Che
il credito al consumo sia uno strumento sempre più diffuso è ormai assodato, ma
quali sono le motivazioni che spingono le famiglie italiane a farne uso, quali
gli importi richiesti e da chi? Ad analizzare il fenomeno ci ha pensato
l’Osservatorio congiunto condotto da Prestiti.it e Facile.it
che, attraverso l’analisi di oltre 70.000 domande di finanziamento, ha
stabilito che, nei primi 8 mesi dell’anno, la richiesta media presentata a finanziarie e aziende del credito è stata
di 9.747 euro da restituire in 59 rate (poco meno di cinque anni).
Perché gli italiani chiedono un
prestito
Analizzando
le richieste di prestito per le quali è stata specificata la finalità di
utilizzo, emerge come il mondo casa (con
il 39% del totale) rappresenti la prima ragione che spinge gli italiani a
ricorrere al credito al consumo. Dal 1 gennaio al 31 agosto erano finalizzati a
sostenere i costi di ristrutturazione
immobiliare ben il 29,2% dei prestiti richiesti; a questi si sommano quelli
legati all’acquisto di arredamento (7,1%)
e quelli fatti per comprare immobili
(2,8%).
La
seconda motivazione, pari al 34,9% del totale, è quella legata alle spese
necessarie per acquistare un veicolo,
sia che si tratti di un’auto usata (22,7%)
o nuova (5,9%), sia ancora che si
parli di una moto (6,3%).
Al
terzo posto si posizionano le richieste di finanziamento destinate all’ottenimento di liquidità (9,4%),
seguite dai prestiti finalizzati al consolidamento
dei debiti (7,4%).
L’entità
del prestito che si cerca di ottenere è strettamente legata alla finalità cui
si intende destinare la somma; secondo i dati dell’Osservatorio, le domande di finanziamento più alte sono connesse
all’acquisto di un immobile (valore medio 25.319 euro); seguono i prestiti
richiesti per mettere in garage un’auto nuova (15.369 euro) e quelli per la
ristrutturazione della casa (15.176 euro).
Il profilo del richiedente
Informazioni
interessanti emergono analizzando il profilo
dei richiedenti; nel 72,1% dei casi a firmare la domanda è un uomo e se l’età media del richiedente è di poco inferiore ai 41 anni (40,7), la
fascia di popolazione che fa più ricorso al credito al consumo è quella degli under 35 (37,4% la percentuale di
domande legate a loro), seguita dalla fascia 36-45 anni (31,04%). Solo l’11,86% del campione ha più di 55 anni.
Ancor
più importante, per dare una lettura sociale del fenomeno, è la differenza che
emerge analizzando gli importi richiesti
tra le diverse fasce anagrafiche. Gli under 35 chiedono in media 8.927
euro, dato coerente con la finalità principale indicata (acquisto dell’auto
usata), mentre chi ha un’età compresa fra i 36 ed i 55 anni richiede in media
oltre 10.000 euro e la ragione primaria per cui ricorre al credito al consumo è
la ristrutturazione della casa. Considerando nuovamente i dati su base
nazionale, lo stipendio medio del richiedente
prestito è di 1.523 euro; nel 68% dei casi chi chiede un prestito è un
dipendente privato a tempo indeterminato, nell’11% un lavoratore autonomo e nel
6% un libero professionista.
La geografia del credito al consumo
italiano
Analizzando
la provenienza geografica delle richieste, emerge come la Lombardia sia la regione italiana da cui proviene il maggior numero
di domande di finanziamento (19,22% del totale); seguono il Lazio (12,33%) e la Campania (9,13%). Diversa, invece, è la
classifica regionale degli importi medi richiesti, con il Trentino Alto Adige al primo posto (10.504 euro), seguito dal Veneto (10.195 euro) e dalla Lombardia (10.061 euro). Per
comprendere appieno queste differenze è importante considerare il reddito medio
di chi presenta la domanda; gli stipendi dichiarati dai richiedenti in queste tre
regioni sono i più alti d’Italia.
Nessun commento:
Posta un commento