Sono passati i tempi in cui “cancro”
era una parola tabù, impronunciabile e sostituta con locuzioni come “quel
brutto male” o “quella malattia”: oggi gli italiani hanno imparato a parlarne e
ben quasi otto su dieci non hanno remore nel dire che è proprio il tumore la malattia che più temono. Questo è quanto è emerso
da un’indagine condotta da Demoskopea
per il portale Dottori.it (http://www.dottori.it), il più grande e
utilizzato sito di medici italiani, che ha chiesto a un campione rappresentativo dell'universo di
riferimento in Italia, pari a circa 37milioni di individui tra 18 e 65 anni,
quali fossero le tre malattie di cui hanno più paura.
Il cancro è stato messo al primo posto dal 77,2% degli intervistati e le percentuali variano molto poco se si
guarda alle singole fasce di età, segno che questa malattia spaventa tutti, dai
più giovani ai più anziani. Al secondo posto delle patologie più temute, con il
47,5% delle risposte, troviamo le malattie
neurodegenerative, come la demenza o i morbi di Alzheimer e Parkinson.
Seguono a poca distanza quelle cerebrovascolari
(ictus, embolie), indicate dal 41% degli intervistati.
Se questi sono i risultati emersi a
livello nazionale dalla media di tutte le risposte, nel confronto tra le fasce
d’età e le zone del Paese si sono riscontrate alcune differenze. Tra gli
intervistati più giovani, tra i 18 e
i 24 anni, al terzo posto delle malattie più temute aleggia lo spettro di
quelle infettive, come l’Aids o l’epatite, trasmissibili sessualmente. Se
si sale con l’età, tra i ragazzi della fascia 24-35 anni, al terzo posto,
invece, sono state indicate le malattie
autoimmuni come la sclerosi multipla
e l’artrite reumatoide.
Anche se si analizzano le risposte in
base alla provenienza dell’intervistato, il cancro fa più paura di ogni altra
malattia a qualsiasi latitudine. Le cose cambiano quando si parla, ad esempio,
di malattie infettive: dall’indagine è emerso che queste spaventano di più al
Centro e al Sud, rispetto al Nord (30,5% contro 22%). Le differenze sono
presenti anche per quello che riguarda le malattie autoimmuni, più temute al
Nord (42,5%) che al Sud (36,3%). Se si parla di impotenza e infertilità, i più timorosi risultano essere gli
abitanti delle regioni settentrionali che hanno indicato questi disturbi
nell’8% dei casi contro il 3,9% di chi vive al Sud e nelle Isole.
«Rispetto
anche solo a 20 anni fa - dichiara la dottoressa Francesca Santarelli, psicologa e psicoterapeuta - oggi l'AIDS è una malattia che in qualche
modo le persone pensano di avere maggiormente “sotto controllo” rispetto alle
altre indagate nella ricerca, essendo stati per anni informati sulle sue
caratteristiche, sulle modalità di contagio e prevenzione. Le altre patologie
in oggetto, invece, spaventano per la loro componente di imprevedibilità. Esse
colpiscono chiunque, non sono controllabili, non sappiamo come prevenirle con
certezza e le cure non sempre sono del tutto risolutive».
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