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sabato 3 dicembre 2011

Rosa Mauro ricorda Erica Angelini, colleghe ed amiche


"Raggiungendo il mondo delle aquile"

Ci sono gabbiani che non volano come gli altri.

Ci sono anime che sono destinate a volare e voci che riescono a cantare più forte, e arrivare più in alto.

Quando ho accettato l'amicizia di Erica, non sapevo nemmeno chi fosse.

Ho imparato a conoscerla dai suoi scritti e dalle mail che ci siamo scambiate, ed è stata subito amicizia, gioia, complicità.

Erica mi ha mandato le sue liriche ed io me le sono lette di sera, un giorno che ero particolarmente scoraggiata da un mondo dove spesso vincono cinismo e sopraffazione.

È stato come una gita in alta montagna, è stato ossigeno per il mio spirito, tanto che di getto ho scritto la critica e gliela ho inviata.

Erica non scriveva poesia, lei era poesia.

Il poeta è colui che guida gli altri verso la bellezza che attraversa il mondo, prestando le ali a chi non le possiede, e in cambio non vuole nulla, solo che si ascolti la sua voce.

E così era Erica, la poesia la attraversava come un cristallo attraversa il sole.

Fluivano in lei, le parole dell'anima, come un ruscello di alta montagna, libere e limpide, e ognuno poteva fermarsi, bere e scoprire di potere ascoltare il finito diventare infinito.

Il suo viaggio di piccola stella fra gli uomini era disinteressato, ed io lo posso dire, ne parlavamo per mail, io e lei, voleva splendere per tutti gli uomini, e del resto non le importava nulla, una stella , dagli uomini , non vuole nulla, solo risplendere ed illuminare.

A volte, le scrivevo solo per poter continuare a seguire la via giusta.

Perché il mondo delle aquile ferisce gli occhi, ma è l'unico in cui la poesia può vivere realmente.

E la strada per arrivarci è dura, impervia e la conoscono in pochi, di tanto in tanto, anche una come me, che scrive da sempre, perde la via e ha bisogno di un maestro.

E le poesie di Erica sono questo, un viatico per il mondo delle aquile, per chi non vive raso terra, ma vuole essere condotto là dove la luce è talmente forte che gli occhi ne sono quasi feriti e le menti, sorprese e stupefatte.

Erica sapeva andarci da sola, ma ha voluto prenderci per mano, e condurci con lei, per amore.

Ed ogni volta che leggiamo una poesia di Erica, noi possiamo tornarci e lei è lì, con noi, che vola leggera, grave e sorridente come la Verità.

Rosa Mauro

Erica Angelini (8 luglio 1982 – 30 novembre 2011) è autrice della raccolta poetica “Dall’anima alle parole” edita da Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “Trasfigurazioni”.

Fonte:

http://oubliettemagazine.com/2011/12/03/rosa-mauro-ricorda-erica-angelini-colleghe-ed-amiche/

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