Sono molti i calabresi messi
in difficoltà economica dall’obbligo di quarantena tanto che, come certifica un’indagine
condotta per Facile.it da mUp
Research e Norstat ad aprile 2020, se in
totale le famiglie della Calabria che hanno visto calare le entrate sono
oltre 298.000; il 10,9% dei rispondenti, pari a più di 63.000 nuclei
familiari, ha visto calare il proprio reddito mensile di oltre il 50%.
Se si guarda a chi ha ammesso di aver
perso il 100% delle proprie entrate, la percentuale è, in regione, del 12,9%,
equivalente a circa 74.500 famiglie, valore nettamente superiore
rispetto a quello nazionale (6,4%). Continuando ad analizzare i dati nel
dettaglio, più di un rispondente su 4, pari quindi al 25,7% dei nuclei familiari
calabresi, ha dichiarato di trovarsi già oggi in una situazione di
difficoltà economica (contro una media italiana del 19,4%).
Gli aiuti previsti dal Governo:
i più richiesti e quelli più utili
Se si
analizzano le risposte di coloro che hanno dichiarato di aver fatto ricorso ad
una o più misure introdotte dai decreti del Governo emerge che tra gli
intervistati calabresi la percentuale è pari al 10,9%. Guardando ai soli interventi
per i quali i cittadini hanno potuto scegliere se aderire o meno, quello più
utilizzato dalle famiglie della Calabria è stato il bonus da 600 euro
per autonomi e partite Iva (45,5% dei rispondenti calabresi che hanno
fatto uso di aiuti governativi), seguito dalla possibilità di sospendere il
mutuo prima casa (9,1%).
La ricerca ha infine voluto indagare quali fossero,
tra i principali interventi introdotti dal Governo per fronteggiare l’emergenza,
quelli ritenuti più utili; alla domanda “indichi i tre interventi che
ritiene più utili”, il 54,5% degli intervistati calabresi ha
risposto il divieto di licenziamenti e l’ampliamento della cassa
integrazione (52,8% a livello nazionale), seguito dal bonus di
600 euro per autonomi e partite Iva (46,5%) e, a pari merito, dal fondo di garanzia per i prestiti alle imprese (34,7% vs 39,7% a livello nazionale) e dalla
sospensione del mutuo prima casa (34,7% contro una media
nazionale del 39,2%).
* Metodologia: n. 1.508 interviste CAWI
ad un campione rappresentativo della popolazione adulta, in età 18-74 anni,
sull’intero territorio nazionale. Indagine condotta ad Aprile 2020.
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