappresentare una opportunità incredibile per i
futuri proprietari ed uno stimolo per il mercato in generale».
* L’analisi è stata
realizzata su un campione di oltre 80.000 pratiche di richieste di mutuo
raccolte da Facile.it e Mutui.it tra gennaio 2019 e dicembre 2020.
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