Gli italiani continuano ad amare gli
investimenti nel mattone, ma in un’epoca di globalizzazione anche gli acquisti
immobiliari si fanno internazionali. Secondo l’Ufficio Studi di
Immobiliare.it (www.immobiliare.it)
sono sempre di più i nostri connazionali che comprano casa all’estero. Negli
ultimi due anni tanto la ricerca, quanto le compravendite, hanno visto una
crescita dell’11%.
«Negli ultimi anni – spiega Carlo
Giordano, Amministratore Delegato di Immobliare.it – il fenomeno di
acquisto di immobili all’estero ha assunto una valenza sempre più
significativa, perché trainato da diversi ordini di fattori: in primis c’è la
volontà di investire in immobili dal ritorno certo; poi vi è il desiderio di
acquistare la casa perfetta per le vacanze, magari un “buen retiro” per quando
si sarà in pensione; infine, la volontà di aiutare i figli, che sempre più si
trasferiscono all’estero per trovare lavoro.»
A questi tre desideri corrispondono mete
distinte, anche se è possibile identificare alcune destinazioni privilegiate
dagli italiani. Ci sono località che da sempre attirano capitali, grandi o
piccoli che siano, provenienti dall’Italia. Prima fra tutte è Londra: di
certo comprare nella City ha un costo elevato, ma possedere un immobile
all’ombra del Big Ben equivale ad un vero e proprio assegno circolare. Si
tratta di un investimento a basso rischio, se non addirittura nullo e per
questo scelto da molti. Come è facile intuire, la Gran Bretagna è una delle
nazioni in cui si concentrano anche gli acquisti per i figli “in fuga”
lavorativa.
Una nazione che negli ultimi anni ha attirato
l’attenzione degli investitori italiani è la Germania, dove il mercato
immobiliare è senza dubbio molto fluido e dove sono due le città in cui si
concentra l’interesse dei cittadini del nostro Paese: Berlino in primis,
ma, se si guarda al segmento degli immobili di alta gamma, è Monaco di
Baviera la regina degli investimenti.
In Costa Azzurra, invece, si concentra
il nucleo di quegli acquirenti che puntano alle nude proprietà,
tipologia di vendita che recentemente è cresciuta a tassi importanti anche in
Italia e che in Francia rappresenta una realtà di investimento ormai consolidata
da tempo.
Se è vero che gli investimenti italiani si
concentrano per la maggior parte in Europa, non mancano tuttavia acquisti in
località più lontane: si segnala un buon interesse nei confronti del Messico
(per merito di una fiscalità vantaggiosa, studiata appositamente per attirare
gli investitori esteri) e, soprattutto nel segmento del lusso, per la Turchia
e gli Stati Uniti dove, in questo caso, USA è quasi sinonimo di New York.
Anche gli Stati Uniti vivono la realtà degli acquisti di casa fatti per dare solidità
ai figli degli italiani che si trasferiscono in quello stato per studiare e,
poi, vivere e lavorare. Non necessariamente nella Grande Mela; molte, ad
esempio anche le case comprate nell’area della Silicon Valley californiana.
Comprare casa all’estero per molti è anche
ricerca di un buen retiro: gli acquirenti di età più avanzata che
puntano ad investire la pensione o a trovare dei “paradisi” in cui vivere la
vecchiaia non sono più una rarità. Non è un caso che alcune nazioni, come Spagna
e Portogallo, abbiano addirittura creato leggi ad hoc per attirare gli
investitori immobiliari (piccoli e grandi) strizzando l’occhio agli over 60.
Ecco quindi che aree come la spagnola Costa del Sol o le Isole
Canarie hanno visto crescere il numero degli acquirenti provenienti dal
nostro Paese.
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