Sommando chi
ancora è indeciso e chi già è sicuro di non fare le valigie, sono quasi 9
milioni gli italiani che indicano come motivo delle mancate ferie il fatto
che, semplicemente, non se lo possono permettere economicamente. Queste alcune
delle principali evidenze emerse dall’indagine che Facile.it ha commissionato all’istituto di ricerca EMG Different.
Le ragioni
per cui si resterà a casa
Guardando
alle motivazioni per cui non ci si concederà un viaggio – come detto – quasi 9
milioni di italiani hanno ammesso di non poterselo permettere
economicamente. Ad averlo dichiarato sono soprattutto gli intervistati
appartenenti alla fascia anagrafica 35-44 anni; tra di loro ben il 64,3%,
ovvero 1,6 milioni, ha dichiarato che resterà a casa per motivi economici.
A livello territoriale, invece, sono gli abitanti del Sud Italia (59,1%)
e delle Isole (60%) coloro che – in percentuale – rinunceranno in misura
maggiore alla partenza a causa di difficoltà economiche.
Il 35,8% di chi resterà a casa per ragioni
economiche, invece, ha detto che rinuncerà a causa degli incrementi dei
costi legati al viaggio; ad averlo ammesso sono soprattutto i giovani tanto
che più di 1 rispondente su 2 (53,8%) appartenente alla fascia 18-24
anni ha dato questa motivazione. Il 26,4% si trova in una situazione
di difficoltà economica a causa di un imprevisto (33,3% tra i 25-34enni e gli
abitanti del Nord Est e delle Isole), mentre il 22,3%
a seguito della perdita del lavoro proprio o di un membro della famiglia;
la percentuale è più alta e pari al 35,3% nel Nord Ovest del Paese e al 36,8%
per gli intervistati con un’età compresa tra i 55 e i 64 anni.
Oltre alle
motivazioni di tipo economico, però, ci sono altre ragioni per cui tanti
italiani non si concederanno una vacanza o ancora non ne sono sicuri; il 17,2%,
ovvero 2,9 milioni, ha dichiarato che andrà in vacanza durante un
altro periodo dell’anno (probabilmente per evitare i costi dell’alta
stagione), percentuale che sale al 19,4% tra i 25-34enni e al 23,3% tra i
residenti nel Nord Est, arrivando addirittura al 32,7% per i rispondenti
appartenenti alla fascia anagrafica 65-74 anni.
Il 12%,
invece, ha detto di non avere ferie, dato vero soprattutto tra i
più giovani (18,2% dei 18-24enni e 27,8% dei 25-34enni), mentre l’11% non potrà
partire perché deve accudire persone anziane; in questo caso ovviamente
la tendenza si inverte per questioni anagrafiche: sono principalmente i
rispondenti con un’età compresa tra i 55 e i 64 anni (19,7%) coloro che
– sempre percentualmente – rinunceranno ad una vacanza per accudire persone
anziane. Il 9,5%, infine, non partirà per curare il proprio animale
(13,3% tra i 45-54 anni e 14,3% nelle Isole). Anche se si cerca di classificare
la Pandemia come un brutto ricordo del passato, questa sembra ancora
influenzare sensibilmente la quotidianità di alcuni rispondenti, tanto è vero
che sono più di 400mila coloro che dichiarano che staranno a casa per paura
di contrarre il Covid mentre si è via.
L’identikit
di chi non parte
Se a livello
nazionale la percentuale di chi ha dichiarato che quest’anno sicuramente non
partirà per le vacanze estive è pari al 16,9%, il dato arriva al 19,1%
tra i rispondenti con un’età compresa tra i 45 e i 54 anni, mentre a
livello territoriale sono gli abitanti del Centro Italia coloro che,
sempre percentualmente, rinunceranno in misura maggiore alle ferie; in questa
zona del Bel Paese il 21% ha detto che resterà a casa.
Tra coloro
che, invece, non sanno ancora se partiranno o meno, vale a dire oltre 9,3
milioni di connazionali (22%), i più indecisi sono risultati essere
i 65-74enni (27,2%) e i residenti nelle Isole, dove la
percentuale ha raggiunto il 26%.
* Nota metodologica: indagine condotta da EMG Different su un
campione (1.085 rispondenti) rappresentativo della popolazione italiana dai 18
ai 74 anni per sesso, età, regione, classe d’ampiezza demografica dei comuni.
Metodo di raccolta delle informazioni: Rilevazione CAWI; Periodo in cui è stato
realizzato il sondaggio: 7/13 giugno 2023.
Immagine © StockPhotoPro
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