11.125 chilometri, quanto la distanza che separa Roma dall’Uruguay; questo il chilometraggio medio pro capite che gli
automobilisti italiani hanno percorso nel 2016. Il dato emerge dall’indagine
di Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html),
il più grande portale italiano per la comparazione di tariffe RC auto, che ha
analizzato un campione di oltre 500.000 preventivi compilati da gennaio a
dicembre 2016 e i chilometri che gli utenti hanno dichiarato di percorrere in
un anno con la loro auto.
Confrontando i dati con quelli dell’anno
precedente, emerge che, in media, il chilometraggio
è diminuito dello 0,7%, era 11.200 km
nel 2015, ma la riduzione non è stata omogenea in tutta la Penisola. A calare maggiormente sono state le
distanze percorse dagli automobilisti di 3 regioni; Campania, Piemonte e Toscana.
Nel caso della Campania ad incidere è
stato senza dubbio il costo
dell’automobile (e dell’RC auto in primis) che si è tradotto in una
riduzione dell’utilizzo auto di quasi 600 chilometri a conducente (-5,10%); per il Piemonte e la Toscana,
invece, è possibile identificare come una delle cause principali della diminuzione
del chilometraggio l’avvento e la crescente diffusione, a Torino e Firenze,
delle auto condivise. Chi usa il car sharing si serve meno del proprio veicolo
e questo ha prodotto riduzioni pari a 273 chilometri annui ad automobilista per
il Piemonte (-2,40%) e addirittura
315 (-2,80%) per la Toscana.
Guardando i dati in ottica provinciale, gli italiani che hanno
guidato di più nel 2016 sono stati i bolognesi
(15.000 chilometri – quasi come
fare avanti e indietro da Bologna a
Washington, ma in auto), seguiti dai senesi
(13.884 chilometri ogni anno – Siena – New York e ritorno).
Quelli che hanno guidato di meno, invece, sono stati i residenti nella provincia di Palermo (9.617 chilometri, appena necessari per arrivare dall’isola fino ad Hong Kong), alle loro spalle gli
automobilisti di Enna (9.654 chilometri; più o meno la
distanza che separa la città da Vancouver). A livello regionale gli automobilisti con più chilometri percorsi sono i lucani (12.469 chilometri), gli umbri (12.295) e i pugliesi
(12.264 chilometri); in fondo alla classifica, invece, i siciliani (10.181 chilometri) e i laziali (10.673 chilometri).
L’auto nel tempo libero e in vacanza
Guardando i dati di utilizzo risulta
che appena il 7% degli
automobilisti italiani ha preso l’auto principalmente per motivi professionali
o per coprire il tragitto casa-lavoro, mentre il 46% per spostamenti nel solo tempo libero;
il 47% degli intervistati dichiara di avere del proprio veicolo un cosiddetto uso
misto, che unisce le due precedenti modalità.
Riducendo l’analisi alla percorrenza
legata alle vacanze, siano esse
estive, invernali o weekend lunghi, emerge che nel 2016 i guidatori italiani
hanno macinato in media 1.001 chilometri,
anche se, quando si tratta di partire in auto, le tipologie di viaggio sono abbastanza diverse da regione a regione. Lombardia e Piemonte hanno la maggiore
incidenza di viaggi a lungo raggio,
ma in questo caso il dato si spiega con la presenza nelle due regioni di molti
“fuori sede” che, soprattutto nel periodo estivo, affrontano lunghi tragitti in
automobile per tornare nelle regioni d’origine. Nella maggioranza dei casi chi
vive in queste regioni “consuma” il suo chilometraggio semplicemente con un’andata
e ritorno fatta in estate mentre per le vacanze negli altri periodi sceglie
mezzi diversi (aereo – treno).
L’auto in vacanza è una realtà notevolmente meno usata, invece, nelle
regioni meridionali
(per ovvi motivi soprattutto nelle due isole) visto che molto spesso chi vive
in queste aree non si sposta troppo lontano per i periodi di ferie e,
curiosamente, anche nel Lazio dove,
a quanto emerge, si preferisce usare l’auto per tragitti più brevi sia all’interno
della regione (verso il mare), sia nelle regioni limitrofe. Dai dati sembra
che, oltre una certa distanza, i laziali preferiscano lasciare la propria auto
in garage.
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