Le famiglie emiliano-romagnole,
in lotta con l’aumento del costo della vita e la perdita di potere di acquisto,
cercano di risparmiare e, per farlo, spesso intervengono sul carrello della
spesa; secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research
e Norstat, addirittura il 9% dei rispondenti dell’Emilia-Romagna, pari a
più di 285.000 individui, ha
dichiarato di comprare solo alimenti prossimi alla scadenza perché in sconto.
Non solo,
sempre guardando alle abitudini di acquisto nella regione emerge che il 42%
dei rispondenti compra ormai praticamente solo prodotti in offerta
(percentuale più bassa rispetto al 46,9%
rilevato a livello nazionale) e il 19% cambia ogni volta supermercato
pur di inseguire gli sconti (25,8% a livello Italia).
E se il 16% degli intervistati emiliano-romagnoli ha
dichiarato di aver smesso di acquistare prodotti di grandi marche, più
di 1 su 10, pari a oltre 380.000 persone, ha dichiarato di aver iniziato a fare la spesa esclusivamente nei
discount.
Non solo cibo
Gli aumenti hanno riguardato tutte le voci di spesa
domestica e così le famiglie dell’Emilia-Romagna, per contenere i costi, sono
intervenute anche su altri fronti; in alcuni casi si tratta di abitudini virtuose come, ad
esempio, chiudere l’acqua quando ci si lava i denti (78%) o usare la lavatrice
solo a pieno carico (83%), ma non mancano azioni meno scontate e che, in
alcuni casi, diventano vere e proprie “manie da risparmio”.
Il 58%, ad
esempio, ha detto di riutilizzare
imballaggi in plastica e
cartone come contenitori domestici, il 26% usa i fondi del caffè per
concimare fiori e il 13% tiene le luci spente anche quando
servirebbero.
Ma grazie a
comportamenti virtuosi e manie, quanto sono riusciti a risparmiare gli
emiliano-romagnoli? Circa 325 euro a famiglia, valore superiore alle
media nazionale (300 euro).
Le spese
familiari
Quali sono le voci
di spesa che incidono di più sui budget delle famiglie dell’Emilia-Romagna?
Non sorprende vedere che la bolletta del gas ha conquistato la
maglia nera come spesa domestica meno amata nella regione (75%), seguita dalla
bolletta elettrica (72%) e dall’assicurazione auto (53%).
E nonostante già molti emiliano-romagnoli siano
riusciti ad abbattere, almeno in parte, i costi di Rc auto (35%), luce (28%),
gas (27%) e Pay TV (24%), le
bollette energetiche restano quelle su cui il maggior numero di famiglie
vorrebbe risparmiare ulteriormente.
Per fortuna
sempre più abitanti dell’Emilia-Romagna hanno imparato che per risparmiare non
bisogna fare necessariamente rinunce, ma a volte basta scegliere il fornitore
giusto, tanto è vero che poco meno della metà del campione intervistato
(44%) ha dichiarato di confrontare regolarmente i prezzi di spese
domestiche obbligatorie prima di
scegliere il prodotto da acquistare.
Internet e i comparatori online (32%) sono risultati essere gli strumenti
più usati per abbattere i costi delle principali voci di spesa familiare,
ma sono ancora tanti coloro che riescono a risparmiare grazie al consiglio di
amici/parenti (25%) e alle informazioni ascoltate in radio/tv (29%) o lette su
quotidiani/periodici (29%).
* Indagine mUp Research - Norstat svolta tra il
17 e il 21 febbraio 2023 attraverso la somministrazione di n.1.403 interviste
CAWI ad un campione stratificato di individui in età compresa fra 18 e 74 anni,
rappresentativo della popolazione italiana residente sull’intero territorio
nazionale nell’intervallo di età considerato.
Immagine © Minerva Studio
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