Dal
prossimo 24 giugno 2013 andare a vivere in Sardegna oppure
andare semplicemente a trascorrerci le vacanze potrebbe risultare
davvero conveniente. Si apprende infatti da una delibera del
Consiglio Regionale risalente allo scorso 12 febbraio che la Regione
Autonoma della Sardegna ha stabilito l'attivazione di un regime
doganale di zona franca esteso a tutto il territorio
regionale. L'isola andrebbe dunque ad affiancare le città di
Livigno, Campione d'Italia, Messina e Livorno, i porti franchi di
Trieste, Venezia ed Ancona e la Regione Val d'Aosta, che godono di
questo particolare trattamento.
Questa
svolta, che potrebbe essere epocale per la Sardegna, è resa
possibile dall'articolo 174 del Trattato
di Lisbona che sancisce l'impegno solenne dell'Unione Europea
alla riduzione dei divari tra le Regioni ed al rafforzamento della
coesione economica, sociale e territoriale. Attenzione particolare è
rivolta alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi
naturali o demografici, deficit purtroppo presenti entrambi in
Sardegna. L'obiettivo di questo provvedimento è quello di arginare
la crisi che continua ad investire i settori produttivi della
Sardegna e larghe fasce della popolazione con gravissimi disagi di
tipo sociale e economico.
Se
il decreto venisse approvato, uno dei settori che ne trarrebbe
maggiore beneficio sarebbe quello del turismo: si pensi ad esempio al
costo dei biglietti dei traghetti, che diminuirebbe proprio in virtù
dell'abbassamento dei prezzi del carburante grazie all'abolizione
dell'IVA; potrebbero calare anche i prezzi degli hotel e delle case
vacanze, riducendo così i costi per il soggiorno sull'isola. Si
potrebbero comprare benzina e sigarette a prezzi inferiori rispetto a
quelli di altre regioni d'Italia e il noleggio di un auto costerebbe
meno. Anche il mercato immobiliare avrebbe nuova linfa vitale, con i
prezzi delle case
vendita Sardegna che si ridurrebbero sensibilmente, oltre
all'ulteriore calo già registrato negli ultimi anni. In generale,
tutti gli scambi conclusi in territorio sardo avrebbero un costo
minore, esattamente come succede, ad esempio, alle Isole Canarie, la
cui economia è stata salvata proprio da questo importante
cambiamento. A beneficiare di queste nuove condizioni sarebbero in
primis i sardi, ma anche i turisti che troverebbero più accessibile
il costo delle vacanze
Sardegna e si sentirebbero quindi più attratti dall'idea
di visitare l'isola.
Intanto
le prenotazioni per la prossima stagione sono già cominciate da
qualche mese e, a parte il dato non troppo positivo dell'Italia, le
richieste da parte degli altri paesi europei fanno registrare un
discreto aumento rispetto agli anni precedenti, incoraggiate dalle
numerose offerte turistiche, comprese, in ultimo, le vantaggiose
tariffe applicate dalle compagnie aeree e marittime che fanno scalo
nell'isola.
Quello
del turismo è da sempre un settore di vitale importanza per la
Sardegna, che può vantare attrazioni di una bellezza incredibile.
Da troppi anni logorata dalla pesante crisi economica, la Sardegna
cerca disperatamente il suo riscatto e soprattutto cerca di tornare
ad essere quella terra un tempo accessibile da tutti e apprezzata in
ogni parte del mondo.
In
un periodo dominato dal caos politico nazionale e dalla crisi che
continua a procurare danni all'economia del Paese, la possibilità
dell'attuazione della zona franca in Sardegna fornirebbe un grande
aiuto all'isola e sarebbe un ottimo incentivo per tutti coloro che
desiderano fortemente visitare le bellezze dell'isola.
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