La
salute ha un costo e sono in tanti quelli che, in tempi di crisi, scelgono di
rateizzare i pagamenti per le spese sanitarie: il comparatore Facile.it (http://www.facile.it/prestiti.html)
ha analizzato, in collaborazione con Prestiti.it
(www.prestiti.it), oltre 60.000 richieste di prestito presentate
in Italia da gennaio a giugno 2013, scoprendo che i prestiti per le spese
mediche rappresentano quasi l’1% delle domande di prestito personale (0,84%).
Chiedere
un finanziamento per pagare le spese mediche non sembra più così strano: se
garantire cure sanitarie e assistenziali adeguate per sé e i propri figli è
ogni giorno più difficile – e sono tante le analisi che raccontano come si
arrivi a tagliare anche sugli interventi indispensabili – non è più
un’eccezione gestire le spese primarie dilazionandole nel tempo.
Nel
dettaglio, la richiesta media per questo tipo di finanziamento è piuttosto
elevata: siamo a circa 6.600 euro,
da restituire in un periodo di tempo particolarmente lungo, 56 mesi, quasi cinque anni. L’età media
al momento della richiesta è di 44 anni, in linea con le richieste standard di
credito al consumo. Stupisce, però, che la percentuale di richieste provenienti
da donne sia molto più elevata del solito: se normalmente 3 domande su 4
arrivano da uomini quando parliamo di prestiti per le spese mediche il gap si
riduce di parecchio. È composto da donne
ben il 42% del campione analizzato.
Per
quanto riguarda la professione svolta da chi chiede un finanziamento per pagare
le spese sanitarie si rileva come una domanda su due (il 53% del totale) arrivi
da un dipendente privato, il 12% da un lavoratore autonomo mentre oltre il 10% da un pensionato. Lo stipendio
medio dichiarato al momento della richiesta è di 1.700 euro.
Per
quanto riguarda le differenze tra le regioni, l’incidenza di questa tipologia
di finanziamento sul totale dei prestiti personali è più alta in Toscana (qui arriviamo all’1,36%) e in Abruzzo (1,33%), mentre è ai minimi in Puglia e in Sardegna (entrambe con lo 0,34%). Gli importi più alti vengono
richiesti in Piemonte (9.400 euro), Liguria (8.800 euro) e Lazio (7.800 euro), le cifre più basse
prevalentemente al centro-sud: Umbria
(4.500 euro) e Basilicata (4.000
euro) si trovano in fondo alla classifica nazionale.
Ma
per cosa si chiede un finanziamento di questo tipo? Si va dai trattamenti di bellezza alle operazioni di chirurgia
estetica, dagli impianti di ortodonzia per sé o per i figli alla gestione di
terapie di lunga durata.
«Quel che è certo – dichiara Lorenzo Bacca, Responsabile Business Unit
Prestiti dei due broker online – è
che si tratta di una risposta alla crisi, che ha visto le famiglie italiane
ridurre la spesa sanitaria in maniera spesso drastica. Le ultime stime del
Censis hanno rivelato che ci sono 9 milioni di italiani che non hanno potuto
accedere a prestazioni sanitarie più o meno essenziali per mancanza di
liquidità. Finanziare anche le spese mediche è spesso l’unica soluzione per la
gestione di questi bisogni».
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