Da una parte la crisi che continua a flagellare il
settore dei consumi, dall’altra l’evoluzione verso la multicanalità dello
shopping e delle vendite: questo il panorama in cui si inquadra il mercato
immobiliare dei negozi. Secondo l’Ufficio
Studi di Immobiliare.it (http://www.immobiliare.it),
l’offerta di spazi commerciali in vendita nelle città italiane negli ultimi due
anni è arrivata a crescere, in alcuni centri, di oltre l’8%, mentre i prezzi
hanno seguito la direzione opposta, vale a dire quella del calo che, in città
come Torino e Bologna, ha superato addirittura il 20%.
«Esigenze
di risparmio, soprattutto in termini economici ma anche in termini di tempo, hanno
portato i consumatori italiani a un’ottimizzazione della scelta dei luoghi in
cui comprare – ha dichiarato Carlo Giordano, Amministratore
Delegato di Immobiliare.it. – Si
predilige il negozio di quartiere per i piccoli acquisti di tutti i giorni e il
centro commerciale per cercare offerte e promozioni. Questo cambiamento di
abitudini non poteva non modificare il panorama immobiliare dei negozi in
Italia, che da due anni a questa parte ha cominciato a cambiare nettamente
profilo».
Secondo lo studio del portale
l’aumento dell’offerta ha riguardato, per la prima volta negli ultimi dieci
anni, anche le grandi e famose vie dello
shopping. A livello nazionale, nell’ultimo anno, si è assistito a un calo
dei prezzi di vendita pari al 4,3%; diminuzione maggiore quella dei canoni di
locazione che scendono dell’8,6%. Focalizzando la ricerca sulle grandi città,
le cifre richieste per la vendita di un negozio sono diminuite in maniera meno
netta (-3,7% rispetto al 2013); stesso discorso per gli affitti di spazi
commerciali che sono scesi del 7,6%.
Se si guarda la numero di
annunci presenti sul sito si notano alcune tendenze che contraddistinguono le
grandi città italiane: a Milano, per
esempio, la metà dei negozi in vendita è
concentrata nel centro storico; a Roma,
invece, soltanto il 26% degli annunci riguarda immobili centrali, dato che
rispecchia la maggior tenuta della vita
di quartiere tipica della Capitale.
Tra le grandi città Bologna e Torino sono quelle che hanno fatto registrare l’aumento
dell’offerta di vendite più elevato (rispettivamente +4,4 e +4,7% in un anno).
Parallelamente anche i prezzi sono quelli che hanno subito i cali maggiori,
arrivando a scendere fino all’8,5%. Per le locazioni, la città che è riuscita a
contenere maggiormente il calo dei prezzi è stata Venezia (-1,4%) anche per una disponibilità di spazi decisamente
contenuta rispetto ad altri centri. In termini di offerta, l’aumento dei negozi
proposti in locazione ha raggiunto spesso la doppia cifra: a Torino, ad
esempio, si registra un +12,6% di annunci in più in un anno nelle retail streets.
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