Nell’ultimo anno i siciliani hanno
fatto ricorso al credito al consumo in maniera più netta, con incrementi negli importi richiesti, in
media, del 22,53%. A comunicare il
dato sono Facile.it e Prestiti.it,
i due comparatori italiani specializzati nel confronto dei prestiti personali
che hanno analizzato un panel di oltre 3.400 richieste di finanziamento
presentate in regione nel primo trimestre 2017.
Secondo i dati dell’Osservatorio l’importo medio dei prestiti
richiesti in Sicilia è pari a 12.358
euro, era appena più di 10.080 un anno fa. I siciliani che hanno cercato di
ottenere un prestito personale nei primi mesi del 2017 puntavano ad un piano di
restituzione in 70 rate (oltre 5
anni e mezzo), potevano contare su uno stipendio medio di 1.637 euro e, all’atto della richiesta avevano già compiuto 43 anni, una delle età maggiori di tutta la
penisola fra chi richiede prestito ma che, a ben guardare, varia abbastanza
in regione, muovendosi fra gli estremi di Agrigento
ed Enna (45 anni in media) e Ragusa (40 anni).
Trapani è la provincia nella quale si sono
chiesti gli importi maggiori (13.560 euro, il 9,7% in più rispetto alla media
regionale, da restituire in 74 mesi, il piano di restituzione più lungo di
tutta la Sicilia). Segue in classifica Agrigento
(13.491 euro, 73 rate) ed Enna (13.220 euro, 68 mensilità). Messina è invece la provincia siciliana
in cui, nel primo trimestre 2017, si sono presentate le richieste di importo inferiore
(11.059 euro, 65 rate).
Quasi una richiesta di prestito ogni tre (28,26% del totale)
fra quelle presentate in regione arriva
dalla provincia di Palermo, a seguire Catania
(22,40%) e Messina (12,45%).
I richiedenti prestito con gli stipendi maggiori sono risultati essere i residenti in provincia di
Siracusa (2.270 euro lo stipendio
medio) e Messina (con 1.680
euro).
Ma quali sono i motivi
che spingono i residenti in Sicilia a richiedere un prestito personale?
Secondo l’analisi di Facile.it e Prestiti.it, la maggior parte delle domande è
legata all’ottenimento di prestiti per
ristrutturare casa (22,68%, 15.743 euro il taglio medio); a seguire il consolidamento debiti (21.10%, 17.803
euro) e l’ottenimento di liquidità, che raccoglie il 18,09% delle richieste ed
equivale ad una media di 14.636 euro.
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