In un periodo in cui il mercato dei mutui conosce cali a doppie cifre, e il dibattito sull’Imu imperversa senza freni, parlare di seconde case sembra quasi anacronistico. Eppure, il mercato di chi compra l’abitazione per le vacanze, o quella da mettere a reddito, tiene, anche se i numeri si sono rimpiccioliti rispetto al passato. È questo, in breve, il risultato dell’indagine svolta dal portale Mutui.it (www.mutui.it), in collaborazione con Facile.it (http://www.facile.it/mutui-prima-casa.html): i mutui seconda casa passano, in un anno,dal 4% al 6% del totale dei finanziamenti erogati.
«Che la percentuale di erogazioni per l’acquisto di una seconda abitazione sia in leggero aumento rispetto allo scorso anno – dichiara Lorenzo Bacca, responsabile business unit mutui dell’azienda – è interpretabile da un lato alla luce del calo dei prezzi del mattone, forte soprattutto in alcune zone d’Italia, e dall’altro perché resiste una piccola percentuale di italiani che non ha problemi ad ottenere un mutuo e, sfruttando la propria storia creditizia e i propri risparmi, investe ancora negli immobili.»
L’analisi ha messo a confronto il numero delle erogazioni di mutui nel periodo gennaio-giugno2013 con quelle del primo semestre del 2012, evidenziando come – in un contesto di sofferenza del mercato – anche i mutui per l’acquisto della seconda casa vedano una riduzione tanto dell’importo richiesto quanto del valore erogato: l’importo medio che si cerca di ottenere si ferma a circa 125.000 euro, il 10% in meno rispetto al 2012, mentre il valore concesso mediamente dalle banche scende a soli 98.000 euro, ben il 18,6% in meno.
Il mutuo accordato dalle banche andrà a coprire una percentuale che non arriva nemmeno alla metà del valore dell’immobile: il cosiddetto loan to value, il rapporto tra la cifra erogata e il valore dell’abitazione, si ferma al 47% (era il 51% un anno fa). Viste le cifre, si capisce come gli immobili oggetti di acquisto non siano certamente di lusso: anche il valore medio degli immobili si è contratto, in un solo anno, del 9%, dato che conferma l’idea si tratti di investimenti di medio livello.
La durata dei mutui seconda casa, stando ai dati, è più bassa di un anno fa: 19 anni contro i 21 del primo semestre 2012; l’età del richiedente, invece, resta stabile: chi compra una seconda abitazione ha, mediamente, 43 anni.
«Chi oggi compra una seconda abitazione – conclude Bacca – lo fa perché già dispone di liquidità, ma ha altro capitale “bloccato” sotto forma di investimenti; pertanto, preferisce chiedere un mutuo anziché svincolare azioni e obbligazioni. Il vero problema è la progressiva chiusura del mercato dei finanziamenti nei confronti di chi, invece, non ha la stessa tranquillità economica e punta piuttosto all’acquisto della sua prima casa.»
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