Nell’ultimo anno 4 milioni di
italiani sono caduti
vittime di una truffa o di un tentativo di truffa nell’ambito delle bollette
luce e gas, ben il 28% in più rispetto all’anno precedente, con un danno
stimato di oltre 1,2 miliardi di euro, vale a dire oltre il doppio
rispetto alla precedente rilevazione fatta a maggio 2022 (+152%). Numeri
impressionanti, emersi dall’indagine*
commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, che ha
acceso i riflettori su un fenomeno in costante aumento e che ha spinto Facile.it
e l’associazione Consumerismo No Profit a unire forze e
competenze per dare vita al progetto Stop alle Truffe.
L’iniziativa
nasce proprio per offrire ai consumatori italiani un sito (www.stopalletruffe.it)
dove trovare strumenti concreti per riconoscere i rischi ed evitare di cadere
in trappola quando si è alle prese con il cambio di un fornitore luce e gas.
Un contenitore ricco di contenuti che, attraverso articoli, video, guide,
podcast e approfondimenti, spiega agli utenti quanto possa essere semplice
individuare i segnali di pericolo e intervenire prima che sia troppo tardi.
«Complici l’aumento dei prezzi e la
voglia di risparmiare, sono sempre più frequenti i tentativi di truffa ai danni
delle famiglie in ambito luce e gas; pertanto, insieme a Consumerismo No
Profit, abbiamo voluto lanciare questo progetto che ha l’obiettivo di educare i
consumatori e dare loro consigli concreti su come riconoscere e prevenire le
truffe e, nel caso se ne sia già finiti vittima, denunciare l’accaduto e rimediare
alla frode subita», spiega Mario Rasimelli, Managing
Director Luce e Gas di Facile.it «Mettiamo al servizio dei consumatori le
nostre esperienze per dire, tutti insieme, Stop alle truffe.».
Truffe bollette: i mezzi e le vittime prediletti
L’indagine ha messo in evidenza come, all’interno delle
principali voci di spesa familiare, le bollette luce e gas siano l’ambito più
colpito dai malfattori che, per raggiungere le loro vittime, usano spesso il telefono
o il porta a porta. Guardando alle modalità di truffa emerge che il finto
call center è lo strumento più utilizzato per questo genere di frodi, con
una percentuale che in un anno è passata dal 44% al 53%, mentre in un caso su
cinque il truffatore ha bussato direttamente alla porta di casa della
vittima (21%). Non mancano le frodi via web tanto è vero che, sempre
secondo l’indagine, il 34% delle vittime è stato raggirato tramite una falsa
e-mail, mentre il 14% attraverso un finto sito web, percentuale
quasi raddoppiata rispetto allo scorso anno (+90%). Cala, di contro, l’utilizzo
da parte dei malfattori delle App di messaggistica istantanea e dei social
network, che comunque rappresentano gli strumenti attraverso i quali sono
stati truffati, rispettivamente, il 5% e il 4% dei rispondenti.
«La buona notizia è che spesso basta
davvero poco per non cadere in trappola. Le modalità con cui i truffatori cercano
di raggirare le vittime sono sempre le stesse; pertanto, una volta individuati
gli schemi ricorrenti, diventa semplice far scattare un campanello d’allarme
prima che sia troppo tardi», spiega Luigi Gabriele, Presidente
di Consumerismo No Profit. «Con questo progetto vogliamo dare ai
consumatori gli strumenti per imparare a riconoscere i tentativi di truffa ed
evitare di cadere in trappola».
Dati interessanti sono emersi analizzando il profilo di
chi è stato truffato o, comunque, ha subito un tentativo di frode: i
rispondenti con età compresa tra i 35 e i 44 anni si confermano essere la
categoria prediletta dai malfattori, con una percentuale di vittime pari al 13,3%
(a fronte di una media nazionale pari al 9,4%).
Guardando al livello di istruzione di chi ha partecipato
all’indagine, emerge che i più truffati sono, come nella precedente
rilevazione, i rispondenti con un titolo di studio universitario, con
una percentuale di vittime pari al 13%, valore in aumento del 31%.
Suddividendo il campione su base territoriale, invece,
emerge che se nella precedente rilevazione l’area più colpita dai truffatori
era il Nord Est, quest’anno il triste primato spetta al Nord Ovest, con
una percentuale pari all’11,6%.
Come si comportano le vittime dopo una truffa? Quasi 6 su
10 hanno dichiarato di non aver denunciato l’accaduto (58%), percentuale pari
ad oltre 2,3 milioni di individui; un dato che fa riflettere e che
diventa ancor più preoccupante se si considera che il numero di persone che
hanno adottato questo atteggiamento è aumentato (+37%) rispetto alla
rilevazione precedente. Dietro alla scelta di non recarsi al
commissariato di Polizia ci sono spesso ragioni legate all’importo della
singola truffa, tanto è vero che il 35% ha dichiarato di non aver denunciato perché
il danno economico subìto era contenuto, mentre il 25% perché era certo che non
avrebbe comunque recuperato quanto perso.
Fa riflettere vedere, invece, come sempre più vittime non denuncino
la frode per ragioni psicologiche: il 19% perché “si sentiva
ingenuo per esserci cascato” (in aumento del 27% rispetto alla precedente
rilevazione), mentre il 10% perché “non voleva che i familiari lo scoprissero”
(dato in crescita di oltre il 200%).
«Se si cade in trappola non
bisogna vergognarsi. Anzi, è fondamentale denunciare l’accaduto alle autorità,
anche nel caso in cui il danno subìto sia contenuto», hanno dichiarato gli
organizzatori dell’iniziativa. «La denuncia non solo può aiutare le vittime
a recuperare i soldi persi, ma è anche un modo per fermare le truffe»
La rilevanza del tema per i
consumatori italiani ha fatto sì che le istituzioni sposassero l’iniziativa Stop
alle Truffe, tanto che l’Onorevole Luciano Ciocchetti, deputato di FdI,
ha così dichiarato:
«È allarmante constatare che,
nell'ultimo anno, il numero di italiani vittime di truffe legate alle bollette
della luce e del gas sia cresciuto del 28%, con un danno economico che supera i
1,2 miliardi di euro. È un fenomeno in costante aumento che richiede
l'attenzione di tutti noi. Sono quindi felice di sostenere l'iniziativa di
Facile.it e Consumerismo No Profit, Stop alle Truffe, che offre ai cittadini
italiani uno strumento concreto per riconoscere i pericoli e prevenirli. Grazie
a questo progetto, i consumatori possono trovare informazioni utili su come evitare
di cadere in trappola e denunciare eventuali truffe subite. Invito tutti i
cittadini a fare la propria parte, educandosi e diffondendo le informazioni per
dire insieme Stop alle truffe.».
* Indagine mUp Research - Norstat svolta
tra il 4 e il 7 aprile 2023 attraverso la somministrazione di n.1.857
interviste CAWI ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni,
rappresentativo della popolazione italiana residente sull’intero territorio
nazionale nell’intervallo di età considerato.
Immagine
© Minerva Studio
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