Il Senato, nell’ambito della
conversione del DL n. 18 del 17 marzo 2020 attualmente in discussione, ha approvato un emendamento che introduce
per tutti gli automobilisti italiani la possibilità di sospendere, fino
al 31 luglio, l’RC auto o moto in corso di validità, allungando così la
durata della stessa per un periodo pari ai giorni di interruzione. Una novità
che, se venisse confermata nell’attuale formula, secondo le simulazioni di Facile.it potrebbe tradursi, per un
automobilista “medio”, in un potenziale risparmio variabile tra i 40
e i 150 euro, ma con molti rischi da valutare attentamente.
Come prima cosa, come
evidenziato dagli esperti del comparatore, non tutti potranno approfittare
della norma né avere un beneficio tangibile da questa opportunità; ecco per
quali motivi.
Sospensione possibile
solo se si ha un box privato
L’emendamento, (proposta di
modifica n. 125.2 (testo 2) al DDL n. 1766), specifica che “il veicolo per
cui l'assicurato ha chiesto la sospensione non può in alcun caso né circolare
né stazionare su strada pubblica o su area equiparata a strada pubblica in
quanto temporaneamente privo dell'assicurazione obbligatoria”. Potranno quindi
fare richiesta di sospensione solo coloro che hanno la possibilità di parcheggiare
il veicolo in un’area privata, come ad esempio un box, un posto auto
condominiale o un ricovero privato. I mezzi che stazionano su una strada
pubblica, invece, non potranno godere della sospensione dell’assicurazione. In
questo caso è importante non sottovalutare le possibili conseguenze; i
trasgressori rischiano non solo una sanzione pecuniaria, che può arrivare fino
a 3.396 euro e al sequestro del mezzo, ma è bene tenere in considerazione che, qualora
il veicolo parcheggiato causasse un danno a terzi (basterebbe un freno a mano
malfunzionante), la compagnia potrebbe rivalersi sul proprietario del mezzo non
assicurato. Inoltre, se la sospensione dovesse riguardare anche le garanzie accessorie,
come la copertura furto-incendio, gli atti vandalici o la kasco, in caso di sinistro
il proprietario non avrà diritto al rimborso.
Attenzione ai possibili
costi di sospensione o riattivazione
Molte compagnie già oggi
offrono ai clienti la possibilità di sospendere la copertura RC auto e moto, ma
in alcuni casi l’operazione di sospensione o di riattivazione può avere un costo
che potrebbe arrivare fino a 25 euro. Sebbene l’emendamento approvato indichi esplicitamente
che le società assicuratrici non possono applicare penali o oneri di qualsiasi
tipo ai richiedenti, è importante sottolineare che, all’atto della richiesta di
sospensione, se non diversamente indicato da future modifiche, la compagnia potrebbe
far valere l’opzione già prevista dal contratto assicurativo, e non quella
gratuita introdotta dall’emendamento, con annessi gli eventuali costi accessori
qualora presenti.
Quando sarà possibile fare richiesta
di sospensione, quindi, il consiglio è di verificare con attenzione quali saranno
le condizioni applicate dalla propria compagnia.
Sospensione solo per l’RC
auto. E le garanzie accessorie?
La norma fa riferimento alla
possibilità di sospendere l’RC auto e moto obbligatoria; nel caso l’assicurato
avesse delle coperture accessorie, non è automatico che queste vengano interrotte.
Prima di fare richiesta di sospensione,
quindi, il consiglio è
di verificare con attenzione quale politica seguirà la propria compagnia
assicurativa; alcune potrebbero, ad esempio, offrire la possibilità di
sospendere contestualmente anche le garanzie accessorie, altre no.
Ancora una volta, però,
bisogna fare attenzione e ricordarsi che, se si sospendono le garanzie
accessorie, durante il periodo di interruzione queste non saranno valide; ad
esempio, se il veicolo parcheggiato in un box privato viene rubato, la
copertura furto-incendio non coprirà il danno.
Non ancora chiarite le modalità di sospensione
L’emendamento, nella sua
formulazione attuale, non affronta alcuni aspetti tecnici che dovranno essere
chiariti; non si fa riferimento, ad esempio, a quante volte si potrà sospendere
la polizza né se vi sarà un periodo minimo di giorni di sospensione; e ancora,
non vengono definite le modalità né, tantomeno, le procedure con cui fare
richiesta alla compagnia assicurativa.
Possibili risparmi, ma
non per tutti
Sospendere l’RC auto e moto
consente di allungare la validità della polizza per un periodo di tempo pari ai
giorni di stop; per tradurre in beneficio economico questa opportunità, Facile.it
ha fatto alcune simulazioni tenendo in considerazione che, secondo il suo Osservatorio
RC auto*, a marzo 2020, per assicurare un veicolo in Italia occorrevano,
in media, 498,45 euro.
Partendo da questo valore, il
comparatore ha calcolato che un automobilista che scegliesse di sospendere per
1 mese l’RC auto “risparmierebbe”, di fatto, circa 40 euro; se
invece optasse per la sospensione massima concessa dall’emendamento (fino al 31
luglio), potrebbe “risparmiare” circa 3 mesi e mezzo di polizza, quantificabili
in circa 145 euro.
Dalle simulazioni emerge
quindi che l’operazione potrebbe essere sì vantaggiosa, ma in effetti solo
per sospensioni di lunga durata; di contro, il vantaggio potrebbe essere vanificato
da eventuali costi di sospensione o riattivazione o, comunque, non valere la
pena qualora le procedure per accedere a questa opportunità fossero troppo
complesse.
*L’Osservatorio
calcola il premio di assicurazione RC auto medio e le sue variazioni negli
ultimi 12 mesi. Questa ricerca è basata su 7.834.349 preventivi effettuati in
Italia su Facile.it dai suoi utenti tra il 1 marzo 2019 e il 31 marzo 2020 e i
relativi risultati di quotazione prodotti.Facile.it confronta le compagnie
assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate
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