L’Italia
è pronta ad affrontare il Carnevale e le prenotazioni indicano un accresciuto
interesse per questo periodo dell’anno: il portale di affitti turistici Casevacanza.it
(http://www.casevacanza.it) ha
registrato una crescita del 15% rispetto allo scorso anno. Per capire
dove andare a festeggiare spendendo poco, o dove recarsi non badando a spese,
il portale ha calcolato i prezzi medi richiesti* nell’ultima settimana dei
festeggiamenti, che avrà il suo apice martedì 17 febbraio.
Si
conferma la regina del Carnevale, anche in termini di costi, la magica Venezia:
i festeggiamenti sono già iniziati ma il maggior flusso di turisti si
concentrerà a ridosso del martedì grasso, con conseguente impennata dei prezzi.
Nel periodo considerato, si spenderanno circa 150 euro a notte:
circa il 30% in meno rispetto ad hotel di pari livello nella stessa città.
La
classifica delle località più costose in cui trascorrere il Carnevale vede in
seconda posizione la Venezia Giulia, in cui si tiene il celebre Carnevale
Carsico: uno degli eventi più sentiti del territorio ha come località
regine Opicina e Muggia, alle porte di Trieste. In questa
zona, dove la creatività ed il folklore si mescolano con le tradizioni enogastronomiche,
si spendono, mediamente, 90 euro per notte.
Solo terzo,
per i costi necessari ad alloggiare, il Carnevale di Viareggio (LU), che
pure è uno dei più importanti e conosciuti al mondo: per assistere al passaggio
dei giganteschi carri allegorici sul celebre lungomare e festeggiare con Burlamacco
occorre spendere, in media, 86 euro a notte.
A
seguire troviamo Fano (PU): forse il carnevale più antico d'Italia, è
famoso per il cosiddetto “Getto”, vale a dire il lancio di dolciumi sulla
folla; per essere tra i fortunati spettatori si spenderanno 70 euro a notte. La
stessa cifra è necessaria per trascorrere una notte a Putignano (BA), il
cui Carnevale è uno dei più popolari e seguiti del Sud Italia.
Per
assistere ai festeggiamenti di Cento, in provincia di Ferrara – gemellato
persino con il Carnevale di Rio de Janeiro e che quest’anno torna in auge dopo
lo stop dovuto al terremoto del 2012 – alloggiando in una casa vacanza servono,
invece, circa 63 euro a notte.
Vantano
un’attitudine low cost – in perfetta linea con le radici di questa festa
popolare – località come Sciacca (AG), Mamoiada (in provincia di
Nuoro, i cui festeggiamenti sono tra i più iconici del folklore sardo per via
della rappresentazione di
mamuthones e issohadores, maschere tipiche dell’isola) e la zona del Potentino con i cortei di Satriano di Lucania e
Aliano. Qui sono necessari mediamente 60 euro a notte. Poco
meno si spende per visitare e conoscere località come Tempio Pausania (OT)
e Acireale (CT), in cui – complice la bassa stagione per queste località
turistiche – servono solo 58 euro a notte.
Ma la
località carnascialesca che offre i prezzi più competitivi è Ronciglione,
piccolo borgo in provincia di Viterbo, nella Tuscia: qui bastano solo 37 euro a
notte per alloggiare ed assistere alla corsa
dei berberi, gara ippica in cui i cavalli gareggiano senza sella né fantino
tra le vie rinascimentali del paese.
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