A causa del Coronavirus, che ha costretto allo stop di molte attività economiche, il costo delle materie prime legate all’elettricità e al gas sta diminuendo sensibilmente; questo però, come evidenziato da Facile.it, non si traduce automaticamente in un alleggerimento delle bollette energetiche. Sono molti gli italiani che, al contrario, anche a causa dell’obbligo di stare a casa e del conseguente aumento dei consumi, potrebbero veder lievitare la propria spesa mensile.
Oltre a fare attenzione ad eventuali sprechi, è possibile evitare il salasso? Ecco un breve vademecum.
1) Attenzione al prezzo: fisso o indicizzato?
La diminuzione del costo delle materie prime non si traduce necessariamente
in un alleggerimento delle bollette energetiche, pertanto il primo
consiglio per chi è nel mercato libero è di verificare il proprio
contratto di fornitura. Se si ha un contratto con offerta a prezzo fisso è bene fare attenzione: il
costo della componente energia della bolletta viene bloccato alla
sottoscrizione e non varia fino al termine di validità, normalmente fissato
a 12 o 24 mesi. In questo caso, quindi, per il cliente non cambierà nulla dal
punto di vista delle tariffe e se non si tengono sotto controllo i consumi, la
bolletta potrebbe addirittura aumentare.
Chi ha un’offerta
a prezzo indicizzato, invece, potrebbe vedere, già nelle prossime
fatture, un calo del costo della componente energia; voce che, in questo
tipo di contratto, varia periodicamente in funzione di alcuni indici di
riferimento, spesso legati proprio all’andamento del costo delle materie prime
che, quando calano, determinano un abbassamento del peso della bolletta. Attenzione
però perché l’indice di riferimento potrebbe essere diverso da operatore a
operatore; prima di cantar vittoria, quindi, assicuratevi che il vostro contratto
sia agganciato agli indici che in questo momento stanno diminuendo.
2)
Valutare
di passare al mercato libero…
Sebbene manchi ancora più di un anno alla fine della maggior
tutela nel settore elettrico e nel gas, il periodo attuale potrebbe essere quello
giusto per valutare di passare al mercato libero. Alcuni fornitori operanti
in questo settore applicano un costo della componente energia più basso
rispetto a quello tutelato; è verosimile quindi aspettarsi che, per restare
competitivi, nelle prossime settimane molti ridurranno sensibilmente le proprie
tariffe.
Passare al mercato libero nelle prossime settimane, quindi,
potrebbe consentire non solo di assicurarsi un prezzo competitivo, ma anche di bloccarlo
per tutta la durata del contratto, mentre le tariffe tutelate varieranno nuovamente
il prossimo 1 luglio e non è dato sapere se continueranno a calare o, invece, torneranno
a crescere.
3)
…
o di cambiare operatore
Anche per chi si
trova già nel mercato libero con un’offerta a prezzo fisso, il consiglio
è di tenere sott’occhio le proprie bollette luce e gas e valutare un possibile
cambio fornitore. A seguito del calo del costo delle materie prime, è prevedibile
che nelle prossime settimane alcuni operatori proporranno ai nuovi clienti
tariffe luce e gas sensibilmente inferiori a quelle attuali. Chi ha sottoscritto
un contratto nel mercato libero in passato, cambiando compagnia potrebbe aggiudicarsi
condizioni più favorevoli e bloccarle fino al termine previsto dal nuovo
fornitore.
4)
(Ri)valutare la propria tariffa bioraria
Nelle ultime settimane lo stile di vita degli italiani è cambiato e,
allo stesso modo, l’obbligo di stare a casa potrebbe aver modificato le
fasce orarie in cui si concentrano i consumi di elettricità e gas.
Coloro che avevano optato per una tariffa bioraria, con un costo scontato
del prezzo dell’energia nelle fasce serali, potrebbero quindi vedere un aumento
del costo finale della bolletta proprio a causa del cambiamento delle abitudini
domestiche. Per evitare un salasso, il consiglio è di fare attenzione alle nuove
modalità di consumo e, nel caso, valutare il passaggio ad una tariffa monoraria
o, ancora, cambiare le fasce biorarie optando per uno sconto nelle ore
diurne anziché in quelle serali.
5)
Nessun disservizio in caso di cambio
operatore
Il timore che spesso si ha quando si cambia operatore energetico è legato
a possibili interruzioni del servizio di fornitura. La buona notizia è che si
tratta di una paura infondata in quanto il passaggio non comporta in
alcun caso lo stop all’erogazione di elettricità o gas.
«L’obbligo di restare a casa potrebbe, per alcuni, comportare un
aumento dei consumi di luce e gas e, contestualmente, un aumento del costo delle
bollette; per questo motivo è importante fare un’attenta valutazione del
proprio fornitore se si vuole evitare il rischio salasso», spiega Silvia
Rossi, responsabile energia di Facile.it. «Questo potrebbe essere davvero il momento
migliore per valutare il cambio operatore o, per chi ancora fosse nel mercato
tutelato, passare a quello libero. In primo luogo perché le tariffe stanno
calando e, per chi cambia, potrebbe comportare un forte risparmio in bolletta; in
secondo luogo perché si tratta di un’operazione che può essere fatta
direttamente e interamente da casa, tramite telefono o online, in modo semplice
e senza alcun disservizio».
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