Qual è stato l’impatto del Covid-19 sul mercato degli
immobili residenziali nelle Marche?
Secondo l’analisi realizzata da Facile.it e Mutui.it la
pandemia sembra aver ridotto il valore medio
degli immobili oggetto di mutuo o, quantomeno, la capacità di spesa degli
aspiranti mutuatari che hanno cercato di comprare casa nella regione;
analizzando un campione* di oltre 6.700 pratiche
di richiesta di finanziamento i due
comparatori hanno scoperto come nel corso del quarto trimestre 2020 il valore medio degli immobili oggetto di
mutuo sia diminuito
del 3,8% rispetto all’anno prima,
stabilizzandosi a 173.446 euro.
Il 2020 non era iniziato sotto i migliori auspici,
ma la pandemia sembra aver fatto ulteriormente crollare i valori tanto che,
dopo il -1,7% registrato nel primo trimestre 2020, si è arrivati addirittura ad
un -3,8% nel quarto trimestre. Elemento poco rassicurante, soprattutto alla
luce del fatto che il 2021, almeno per buona parte, sarà ancora caratterizzato
da una situazione complessa dal punto di vista sanitario ed economico.
«Il calo del
valore degli immobili oggetto di compravendita è legato a diversi fattori, ma due in particolare hanno avuto
un ruolo importante», spiega Ivano Cresto, responsabile BU mutui di
Facile.it «Da un lato, la decisione di
molti proprietari - specialmente nelle
grandi città - di mettere in vendita
immobili di piccolo taglio che, prima del Covid, erano destinati all’affitto di
studenti, turisti o viaggiatori d’affari;
dall’altro il rallentamento delle transazioni causato in parte dalle
limitazioni imposte con il lockdown e in parte
dalla situazione di incertezza economica.».
Per
una corretta lettura del fenomeno, però, va considerato che i valori medi sono
progressivamente calati anche perché in tanti, dopo l'esperienza del primo
lockdown, hanno cercato case più ampie e
con spazi all’aperto, in zone
periferiche o nelle province, dove il costo al mq degli immobili è mediamente
più contenuto.
Questo
spostamento è confermato anche dagli ultimi numeri sul mercato immobiliare
diffusi dell'Agenzia delle Entrate dai quali emerge chiaramente come, nel corso
del terzo trimestre 2020, alcune delle principali città delle Marche abbiano
visto un aumento significativo del peso percentuale degli immobili acquistati
in provincia.
Ad Ancona, ad esempio, nel terzo trimestre
2020 il 79% degli acquisti residenziali
è stato fatto fuori dal capoluogo (era il 74% nel terzo trimestre 2019),
mentre a Macerata l’89% (era l’84%
nel 2019). Unica eccezione è Ascoli Piceno, area dove
il peso percentuale degli acquisti di immobili fuori dal capoluogo è calato
leggermente, passando dall’87,4% nel 2019 all’86,8% nel 2020.
Ma quali sono i valori medi dei mutui
richiesti nelle diverse province delle Marche?
Secondo i dati del comparatore
nel 2020 chi ha chiesto un finanziamento ad un istituto di credito in regione ha cercato di ottenere, in media, poco più di 121.350 euro.
Guardando ai dati su base provinciale emerge che gli
importi medi più alti sono stati chiesti dagli aspiranti mutuatari di Pesaro e Urbino, che in media hanno
cercato di ottenere dalla banca 131.192 euro.
Seguono nella graduatoria regionale i richiedenti di Ancona, che hanno chiesto, sempre in media, 121.396 euro.
Valori sotto la media regionale per gli aspiranti mutuatari
di Macerata (117.933 euro) e Ascoli Piceno (112.303 euro).
Chiude la graduatoria delle Marche i richiedenti mutuo
della provincia di Fermo, che hanno
presentato domanda di finanziamento per importi medi pari a 108.576 euro.
«Il calo del valore medio degli immobili in
vendita», spiega ancora Cresto «non
deve essere visto necessariamente come una condizione negativa; questo
elemento, unito all’andamento dei tassi di interesse dei mutui, che dovrebbero
rimanere ai minimi ancora a lungo, potrebbe in realtà rappresentare una
opportunità incredibile per i futuri proprietari ed uno stimolo per il mercato
in generale».
* L’analisi è
stata realizzata su un campione complessivo di oltre 6.700 pratiche di richieste
di mutuo raccolte da Facile.it e Mutui.it da utenti marchigiani tra gennaio
2019 e dicembre 2020.
Nessun commento:
Posta un commento